Grazie per i contributi.
Il punto è che mi sono trovato, da acquirente, a fare i seguenti passi legati all'offerta:
- passaggio in agenzia per la prima volta, indicando la casa specifica - 21 Ottobre
- prima visita - 25 Ottobre
- ricevuta visura storico catastale e planimetria rasterizzata dall'agente - 28 Ottobre
- incontro in banca con il direttore, per accertarmi della fattibilità economica e poter fare offerta senza vincolo al mutuo, come suggerito dall'agente 3 Novembre
- seconda visita alla medesima casa, ingaggiando un architetto, dato che c'erano da fare lavori - 3 Novembre
- Invio documentazione relativa agli atti di fabbrica - 3 Novembre sera
- verifica della situazione CRIF personale - risposta ricevuta il 10 Novembre
- due diligence sul'appartamento (è un attico degli anni '60, per cui ho fatto alcune indagini, insieme al medesimo architetto, su situazione catastale, altezze medie, eventuali abusi, ecc.) conclusa il 12 Novembre
- andato in agenzia per fare l'offerta senza vincoli 18 Novembre
Direi di aver fatto il tutto in tempi abbastanza celeri, tenendo conto di aver agito senza nessuna pressione, ed aver cercato di fare alcuni passaggi che spesso dopo fanno perdere tempo o diventano oggetto di controversie.
Nel momento in cui sono andato a fare tale offerta, mi viene detto "la devo però informare che c'è un'altra offerta già accettata, che però ha una clausola sospensiva che scade a fine mese, ma vedrà che non ce la faranno ad ottenere la delibera entro fine mese, dato che si tratta di un muto al 95% e deve ancora uscire il perito" - ovviamente tutto poi è filato liscio per gli acquirenti che c'erano prima di me, e ieri mi è stato comunicato che l'offerta era stata accettata.
La mia idea è che quell'offerta fosse stata già presente da quando ho fatto la prima visita, e già accettata quando è stata fatta la seconda (nei prossimi giorni andrò in agenzia a ritirare l'assegno consegnato come caparra e chiedero info dettagliate)
Aggiungiamo che ho sempre detto all'agente che non sono alla disperata ricerca di casa, anzi, stavo per ristrutturare parzialmente la mia quando ho visto quello specifico appartamento che per caratteristiche particolari mi interessava (posizione, taglio della casa, terrazzo, venditori che non avevano fretta, ecc.), ed in aggiunta all'offerta, ho anche messo in vendita la mia casa (con clausola di subordinazione all'accettazione dell'offerta fatta - è per questo che l'opzione 'venditori che non anno fretta' era importante, anche se l'appartamento in cui vivo è molto 'commerciabile' in questo momento, mi sono comunque accollato il rischio di un'eventuale fallimento della vendita - 5k di caparra e 10k di commissioni - senza apporre clausole sospensive, sempre come suggerito dall'agente).
Il discorso è: sono stato preso in giro nell'essere stato informato di un'offerta accettata solo nel momento in cui sono andato a fare la mia, di offerta?
E' corretto fare effettuare ad un cliente una serie di azioni, anche onerose (l'architetto tra visita e progetto di ristrutturazione ci ha lavorato un giorno, che sarebbe stato "incluso" in caso di ristrutturazione, ma che dovrò comunque pagargli, per correttezza, dato che le persone non è corretto farle lavorare gratis, senza sapere che c'è un rischio), tenendolo all'oscuro di un'offerta già accettata, sebbene subordinata a sospensiva?
Fino a quel momento mi era stato solo detto che "esistevano altre persone interessate"
Ha fatto tutto questo solo perché "ingolosito" dal fatto di potersi prendere anche l'incarico per vendere il mio appartamento? (infatti ora mi ha proposto un appartamento simile).
E' come andare in un negozio, provarsi una bel completo per il matrimonio, unico nel proprio genere, misurarlo, fare vedere la cosa al proprio sarto di fiducia per gli aggiustamenti, e poi andando alla cassa sentirsi dire "mi spiace, è già stato prenotato da un altro cliente, ma se entro fine mese non passa la vendo a lei", e poi a fine mese "mi spiace, proprio ieri è passato a ritirarlo, ma se vuole c'è questo abito bellissimo simile a quello che cercava..."