Crica

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buongiorno,
il mio quesito è il seguente, sto per acquistare un immobile oggetto di successione. Uno dei fratelli venditori ha rinunciato all'eredità in quanto debitore nei confronti di Equitalia ed ha già provveduto a fare rinuncia presso il Tribunale. Ora io mi sono un po informato ma vorrei avere qualche consiglio, se acquisto l'immobile dagli altri fratelli in futuro potrei avere problemi? Equitalia potrebbe revocare la rinuncia all'eredità e subentrare come successore pignorando l'immobile? ho letto che un creditore ha 5 anni di tempo per procedere alla richiesta di revoca della rinuncia ma cosa accade se il bene ad esempio un'abitazione è già stata venduta a un terzo? Grazie!
 

Junior

Membro Ordinario
Buongiorno,
il mio quesito è il seguente, sto per acquistare un immobile oggetto di successione. Uno dei fratelli venditori ha rinunciato all'eredità in quanto debitore nei confronti di Equitalia ed ha già provveduto a fare rinuncia presso il Tribunale. Ora io mi sono un po informato ma vorrei avere qualche consiglio, se acquisto l'immobile dagli altri fratelli in futuro potrei avere problemi? Equitalia potrebbe revocare la rinuncia all'eredità e subentrare come successore pignorando l'immobile? ho letto che un creditore ha 5 anni di tempo per procedere alla richiesta di revoca della rinuncia ma cosa accade se il bene ad esempio un'abitazione è già stata venduta a un terzo? Grazie!
Perdonami ma non sono convinto di questa info. Dove lo avresti letto?
 

Crica

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Scrivendo su google: revoca rinuncia eredità creditori escono tantissimi articoli dove dicono quanto ho scritto esempio:"I creditori del rinunciante possono impugnare la dichiarazione per potersi rivalere sui beni ereditari facendo una richiesta al Tribunale competente. Quest'ultimo, poi, può autorizzarli ad accettare l'eredità in nome e per conto del debitore, sempre entro 5 anni dalla dichiarazione di rinuncia."
Quello che non capisco è se gli altri eredi vendono l'immobile, il terzo acquirente rischia qualcosa? Se io oggi compro l'immobile posso avere problemi magari tra un anno con Equitalia?
 

Crica

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Potrei correre dei rischi? se si quali? ho la possibilità di ritirarmi però vorrei prima capire bene..perchè non trovo da nessuna parte delle info chiare

Nessuno mi sa dare qualche info?
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Che il creditore potrebbe credo impugnare l'atto.
Confermo. Il creditore (ove sia evidente che l'erede abbia rinunciato appositamente all'eredità per risultare nulla tenente) ha tempo 5 anni per avviare la procedura di revoca (art. 526 c.c)
Sembrerebbe però che questo non sia possibile, nel caso in cui vi siano altri eredi ad "assorbire" la quota spettante al debitore. Questo è da definire.
Ti consiglio di sentire il parere di un paio di studi notarili.

subentrare come successore
Il debitore non entra come successore nell'eternità, diventa debitore nel confronti di chi accetta l'eredità del debitore. Sono cose un pò più "tecniche"

Ti dico come la vedo io:
Esempio: io "dovrei" ereditsre la quota di un immobile ma ho debiti con Equitalia.
Non accetto l'eredità. Le possibilità sono 2: gli altri eredi assorbono la mia quota, oppure la mia quota rimane "a nessuno". Non per forza vi devono essere altri eredi. Se la mia quota va agli altri eredi, Equitalia non può far nulla, se invece la mia quota rimane di nessuno, Equitalia ha tempo 5 anni per revocare il mio atto di rinuncia, cosicché io entro in possesso della mia quota e loro possono agire nei miei confronti entro 5 anni da quando hanno scoperto che io ho tentato di ingannarli. 5 anni da quando lo hanno "scoperto", non 5 anni da quando io ho rinunciato.
Se invece gli altri eredi si sono accollati la mia quota, non è possibile avviare la procedura di revoca.
Ti consiglio assolutamente una consulenza legale e un notaio.
 

Crica

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti e Vi ringrazio per le dettagliate risposte,
ho alcune domande:

* 5 anni da quando lo hanno "scoperto", non 5 anni da quando io ho rinunciato ==> io avevo letto che la revoca può essere richiesta dal creditore entro 5 anni dalla rinuncia, nel caso in cui fosse come da te indicato in pratica il creditore avrebbe un tempo illimitato per richiedere la revoca no?

* Quando dici "Se invece gli altri eredi si sono accollati la mia quota, non è possibile avviare la procedura di revoca." mi riesci a girare qualche articolo o riferimento?
* Quello che io mi chiedo è quando una persona acquista una casa, il notaio effettua le dovute ricerche sull immobile come ad esempio che non siano iscritte ipoteche ecc... però non ho mai sentito che si chiedono informazioni sullo stato finanziario del venditore. Esempio io oggi rinuncio all'acquisto di questa casa e ne compro un altra, come faccio a sapere che il venditore non abbia debiti con Equitalia o con altri creditori e che non effettui la vendita per eludere il pagamento di questi debiti? Mi sembra strano che un atto di vendita effettuato da un notaio nei confronti di un terzo che non è parente del venditore e che paga il giusto prezzo di mercato posso ritrovarsi con l'annullamento dell'atto per soddisfare la richiesta di un eventuale creditore.
Sicuramente chiederò un parere legale come da Voi suggerito però mi piacerebbe approfondire anche qui il discorso. Grazie!
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Buongiorno a tutti e Vi ringrazio per le dettagliate risposte,
ho alcune domande:

* 5 anni da quando lo hanno "scoperto", non 5 anni da quando io ho rinunciato ==> io avevo letto che la revoca può essere richiesta dal creditore entro 5 anni dalla rinuncia, nel caso in cui fosse come da te indicato in pratica il creditore avrebbe un tempo illimitato per richiedere la revoca no?

* Quando dici "Se invece gli altri eredi si sono accollati la mia quota, non è possibile avviare la procedura di revoca." mi riesci a girare qualche articolo o riferimento?
* Quello che io mi chiedo è quando una persona acquista una casa, il notaio effettua le dovute ricerche sull immobile come ad esempio che non siano iscritte ipoteche ecc... però non ho mai sentito che si chiedono informazioni sullo stato finanziario del venditore. Esempio io oggi rinuncio all'acquisto di questa casa e ne compro un altra, come faccio a sapere che il venditore non abbia debiti con Equitalia o con altri creditori e che non effettui la vendita per eludere il pagamento di questi debiti? Mi sembra strano che un atto di vendita effettuato da un notaio nei confronti di un terzo che non è parente del venditore e che paga il giusto prezzo di mercato posso ritrovarsi con l'annullamento dell'atto per soddisfare la richiesta di un eventuale creditore.
Sicuramente chiederò un parere legale come da Voi suggerito però mi piacerebbe approfondire anche qui il discorso. Grazie!
Penso che acquistando a prezzo di mercato non dovrebbero esserci problemi.
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti e Vi ringrazio per le dettagliate risposte,
ho alcune domande:

* 5 anni da quando lo hanno "scoperto", non 5 anni da quando io ho rinunciato ==> io avevo letto che la revoca può essere richiesta dal creditore entro 5 anni dalla rinuncia, nel caso in cui fosse come da te indicato in pratica il creditore avrebbe un tempo illimitato per richiedere la revoca no?

* Quando dici "Se invece gli altri eredi si sono accollati la mia quota, non è possibile avviare la procedura di revoca." mi riesci a girare qualche articolo o riferimento?
* Quello che io mi chiedo è quando una persona acquista una casa, il notaio effettua le dovute ricerche sull immobile come ad esempio che non siano iscritte ipoteche ecc... però non ho mai sentito che si chiedono informazioni sullo stato finanziario del venditore. Esempio io oggi rinuncio all'acquisto di questa casa e ne compro un altra, come faccio a sapere che il venditore non abbia debiti con Equitalia o con altri creditori e che non effettui la vendita per eludere il pagamento di questi debiti? Mi sembra strano che un atto di vendita effettuato da un notaio nei confronti di un terzo che non è parente del venditore e che paga il giusto prezzo di mercato posso ritrovarsi con l'annullamento dell'atto per soddisfare la richiesta di un eventuale creditore.
Sicuramente chiederò un parere legale come da Voi suggerito però mi piacerebbe approfondire anche qui il discorso. Grazie!
Non è così semplice da spiegare, e non è nemmeno così semplice da capire, ho trovato questi articoli ma ci sono tante sentenze in merito, ed ogni situazione va valutata a parte.

Art. 525 cc, " Fino a che il diritto di accettare l'eredità non è prescritto contro i chiamati che vi hanno rinunziato [480 c.c.], questi possono sempre accettarla, se non è già stata acquistata da altro dei chiamati, senza pregiudizio delle ragioni acquistate da terzi sopra i beni dell'eredità."

Art. 526 cc "La rinunzia all'eredità si può impugnare solo se è l'effetto di violenza o di dolo [482, 483, 1324, 1434, 1435, 1439 c.c.].
L'azione si prescrive in cinque anni dal giorno in cui è cessata la violenza o è stato scoperto il dolo [1442, 2934 c.c.]."

e Art 527 cc. "I chiamati all'eredità, che hanno sottratto o nascosto beni spettanti all'eredità stessa, decadono dalla facoltà di rinunziarvi e si considerano eredi puri e semplici, nonostante la loro rinunzia [476, 494 c.c.]."

I controlli che il Notaio fa sono soltanto sull'immobile, e fa la cosidetta "verifica ventennale", non è compito del notaio verificare la situazione debitoria del venditore. Basta che sull'immobile non vi siano iscritte ipoteche o pignoramenti.

Aspettiamo un intervento da parte di @francesca63.
 

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