Cosa ne pensate?
Forse una volta, quando le "gare" di compravendita erano riservate solo a pochi circoli ristretti, perché si poteva comperare solo in assenza di mutuo, si potevano acquisire dei buoni affari.
Con le cricche e le varie cordate degli habitué formate con gli stessi avvocati che avevano seguito le procedure.
Affiatati in collettivo, a spartirsi le aggiudicazioni a tavolino contro "il banco" e serrati a "testuggine", contro i contendenti "occasionali", il più delle volte i congiunti degli esecutati.
L'apertura "delle gabbie", il via libera ai mutui, a consentire alla chiunque di partecipare al palio, ha reso prima il territorio di caccia piu freddo.
Poi il colpo di grazia.
L'introduzione delle plusvalenze a farlo diventare un arido deserto.
Con transazioni che spesso superano i valori norminali di mercato.
Tra i tanti, che pur di dire "ho" comperato all'asta, finiscono per prendere sonore sberle in faccia.
Rimettendoci i soldi o le pensioni invece che speculare.
Chiaro che la fauna degli specalutori, si è spostata più in là, cercando di intervenire prima degli atti di precetto, raggiungendo accordi risolutivi con i creditori, prima che l'oggetto finisca all'incanto.
Cosi a salire sul banco come oggetti di contesa molto spesso sono gli "impresentabili".
Se vuoi commerciare in case, per forza di cose, occorre evitare le plusvalenze e le spese conseguenti alla necessita' del doppio atto, a rendere liquida l'operazione.
Diversamente se ti va bene giri i soldi a pari.
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