elisa35

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Buongiorno. Mi trovo a dover derimere una separazione tra conviventi regolamentata da un scrittura privata. X e Y hanno acquistato casa, adibita a residenza da entrambi 5 anni fa. Dal contratto di convivenza evinco che Y ha messo 3/4 di caparra, più ha pagato per far ristrutturare casa. Oltre a questo , mensilmente si è impegnata a pagare la metà del mutuo. La casa risulta intestata però solo ad X, ma nel rogito non si fa nessuna menzione dei soldi versati da Y come caparra; è presente solo la dicitura X paga tot con mutuo e tot con fondi propri. Ora, escludendo ( per ora) possibili furbate di X, mi chiedo se il notaio rogante non abbia commesso una leggerezza non infirmandosi sulla corretta provenienza dei fondi. In tanti anni di lavoro è la prima volta che leggo un rogito scritto così, per questo non mi raccapezzo.Ho provato a contattare già lo studio notarile, ma questo risulta chiuso ed il notaio in pensione. Avete consigli da darmi? Vi siete trovati in una situazione simile? Y non vuole la casa ( è uno dei motivi di rottura tra i due), però vorrebbe rientrare in possesso dei soldi che ha investito. Aggiungo che per ora non sono seguiti dagli avvocati, X è disposto ha restituire la cifra ( che piccola non è), il disaccordo è sul come: X ha proposto un piano di rientro, Y x vorrebbe la metà subito il resto lo prenderebbe a rate.
 

francesca63

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Dal contratto di convivenza evinco che Y ha messo 3/4 di caparra,
Può essere che abbia messo i fondi sul conto di X,( forse con bonifico a titolo di prestito o con assegno, quindi senza motivo specificato), il quale poi ha versato tutta la caparra; questo spiegherebbe perché il rogito non menziona assegni di Y.
Il contratto di convivenza, in cui si parla delle somme di Y, dovrebbe valere comunque come riconoscimento del debito.
X è disposto a restituire la cifra
E’ già un buon inizio .
X ha proposto un piano di rientro, Y x vorrebbe la metà subito il resto lo prenderebbe a rate.
Mi pare decisamente più ragionevole la posizione di Y, magari accordandosi su un primo versamento inferiore alla metà di quanto dovuto, ma comunque sostanzioso.
 
Ultima modifica:

elisa35

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Perdona non l’ho specificato: X ha versato i 3/4 di caparra direttamente ai venditori tramite assegno, X il restante 1/4 sempre tramite assegno
 

francesca63

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Perdona non l’ho specificato: X ha versato i 3/4 di caparra direttamente ai venditori tramite assegno, X il restante 1/4 sempre tramite assegno
Allora è strano che il notaio non l’abbia riportato, ma per la questione in ballo cambia poco o nulla.
Anzi, forse è quasi meglio così; in questo modo non risulta da nessuna parte come “donazione indiretta”, e non creerà problemi successori quando Y ( immagino sia giovane, quindi molto la’) verrà a mancare.
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Perdona non l’ho specificato: X ha versato i 3/4 di caparra direttamente ai venditori tramite assegno, X il restante 1/4 sempre tramite assegno
Ho visto questo tipo di operazione farsi ben 2 volte in pratiche diverse ed in entrambi i casi il notaio non ha indicato la provenienza del denaro da parte di terzi, è risultato solo pagamento con assegno x, ecc., ma l’acquirente e relativa compagna erano già d’accordo così, proprio per evitare donazioni indirette. Quindi direi nessuna anomalia.
In entrambi i casi poi è stato fatto questo accordi a mezzo scrittura privata come nella tua pratica. Ma dubito che abbiano specificato anche un eventuale accordo su restituzioni in caso di “problemi”.
Lo prendo come spunto 😉 per eventuali future situazioni tipo.
Pensavo di essere già disfattista di mio… 😂
 

elisa35

Membro Attivo
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Allora è strano che il notaio non l’abbia riportato, ma per la questione in ballo cambia poco o nulla.
Anzi, forse è quasi meglio così; in questo modo non risulta da nessuna parte come “donazione indiretta”, e non creerà problemi successori quando Y ( immagino sia giovane, quindi molto la’) verrà a mancare.
No, avranno più di 40 anni. Il problema è che lui vuole la casa, ma non può liquidarla neanche parzialmente. Lei è quella benestante
 

Bastimento

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Situazione curiosa: lei benestante , ci mette i soldi e fa intestare la casa solo a lui: e adesso ha pretese sulle modalità di rientro.
Consigliali di non tirare troppo la corda
 

elisa35

Membro Attivo
Privato Cittadino
Situazione curiosa: lei benestante , ci mette i soldi e fa intestare la casa solo a lui: e adesso ha pretese sulle modalità di rientro.
Consigliali di non tirare troppo la corda
Invece può tirarla quanto vuole visto che è tutto contrattualizato, anche le possibili modalità di rientro. Fossi in lui cercherei di accordarmi, lei può sostenere una causa economicamente, lui avrebbe più difficoltà.
 

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