Tetto72

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Perché la speranza è l’ultima a morire 🫤
Esattamente 😊 in verità anche perché ho letto tanta documentazione in tal proposito e in particolare su centri storici come quello di roma ci sono possibili deroghe magari da rintracciare e la stessa municipale mi ha suggerito di fare delle verifiche come se già avesse avuto anche fare con situazioni regolarizzate benché particolari. Ad esempio mi hanno detto che nel caso il condono fosse stato rilasciato con fine alloggio turistico, tale situazione avrebbe licenziato il mio appartamento a perpetuare oppure la possibilità di dimostrare che tale attivita fosse regolarmente perpetuata in passato (credo venisse fatta in nero quindi non ho dati) o ancora vincoli storici particolari essendo all’intero delle mure aureliane e alle pendici del gianicolo per cui c’era qualche deroga come art. 35 del primo condono a cui far riferimento. Oppure verificare se poter aprire una pratica al suar come allogggio turistico andando a presentare il mio appartamento e quello contiguo del vicino frazionato come una sola unità abitativa con 2 proprietari uniti dal corridoio in comproprietà e consentire l’affitto di una sola porzione (ossia il mio) con il benestare del mio vicino, oppure ancora utilizzare i metri quadri del corridoio condiviso ( circa 9) come un’incremento della superficie dell’appartamento se avessi acquistato la parte di comproprietà dei vicini (lasciando servitù di passaggio) con un successivo accatastamento…. Insomma, la speranza è l’ultima a morire, è vero. Altrimenti mi dovrò dirottare a fare affitti temporanei da almeno un mese a non turisti. La sincera verità è che con gli affitti brevi a turisti riesco ad avere un guadagno maggiore pur vivendo l’appartamento quando non è affittato e averlo disponibile per amici e parenti. Insomma un giochino che in circa 3 anni mi ha dato soddisfazioni che non vorrei perdere…. Roma rivela sempre tesori nascosti scavando sotto e magari i miei tecnici non hanno saputo scavare nella giusta direzione ecco perché sto stressando, mio malgrado, questo forum
 

Tetto72

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ovviamente non essendo un tecnico, sicuramente mi perdo qualcosa, ma l’art.35 del 1 condono recita così che l’abitabilità va in deroga a norme sanitarie da cui derivano i mq minimi ma non alla stabilità dell’edificio che mi sembra di avere nella
Documentazione di condono. È sufficiente questo per richiedere abitabilità o devo fare ulteriore verifiche? Altra cosa nella domanda di condono accertata dal comune di roma si indica che il frazionamento è destinato a predisporre un appartamento ad uso locativo. Certo all’epoca non c’era una differenziazione tra locativo affitti brevi e affitti lunghi.. potrebbero essere questi due elementi portati al SUAR per bloccare l’emissione del provvedimento di revoca locazione turistica? Scusatemi per lo spam!
 

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ingelman

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Agente Immobiliare
Ciao @Tetto72
Ti ringrazio per la considerazione avendo letto le citazioni, ma io faccio l'agente immobiliare e non sono un tecnico

Ti dico il mio parere da AI in base alla mia esperienza di professionista ma non tecnico di professione anche se i miei studi mi qualificano come tale, conoscitore di Roma e delle dinamiche che girano intorno agli uffici di questa folle Città

Ebbene dopo questa premessa ti dico, ovviamente è un mio modesto parere, .... che stai messo proprio male.

Non ci sono deroghe che tengono riferito al tuo caso ....

Inizialmente, con riferimento al primo condono. l'ufficio U.S.C.E. rilasciava quasi contestualmente alla concessione in sanatoria anche il certificato di abitabilità ... (sempre stesso ufficio, preposto al rilascio delle concessioni in sanatoria) le rilasciava a quei pochi lungimiranti che la richiedevano (pochissimi perchè non istradati dai tecnici anche loro poco informati)

Ora è tutto diverso, (vedi una determinazione Dirigenziale del 2016 che non ricordo quale è ma che ha cambiato o meglio chiarito molti aspetti, riferiti a quale Ufficio sia di competenza tale richiesta di certificazione, come ho tempo la ricerco e te la posto anche se penso che se la cerchi la trovi da solo).

In alcuni casi l'agibilità può essere richiesta all'USCE... (auguri) sempre che l'immobile non abbia subito dal rilascio della concessione in sanatoria ulteriori modifiche ...

Oppure al Municipio di competenza .... anche se oramai esiste La Segnalazione Certificata di Agibilità ... comunque sia, per i casi particolari e non solo, ci sarebbe sempre il bisogno del nulla osta della ASL, che non può essere rilasciato se viene meno anche uno dei requisiti previsti dal Regolamento Edilizio (Testo Unico sull'Edilizia ... tanto per intenderci)

(Poi se devo rincarare la dose credo che nessun tecnico sia così pazzo di asseverare la presenza dei requisiti assumendosi la responsabilità di presentare una SCA che poi di fatto è palesemente una segnalazione a dir poco mendace)

A mio modesto avviso non esiste nessuna possibilità di deroga soprattutto se l'unità immobiliare non è destinata a scopi sociali ... (cambia poco ma..) figuriamoci per le Deroghe per strutture ricettive con scopo speculativo

LA VEDO DURA ...
Ringrazia che sia stata condonata.

Ti ho risposto perchè sono stato citato ma ti consiglio di sentire il parere di un tecnico esperto e di prendere il mio intervento solo come una mia considerazione personale .....

Senti i tuoi commilitoni di frazionamento ... anche loro sono nella tua situazione e analizza eventuali soluzioni (missione complicata)

Che dire ...
 

Tetto72

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie molte per il tempo speso nelle spiegazioni e per far chiarezza. Certo la risposta mi amareggia e mi toglie quel pò di speranza che cercavo di intravedere, ma ad un certo punto occorre prenderne atto

Che dire … Grazie a tutti per i vostri suggerimenti e pareri, molto apprezzati
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Grazie molte per il tempo speso nelle spiegazioni e per far chiarezza. Certo la risposta mi amareggia e mi toglie quel pò di speranza che cercavo di intravedere, ma ad un certo punto occorre prenderne atto

Che dire … Grazie a tutti per i vostri suggerimenti e pareri, molto apprezzati
Quanti tecnici hai consultato? Proverei con qualche Architetto "specializzato" in queste cose.
 

Tetto72

Membro Attivo
Privato Cittadino
Non so se avete consigli su quale architetto consigliarmi ma credo che le determinazioni dirigenziali citate siano lapidarie.
Mi ero affidato all’,architetto della associazione AALBA (affitti locazione turistiche) che si é espressa con il parere allegato.

Se posso trovare una via di uscita dal punto di vista tecnico é solo attraverso un aumento della superficie (suggerimento di altro geometra trovato in rete) acquistando interamente il corridoio in comproprietà dagli altri due comproprietari e accatastarlo al mio appartamento, ma loro avranno la medesima necessità quindi non credo praticabile.
Altrimenti senza accatastamento provare a far passare quella superficie di 9mq di corridoio in comproprietà come come superficie utile per arrivare ai 20mq previsti oggi.

Speravo in qualche deroga stabilita per il centro storico ma sembra non ve ne siano. Forse una speranza é rintracciare il vecchio proprietario che nel 86 aveva fatto la pratica di condono e sperare che abbia anche richiesto all’epoca l’abitabilità e magari ha ancora memoria o delle carte.
Credo comunque che l’abitabilità possa essere richiesta dopo il rilascio della concessione, cosa che ho perfezionato io nel 2022, quindi presumo non vi sia, a meno che la richiesta poteva essere inoltrata già con la domanda di sanatoria.

Insomma… non vedo vie d’uscita come diceva Ingelman
 

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brina82

Membro Storico
Professionista
Credo comunque che l’abitabilità possa essere richiesta dopo il rilascio della concessione, cosa che ho perfezionato io nel 2022, quindi presumo non vi sia, a meno che la richiesta poteva essere inoltrata già con la domanda di sanatoria.
Sì, certamente si rilascia dopo la concessione.
 

Tetto72

Membro Attivo
Privato Cittadino
Qualcuno sa cosa si intende per l’osservanza dei 3 requisiti (in particolare il 2 e il 3)?
 

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