Ti ringrazio innanzitutto per il tuo parere che mi conforta.Quindi il notaio ti ha detto che scrive quanto riportato sulla relazione: ma dalla relazione non risulta.
Quindi ti ha detto una mezza verità.
In realtà ha preso solo atto della dichiarazione del venditore, che garantiva l’abitabilità, e della tua che lo esentavi dal produrre il certificato.
Tieni presente che, più che il venditore, sia stato l'agente immobiliare a suggerire, a questo punto, al notaio questo escamotage. Il venditore so che non era ferrato in materia.
L'attuale agente è lo stesso di allora.
Mi ha infatti fatto intendere che se non garantisco l'agibilità, non trovo a vendere.
Se io cedessi alla stessa procedura studiata per l'atto di provenienza mi potrebbe capitare questo:
Io dichiaro l'agibilità
L'acquirente mi esonera dalla consegna del certificato
Dopo due anni si accorge di un problema (esempio una perdita di acqua dai tubi) e invoca la risoluzione del contratto di acquisto con la restituzione dei soldi per avergli garantito l'agibilità e non era vero.
Secondo me è meglio scontare il prezzo, essere onesti e dormire sogni tranquilli.
L'unico dubbio che mi viene ora è che, trattandosi di un immobile che era stato sanato prima del 2003, ovvero prima che decorresse l'obbligo del certificatop della consegna nella compravendita (ai sensi del D.P.R. 380/2001), può essere che se c'è, bene, se non c'è l'acquirente non lo può comunque pretendere.
Non saprei