Vi racconto la mia esperienza nella compravendita di un immobile con operazione di saldo e stralcio. Ho avvisato parte venditrice che il cliente era interessato a fare la proposta di acquisto e ho ricevuta proposta di accettazione. Ovviamente ho informato l'acquirente ed in accordo con lui ho inserito, come tempo di accettazione della proposta, 2 settimane.
La proposta indirizzata a parte venditrice, era vincolata al buon esito del mutuo (richiesto al 100%, ma questo la società di recupero crediti non lo sapeva).
Tale proposta l'ho inviata al venditore e alla referente della società di recupero crediti. Dopo 2 settimane (fortunatamente il mio cliente, informato sempre della situazione) la società di recupero crediti da l'OK per l'accettazione della proposta così che, il venditore accetta. Nonostante fosse una proposta vincolata al mutuo, ho preferito aspettare una risposta da parte dell'istituto di recupero crediti, prima che il venditore fermasse la proposta per accettazione. Sulla richiesta di mutuo vi era già certezza. In seguito c'è stato un ottimo lavoro di squadra e coordinamento tra venditore (che doveva inviare una marea di documenti alla società di recupero crediti), la banca mutuataria, studio notarile ed io agenzia.
Non è stata una pratica facile, non è stata assolutamente una pratica veloce, ma abbiamo anticipato la stipula dell'atto prima del concordato in proposta. Pertanto la proposta è stata presentata il 05.11.2021 ed il rogito è stato fatto il 25.02.2022. Specifico che la richiesta di mutuo è stata fatta al 100% (ovviamente con garante genitore).
Da questa esperienza vi posso dire che se c'è una società di recupero crediti, necessariamente serve una prima loro accettazione informale della proposta, così da poter avere certezza poi, che si possa creare un "vincolo contrattuale" tra le parti. Altrimenti, a mio avviso sarebbe un "accordo incompleto". La società di recupero crediti darà risposta, ad qualsiasi domanda, dopo minimo 2 settimane, perché c'è un certo "giro" da fare, ovvero loro accolgono la domanda, o la mail, ma poi la devono al loro cliente ovvero la banca creditrice e si fanno delle riunioni settimanali circa, on un ordine del giorno, la banca accoglie la domanda, a valuta, aspetta incontro con la società recupero crediti e solo poi noi altri comuni mortali riceviamo risposta.
Tutto questo papiro di roba per dirvi che, se la pratica è ben gestita (per me era la prima volta e ne vado molto fiera del buon fine), se c'è coordinamento e aggiornamento tra tutte le parti coinvolte direttamente o indirettamente, la pratica si fa.
Resto comunque a disposizione per qualsiasi domanda o chiarimento.
Non è impossibile. Serve uno "schema" di lavoro chiaro, pazienza e coordinamento. Come sempre, tra l'altro. Con qualche accortezza in più, ma non è impossibile.
N.b Non avevo incarico in esclusiva, la proposta di acquisto presentata era inferiore al 10% del prezzo iniziale ed il debito è stato saldato al 50% ,chiudendo così l'operazione.
Ed in tutto ciò, ente recupero crediti contenta, banca del venditore contenta, banca dell'acquirente contenta, entrambe le parti contente, il venditore è riuscito a rifarsi una vita, l'acquirente pure, il notaio contento, ma la più contenta ero io.
Fine