Assolutamente no.
Non vi è correlazione alcuna tra l'identificazione catastale (specie in immobili degli anni 60) e le licenze edilizie.
Inoltre un titolo di proprietà non scaturisce da una Licenza, è il contrario.
Anche il pagamento degli oneri (inteso come tasse di proprietà) non vuol dire assolutamente nulla. Perchè se fosse vero basterebbe accatastare un immobile abusivo e pagarci sopra le tasse per poi pretendere la sanatoria...
Poi è chiaro che la proprietà è sua, ma qui il quesito è se può sanare.
E sanare (qui non è specificato ma potrebbe addirittura anche mancare la Licenza) è indipendente dall'essere il proprietario.
Fantatecnica.
Se il diritto che grava su un bene, e' stato trasferito, significa che non solo e' identificato, ma pure che per quella unita', e' stato richiesta e poi concessa una licenza.
Per ogni variazione, di cui il bene subisce o si giova, come confermerai, occorre trascriverla sugli atti.
Tutte trascrizioni che non a caso, in ordine cronologico sull'atto di provenienza, vengono pre fissate al titolo di proprieta'.
Cio' perche' il rogito nella sua forma giuridica altro non e' che un semplice contratto.
Dotato di tutti i requisiti fondamentali in ordine di apparizione.
Cio' per riaffermare che le pratiche, nella loro complessita', sono molto piu semplici di quello che alcuni di voi, vogliono rappresentare.
Basta incominciare a trattarle dal verso giusto.
In mancanza delle licenze, delle denunce, delle concessioni etc come una sequenza interrotta, non si poteva e non si potra', trasmettere alcun titolo.
Se non per successione.
Per trasferire il bene, occorrera' prima saldare l'anello della catena che si e' interrotta, diversamente non si potra' rogitare.
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