Sono d'accordo al 99%. Ritengo inoltre che la 39/89 assieme al 1755 abbia prodotto un risultato pessimo tutt'altro che qualitativo. Il risultato è l'allontanamento di noi clienti dalle agenzie, quando possibile, quindi una legge che crea probabilmente solo contenziosi.Distinguiamo i due piani: cosa è previsto per legge e cosa invece nella situazione di mercato attuale deve fare l'agente.
Per legge praticamente non è tenuto a fare nulla: non deve fare altro che far incontrare domanda e offerta di immobili e percepire per questo un compenso. Punto.
Nei fatti: il sistema non funziona per nulla. Non solo perchè per far incontrare domanda e offerta spesso c'è il passaparola o altri strumenti, ma proprio perchè il problema è che l'agente DIVENTA un ulteriore aggravio economico e legale.
Quindi, sempre dal MIO punto di vista: già la situazione è difficile, già la gente vuole pagare il meno possibile, figuriamoci se si può giustificare una figura così come è semplicemente prevista dalla legge. E' un dato di fatto: NON VA.
Cosa deve fare l'agente? Tre cose:
-SAPERE di tutto di più dell'immobile, dalla a alla z, costasse anche affidarsi a terzi professionisti. Se c'è un ipoteca e lui non lo sa non è più concepibile dire "non mi compete". Non è difficile, qualcuno lo ha proposto, una specie di libretto della casa, con tutte le informazioni.
-NON PRETENDERE PROVVIGIONI ANTICIPATE. La cosa puzza di "metto le mani avanti". Se non vai al rogito sono affaracci tuoi, ma intanto mi paghi. Ha funzionato in passato, ora non funziona più. LA GENTE STA ALLA LARGA.
- FARE DA CONSULENTE, super partes, senza cavalcare le bolle speculative con la sopravvalutazione degli immobili per prendere gli incarichi. Tanto poi esce il perito, la gente non ha il mutuo e sei fregato. Quindi a che pro?
Non serve molto, per ripulire la categoria. La legge tutelava la mediazione quando era una cosa seria (se il cliente ci ripensa io ho diritto ad essere pagato). La fioritura indiscriminata della gentaglia ha portato ad abusare di questo principio per rifilare fregature alla gente e vedersi comunque riconosciuta una provvigione incontestabile. Risultato: tracollo della reputazione, concorrenza spietata, calo drastico di deontologia professionale.
E quando la situazione è così bisogna rimettere in discussione tutto. Mi dispiace ma sono soluzioni concrete. Finche si va avanti con le pretese non si ottiene nulla, siamo già al fondo del barile!
Troppa gente ha pensato "faccio l'agente immobiliare, sono pure 'garantito' nel guadagno, mi basta vendere 5 case l'anno e sono a posto".
La concorrenza in senso stretto in questo settore non paga, perchè chi produce il servizio non controlla i prezzi dei beni ne il mercato, al massimo lo aiuta. Chi fa l'assunto "tanti agenti meno provvigione" dimostra di non capirci una sega alla luce dei fatti, infatti quello che si vede oggi è sotto gli occhi di tutti.