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marcellogall

Ospite
Forse sarebbe il caso di tornare alla domanda iniziale.
Può la madre, proprietaria di una parte della casa, vendere senza il consenso dei figli?. Può vendere la sua parte ( difficile se non impossibile) dando la prelazione ai figli. In caso di disaccordo deve chiedere al giudice la vendita giudiziaria e il ricavato andrà diviso tra tutti secondo le quote di ognuno.
Impossibile fare una previsione sui tempi ma credo che, una volta accertata la volontà di vendere da parte di uno degli eredi, gli altri non saranno così sprovveduti da affrontare una causa di opposizione, persa in partenza.
 

Avv Luigi Polidoro

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Forse sarebbe il caso di tornare alla domanda iniziale.
Può la madre, proprietaria di una parte della casa, vendere senza il consenso dei figli?. Può vendere la sua parte ( difficile se non impossibile) dando la prelazione ai figli. In caso di disaccordo deve chiedere al giudice la vendita giudiziaria e il ricavato andrà diviso tra tutti secondo le quote di ognuno.
Impossibile fare una previsione sui tempi ma credo che, una volta accertata la volontà di vendere da parte di uno degli eredi, gli altri non saranno così sprovveduti da affrontare una causa di opposizione, persa in partenza.

Marcellogall ha pienamente ragione, i battibecchi non riescono a chiarire le idee a nessuno.
Ricapitolando, ogni erede può vendere la propria quota rispettando, però, il diritto di prelazione dei coeredi. I coeredi possono acquistare la quota alle medesime condizioni offerte ai terzi (esercitando il diritto di prelazione).
Non possono impedire la vendita.
Qualora la vendita della quota non dovesse riuscire (probabile, temo che poche persone abbiano interesse ad acquistare una frazione di un immobile che dovranno poi amministrare e gestire assieme ad estranei), la madre avrà un unico modo per liquidare il valore del bene: quello di chiedere lo scioglimento giudiziale della comunione.
I tempi della liquidazione giudiziale sono notoriamente lunghi.
 

topcasa

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Forse sarebbe il caso di tornare alla domanda iniziale.
Può la madre, proprietaria di una parte della casa, vendere senza il consenso dei figli?. Può vendere la sua parte ( difficile se non impossibile) dando la prelazione ai figli. In caso di disaccordo deve chiedere al giudice la vendita giudiziaria e il ricavato andrà diviso tra tutti secondo le quote di ognuno.
Impossibile fare una previsione sui tempi ma credo che, una volta accertata la volontà di vendere da parte di uno degli eredi, gli altri non saranno così sprovveduti da affrontare una causa di opposizione, persa in partenza.
Marcellogall ha pienamente ragione, i battibecchi non riescono a chiarire le idee a nessuno.
Ricapitolando, ogni erede può vendere la propria quota rispettando, però, il diritto di prelazione dei coeredi. I coeredi possono acquistare la quota alle medesime condizioni offerte ai terzi (esercitando il diritto di prelazione).
Non possono impedire la vendita.
Qualora la vendita della quota non dovesse riuscire (probabile, temo che poche persone abbiano interesse ad acquistare una frazione di un immobile che dovranno poi amministrare e gestire assieme ad estranei), la madre avrà un unico modo per liquidare il valore del bene: quello di chiedere lo scioglimento giudiziale della comunione.
I tempi della liquidazione giudiziale sono notoriamente lunghi.
concordo in pieno
 

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