andB
Membro Junior
Anzitutto un saluto a tutti i partecipanti
Dunque, premetto, l'inquilino sono io e a giorni rogiteremo, ma ho bisogno di un parere spassionato da parte vostra in quanto mi trovo in una situazione a dir poco fastidiosa. Non voglio tediarvi con tutta la storia (lunga e articolata) e pertanto vengo subito alla domanda: trovate giusto che l'inquilino dopo aver più volte manifestato al proprietario l'interesse ad acquistare l'immobile in cui abita debba pagare una provvigione ad una agenzia alla quale il proprietario ha deciso per sua scelta e necessità di appoggiarsi?
I dettagli del caso, come premesso, sono lunghi e articolati quindi cerco di riassumerli in punti salienti:
1)Il proprietario formalmente non ha dato o firmato alcun incarico all'agenzia suddetta, ma la medesima ha cmq "l'amministrazione" dell'immobile in cui abito, cioè si occupa, per conto della proprietà di incassare gli affitti, di provvedere a manutenzioni straordinarie qualora l'inquilino ne manifestasse la necessità (in 12 anni chiamati forse tre volte!!!);
2) Io altrettanto non ho firmato alcun impegno nei loro confronti;
3) L'agenzia si è occupata della trattativa, per altro in modo secondo me assolutamente non imparziale, al punto che ho dovuto far intervenire, a mie spese, un perito che mi supportasse nella trattativa e stilasse una valutazione dell'immobile atta a confutare la stima fatta dall'agenzia stessa che giustificava, a loro dire, una richiesta economica esorbitante rispetto al reale valore di mercato dell'immobile medesimo;
4) A seguito della trattativa l'agenzia ha stilato un'iniziale proposta di acquisto, (stile carta da formaggio) talmente generica che per chiedere il mutuo in banca ho dovuto stilarne una io (che di mestiere faccio tutt'altro) più completa ed esaudiente. La prima proposta non conteneva alcuna indicazione relativamente alla provvigione che avremmo dovuto riconoscere all'agenzia (ma neppure gli estremi dell'immobile, neppure il numero civico e non solo), nella seconda, cioè quella scritta da me, ho indicato io l'eventuale provvigione scrivendo testualmente:
"Intermediario nell'affare è lo studio pinco pallino e a questi competerà, alla firma del contratto definitivo di acquisto, un compenso da definirsi e comunque non superiore a 1% (uno per cento) sul prezzo oltre IVA", preciso che non è indicato ne chi dovrebbe pagare la suddetta provvigione e neppure in quale percentuale, cioè 0,5% a testa o 1% ciascuno o in proporzione differente;
5) L'agenzia non ha registrato la proposta la quale, per problemi di natura bancaria (miei e cmq risolti) sarebbe ampiamente superata, ma il proprietario è stato cmq d'accordo di "aspettarmi". Non è stato stilato alcun compromesso e andiamo direttamente al rogito, il notaio peraltro mi dice che la proposta, non essendo stata registrata, per lui non esiste;
6) Faccio un passo indietro, la casa presentava un'irregolarità catastale piuttosto rilevante che necessitava di essere sanata (altrimenti col cavolo che sarebbe stata vendibile: una parte non era stata accatastata), questo fatto sono stato io a segnalarlo all'agenzia e al proprietario (e anche con una certa energia) prima ancora della trattativa, la trattativa medesima è stata fatta prima della sanatoria ma cmq con l'impegno da parte del proprietario di sanare l'irregolarità suddetta prima dell'atto di compravendita;
7) I rapporti con la banca, che mi ha erogato il mutuo, li ho condotti io in esclusiva, compreso l'onere di produrre tutta la documentazione relativa all'immobile e alla sanatoria (nel senso che mi sono fatto carico io di tenere i rapporti con il tecnico che ha eseguito la sanatoria, l'agenzia si è limitata a pagare gli importi della sanatoria per conto del proprietario e oltretutto in buona parte anticipati dal sottoscritto), addirittura ho dovuto chiedere io alla agenzia che mi facesse avere quantomeno la richiesta di agibilità (cosa che ha comportato ulteriori ritardi nella pratica di mutuo)
8) i rapporti con il notaio li sto tenendo io, l'agenzia non si è premurata di chiedermi chi è e se avessi necessità del loro supporto per produrre la documentazione necessaria (ma tanto ho cmq imparato ad arrangiarmi), a parte chiedermi adesso insistentemente una copia dell'atto che andremo a firmare tra 4 giorni (e che il notaio non mi ha ancora fatto avere, come immaginerete stiamo cercando di fare le cose più celermente possibile, visto anche l'incombere delle vacanze estive)
In sostanza, l'agenzia per me non ha fatto assolutamente nulla e adesso pretende che le paghi io la provvigione dell'1%. Io posso essere d'accordo a pagare un rimborso spese per il tempo dedicato da parte loro, documentato e circostanziato, ma non riconosco di fatto alcuna intermediazione, se non altro per il fatto stesso che a priori esisteva già comunque un rapporto tra me e il proprietario dell'immobile e che fu lui a dire all'agenzia di interpellarmi. Non sapendo a cosa appellarsi, l'agenzia mi dice di riconoscerle almeno il merito di aver convinto il proprietario ad abbassare il prezzo!!!!! *****ia!!!! (scusate l'espressione) certo, prima lo indirizzi su un prezzo assurdo e di fronte al fatto che il potenziale acquirente ti dimostra l'inconsistenza della richiesta, ritieni di avere avuto tu il merito di aver ricondotto la trattativa nei giusti binari!!!! Ah, giusto per darvi un dato, la richiesta iniziale era di 300.000, il prezzo su cui ci siamo accordati è di 247.000!!!!!!!
Ditemi adesso un po voi come mi dovrei comportare. Grazie
PS: mi sono reso contio di aver scritto un romanzo, quindi ringrazio chi ha avuto al pazienza di leggermi fino alla fine
Dunque, premetto, l'inquilino sono io e a giorni rogiteremo, ma ho bisogno di un parere spassionato da parte vostra in quanto mi trovo in una situazione a dir poco fastidiosa. Non voglio tediarvi con tutta la storia (lunga e articolata) e pertanto vengo subito alla domanda: trovate giusto che l'inquilino dopo aver più volte manifestato al proprietario l'interesse ad acquistare l'immobile in cui abita debba pagare una provvigione ad una agenzia alla quale il proprietario ha deciso per sua scelta e necessità di appoggiarsi?
I dettagli del caso, come premesso, sono lunghi e articolati quindi cerco di riassumerli in punti salienti:
1)Il proprietario formalmente non ha dato o firmato alcun incarico all'agenzia suddetta, ma la medesima ha cmq "l'amministrazione" dell'immobile in cui abito, cioè si occupa, per conto della proprietà di incassare gli affitti, di provvedere a manutenzioni straordinarie qualora l'inquilino ne manifestasse la necessità (in 12 anni chiamati forse tre volte!!!);
2) Io altrettanto non ho firmato alcun impegno nei loro confronti;
3) L'agenzia si è occupata della trattativa, per altro in modo secondo me assolutamente non imparziale, al punto che ho dovuto far intervenire, a mie spese, un perito che mi supportasse nella trattativa e stilasse una valutazione dell'immobile atta a confutare la stima fatta dall'agenzia stessa che giustificava, a loro dire, una richiesta economica esorbitante rispetto al reale valore di mercato dell'immobile medesimo;
4) A seguito della trattativa l'agenzia ha stilato un'iniziale proposta di acquisto, (stile carta da formaggio) talmente generica che per chiedere il mutuo in banca ho dovuto stilarne una io (che di mestiere faccio tutt'altro) più completa ed esaudiente. La prima proposta non conteneva alcuna indicazione relativamente alla provvigione che avremmo dovuto riconoscere all'agenzia (ma neppure gli estremi dell'immobile, neppure il numero civico e non solo), nella seconda, cioè quella scritta da me, ho indicato io l'eventuale provvigione scrivendo testualmente:
"Intermediario nell'affare è lo studio pinco pallino e a questi competerà, alla firma del contratto definitivo di acquisto, un compenso da definirsi e comunque non superiore a 1% (uno per cento) sul prezzo oltre IVA", preciso che non è indicato ne chi dovrebbe pagare la suddetta provvigione e neppure in quale percentuale, cioè 0,5% a testa o 1% ciascuno o in proporzione differente;
5) L'agenzia non ha registrato la proposta la quale, per problemi di natura bancaria (miei e cmq risolti) sarebbe ampiamente superata, ma il proprietario è stato cmq d'accordo di "aspettarmi". Non è stato stilato alcun compromesso e andiamo direttamente al rogito, il notaio peraltro mi dice che la proposta, non essendo stata registrata, per lui non esiste;
6) Faccio un passo indietro, la casa presentava un'irregolarità catastale piuttosto rilevante che necessitava di essere sanata (altrimenti col cavolo che sarebbe stata vendibile: una parte non era stata accatastata), questo fatto sono stato io a segnalarlo all'agenzia e al proprietario (e anche con una certa energia) prima ancora della trattativa, la trattativa medesima è stata fatta prima della sanatoria ma cmq con l'impegno da parte del proprietario di sanare l'irregolarità suddetta prima dell'atto di compravendita;
7) I rapporti con la banca, che mi ha erogato il mutuo, li ho condotti io in esclusiva, compreso l'onere di produrre tutta la documentazione relativa all'immobile e alla sanatoria (nel senso che mi sono fatto carico io di tenere i rapporti con il tecnico che ha eseguito la sanatoria, l'agenzia si è limitata a pagare gli importi della sanatoria per conto del proprietario e oltretutto in buona parte anticipati dal sottoscritto), addirittura ho dovuto chiedere io alla agenzia che mi facesse avere quantomeno la richiesta di agibilità (cosa che ha comportato ulteriori ritardi nella pratica di mutuo)
8) i rapporti con il notaio li sto tenendo io, l'agenzia non si è premurata di chiedermi chi è e se avessi necessità del loro supporto per produrre la documentazione necessaria (ma tanto ho cmq imparato ad arrangiarmi), a parte chiedermi adesso insistentemente una copia dell'atto che andremo a firmare tra 4 giorni (e che il notaio non mi ha ancora fatto avere, come immaginerete stiamo cercando di fare le cose più celermente possibile, visto anche l'incombere delle vacanze estive)
In sostanza, l'agenzia per me non ha fatto assolutamente nulla e adesso pretende che le paghi io la provvigione dell'1%. Io posso essere d'accordo a pagare un rimborso spese per il tempo dedicato da parte loro, documentato e circostanziato, ma non riconosco di fatto alcuna intermediazione, se non altro per il fatto stesso che a priori esisteva già comunque un rapporto tra me e il proprietario dell'immobile e che fu lui a dire all'agenzia di interpellarmi. Non sapendo a cosa appellarsi, l'agenzia mi dice di riconoscerle almeno il merito di aver convinto il proprietario ad abbassare il prezzo!!!!! *****ia!!!! (scusate l'espressione) certo, prima lo indirizzi su un prezzo assurdo e di fronte al fatto che il potenziale acquirente ti dimostra l'inconsistenza della richiesta, ritieni di avere avuto tu il merito di aver ricondotto la trattativa nei giusti binari!!!! Ah, giusto per darvi un dato, la richiesta iniziale era di 300.000, il prezzo su cui ci siamo accordati è di 247.000!!!!!!!
Ditemi adesso un po voi come mi dovrei comportare. Grazie
PS: mi sono reso contio di aver scritto un romanzo, quindi ringrazio chi ha avuto al pazienza di leggermi fino alla fine