Situazione estremamente delicata, da gestire affidandosi ad un buon notaio.
Ci sono molti aspetti da valutare, prima di pensare a formalizzare un acquisto.
Va verificato se i figli in passato abbiano ricevuto dal padre delle donazioni, sufficienti a soddisfare la loro quota di legittima, e/o se hanno presentato o intendono presentare atto formale di rinuncia all”azione di riduzione della disposizione testamentaria ( cioè se intendono rinunciare a “contestare il testamento” ).
Bisogna conoscere tutta la situazione famigliare, eventuali accordi o conflittualità, e aspettare che sia presentata la dichiarazione di successione ( in mancanza , rischieresti di dover pagare tu le relative imposte, se l’erede non se ne facesse carico, poiché il credito dello Stato per l’imposta di successione gode di privilegio fiscale, in pratica, “segue” la casa oggetto della successione) .
Non è specificato se la trattativa si era già concretizzata nella firma di un contratto con il proprietario passato a miglior vita, e se è stata versata una caparra; naturalmente , in caso affermativo, gli eredi hanno ereditato anche le obbligazioni contrattuali, e dovrebbero concludere la vendita, in caso negativo potrebbero anche decidere di non vendere, senza rimetterci.
Insomma, mancano mille informazioni necessarie: l’unica certezza è che la trattativa non può assolutamente essere portata avanti con in fai da te, e deve necessariamente essere coinvolto da subito un notaio .