ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
per la cronaca ho proprio un contenzioso in atto relativamente ad una finestra preesistente che si affaccia sul fondo contiguo, spostata dal vicino in fase di ristrutturazione ...., (siamo stati tirati per i capelli per le invadenze del vicino, ma non so se ripeterei l'esperienza....)
in questi casi fossi il proprietario del giardino mi verrebbe di cedere pur di risolvere il disagio una piccola parte di giardino servente ad uso esclusivo dell'altro diciamo prepotentemente dominante purchè prenda accorgimenti per preservare la rispettiva privacy magari con la costruzione di un muretto o la creazione di un recinto a siepe ....

Sicuramente sono cose antipatiche che oltre i disagi pratici comportano una limtazione per la proprietà stessa e il suo valore ...

oppure nei casi di giustizia fai da te mi verrebbe di piantare un pioppo gigante nel giardino di ma proprietà ma davanti alla porta finestra invasora ... anche se credo non sia la strada giusta
 

nunzio

Membro Attivo
Privato Cittadino
Il signore con 120 mq è una persona per così dire dominante, laureata ma secondo me rozza e villana. Pretende ora l affitto del bene e fra un anno o due la vendita a un prezzo che lui ha fissato. Non chiede pretende, forse ha agito in questo modo anche con la sorella che forse non ha terminato nemmeno la scuola dell obbligo. Il bene ( copertura e verde ) glielo posso affittare ad un prezzo equo per entrambi ma deve mettere nero su bianco che finito il contratto d affitto questo signore si impegnerà a trasformare le finestre e accesso al pianterreno in luci e quelle al primo piano in finestre con grata
 
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nunzio

Membro Attivo
Privato Cittadino
un grazie a quanti mi daranno una mano volevo dire un consiglio


ps l immobile non è mio ma di un mio parente che si è trovato
a confrontarsi con questo signore
 
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nunzio

Membro Attivo
Privato Cittadino
n questi casi fossi il proprietario del giardino mi verrebbe di cedere pur di risolvere il disagio una piccola parte di giardino servente ad uso esclusivo dell'altro diciamo prepotentemente dominante purchè prenda accorgimenti per preservare la rispettiva privacy magari con la costruzione di un muretto o la creazione di un recinto a siepe .

Si può sempre costruire un separe' movibile dalla parte del verde a ridosso delle aperture per la privacy, chi può vietare
 

nunzio

Membro Attivo
Privato Cittadino
e dulcis in fundo
servitù costituzione.......
ma se il bene appartiene a più comproprietari c'è bisogno del consenso di tutti (art. 1059 c.c.).
Il contratto deve essere stipulato per iscritto a pena di nullità (art. 1350 n. 4) e deve essere trascritto

ringrazio i partecipanti per avermi spronato a fare meglio.
spero di saper rispondere alla controparte prossimamente
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
e dulcis in fundo
servitù costituzione.......
ma se il bene appartiene a più comproprietari c'è bisogno del consenso di tutti (art. 1059 c.c.).
Il contratto deve essere stipulato per iscritto a pena di nullità (art. 1350 n. 4) e deve essere trascritto

ringrazio i partecipanti per avermi spronato a fare meglio.
spero di saper rispondere alla controparte prossimamente
Non ho capito questo messaggio.
Dalla descrizione che hai fatto inizialmente, la servitù sembra essersi creata di fatto, e resta valida se al momento della divisione, non è stata eliminata o non si è fatto cenno di come regolamentarla.

Se io unico proprietario dell'insieme apro una finestra verso il mio giardino, e poi fraziono e cedo il giardino, l'acquirente del giardino si ritrova di fatto a subire la servitù della finestra. Tienilo presente.
 

nunzio

Membro Attivo
Privato Cittadino
se il bene appartiene a più comproprietari deve esserci la volontà di tutti
a differenza dell unico proprietario che esercita la propria volontà

ma se il bene appartiene a più comproprietari c'è bisogno del consenso di tutti (art. 1059 c.c.).
Il contratto deve essere stipulato per iscritto a pena di nullità (art. 1350 n. 4) e deve essere trascritto
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Il contratto deve essere stipulato per iscritto a pena di nullità (art. 1350 n. 4) e deve essere trascritto
Concordo sul fatto che per costituire una servitù e affinche essa sia riconosciuta pena la nullità c'è bisogno di un atto scritto ...
ma di fatto questa servitù è sorta quando i beni erano ancora indivisi ...
poi c'è stato un atto di divisione tra i coeredi riferito alla prorietà delle unità sempre nello stato di fatto in cui si trovavano
e successivamente l'atto di trasferimento del tribunale di uno dei due immobili .... da intendersi nello stato di fatto come riportato nella perizia del CTU ... credo che non sia così scontato un esito positivo alle tue pretese.

Nessuno ti vieta a mio dire di aprire un contenzioso come già ti ho detto prima
O meglio la può chiedere aprendo un contenzioso se riesce a dimostrare in via giudiziale l'inutilità di quelle aperture che non costituiscono una servitù indispensabile all'utilizzo del bene (vedi servitù di passaggio) ma bensì creano una situazione inutile di disturbo alla proprietà altrui.

però non darei nulla per scontato
 

nunzio

Membro Attivo
Privato Cittadino
NOn ho mai dato niente per scontato. Quello che mi interessa è definire ora i miei e i suoi limiti. Nel caso si vendesse ad altri il bene darlo con luci e grate o con servitù di finestre. Il prezzo cambia.Voglio avere i documenti in mano lo storico catastale e i documenti presso il comune che autorizza l ampliamento
 

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