Secondo me, derrida, le parti comuni, nel loro complesso, incidono sulla valutazione delle parti esclusive e non hanno di per sè un valore commerciale a sè stante, tranne rare eccezioni ed anche in queste rare eccezioni più teorico che pratico.Di solito il proprietario di un appartamento dentro una palazzina è anche proprietario di una quota delle parti comuni, per es. soffitta, lavanderia etc.
Ciò significa che nel momento in cui io acquisto un appartamento, una piccole percentuale del prezzo d'acquisto serve all'"acquisto" delle parti in comune. Per esempio in una palazzina con 10 appartamenti io sono proprietario per 1/10 della soffitta. Ma di questo decimo di soffitta è possibile sapere quanto ho pagato?
Questo valore "virtuale" può essere "positivo" ma, a secondo dei casi può incidere anche negativamente sulla valutazione dell'immobile.
Ti faccio un paio di esempi per chiarire quello che voglio dire.
Se devo dare una stima di un appartamento al mare in una palazzina che dispone di un ampio cortile condominiale con un nutrito numero di posti auto non assegnati ma utilizzabili dai proprietari, questo elemento andrà ad incidere positivamente sulla valutazione delle singole unità che compongono lo stabile.
Se dispongo di un locale comune al piano terra nel quale possono essere ricoverate d'inverno le biciclette dei condomini, questo inciderà ugualmente in positivo sul valore dei singoli appartamenti.
Se nella medesima palazzina al mare, una gran parte dello spazio esterno fosse destinato a giardino condominiale, risultasse di difficile fruizione per i singoli proprietari e comportasse di contro elevate spese di manutenzione (poco gradite a chi utilizza un appartamento magari solo 15 giorni all'anno), l'incidenza di questo elemento potrebbe avere anche una valenza negativa.
Di contro, un singolo accessorio comune può essere oggetto di valutazione a sè stante nel momento, ad esempio, in cui il condominio, all'unanimità decidesse di alienarlo. Può essere questo il caso dell'appartamento dismesso dal custode.
Un'ultima riflessione sulla valutazione delle parti comune può essere riferita alle nuove costruzioni.
Negli ultimi anni, alcuni impresari, per presentare un prezzo al mq più allettante nella vendita degli appartamenti, hanno accresciuto la metratura commerciale delle unità immobiliari esclusive prendendo in considerazione la superficie di pianerottoli, ballatoi, corselli e dividendola per le unità immobiliari che fruiscono direttamente di questi accessori.
Questa modalità di presentazione non mi è mai piaciuta. Si tratta, naturalmente, di un giudizio personalissimo.