il mediatore non ha il dover di dire che per il suo lavoro è necessario pagare, il solo sapere che è mediatore OBBLIGA, in caso di affare concluso per il suo intervento, al pagamento.
Salvo patti contrari ci si rifà come minimo agli usi e consuetudini, depositati presso la cciaa.
Il non capirlo deriva dall'ignorare la legge.
Per esser libero di scegliere doveva, semmai RIFIUTARE l'opera, del mediatore e quindi rinunciare al cliente acquirente da esso portato, ponendo come condizione SUBITO, il non pagare alcuna provvigione, allora il diritto poteva venire escluso ma è prerogativa del solo mediatore accettare o meno, visto che ne ha pieno titolo.
Poi se si vuole stare a pettinare i pidocchi si continui pure, ma solo pensare che qualcuno si proponga per un lavoro e tu non lo paghi perchè "si è proposto lui!" credo sottolinei bene in che stato è messa l'italia.
Provate a andare al bar, parlare col barista di un vostro problema giuridico e ad accettare la proposta di un legale che prendeva il caffè per caso e poi, quando vi manda il conto ditegli "ma se ti sei proposto tu, cosa casso vuoi?"
Tocca a te, che ricevi un prodotto/bene/servizio informarti PRIMA quanto costa.
(ma tu guarda se si devono spiegare anche i concetti basilari del vivere civile.)
Legalmente impeccabile.