cafelab

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Che io sappia in questi casi i Comuni comunicano al proprietario la presenza della richiesta, alla quale lui si può opporre.

Confermo

Non vorrei che si trattasse di una sorta di “timore reverenziale” dell’impiegato comunale, nei confronti di chi si qualifica come avvocato.
Mi darebbe molto fastidio, se fosse così

seee... non siamo mica in un romanzo di John Grisham :D
 

francesca63

Moderatore
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Mi chiedo, cioè, se la gente replica ad un avvocato in modo diverso da come replica ad un non avvocato
In generale, sicuramente qualcuno si: come fa con il notaio, il medico, il direttore di banca, e forse con il prete .
Più altre varie categorie professionali, ritenute forse di livello superiore .
Ma se nella vita privata o nei rapporti con il “proprio” professionista e’ lecito comportarsi come si crede, anche con una per me non dovuta forma di sussiego (bastano l’educazione e il rispetto, come con chiunque), nel pubblico non mi parrebbe corretto.
seee... non siamo mica in un romanzo di John Grisham :D
Sono felice di questo ottimismo, meglio così
 

ab.qualcosa

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6 mesi cominciano ad essere tanti, hai fatto un accesso al Suet?
Accedo con lo SPID (benedetto sia) al sito comune.roma.it e arrivo fino a


Dove vedo:

1730220580106.png


Ho provato anche a mandare una mail a infosipre.archivioedilizia@comune.roma.it chiedendo se era normale ma non mi hanno risposto.
 
Ultima modifica:

Michela_

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- Al solo fine di statistica - Nel Comune dove risiedo e lavoro il 95% degli atti in archivio (almeno per l'urbanistica) sono scansionati ed a richiesta arriva il fascicolo digitale (solo concessioni ed elaborati o tutto il cartiglio del fascicolo 37€).
È capitato anche a me nel Comune di Milano, la richiesta è stata inviata in via telematica dal proprietario e al costo di €80 ha ricevuto un fascicolo più grande della sua casa 😂, in altri comuni invece si accede solo su delega presentata allo sportello ufficio protocollo. Delega e copia CI proprietario e relativa motivazione.

Però ricordo che una volta, il notaio residente nel Comune dove avevo in vendita l’immobile, mi diede un modulo da far firmare al proprietario ed inviarlo via PEC al Comune e in quel caso ho ricevuto un documento in cui erano citati tutti i titoli edilizi, data, protocollo, ecc e copia prima concessione edilizia. Ero contenta e sono certa che il Comune ha riconosciuto quel modulo di richiesta inviatomi dal Notaio, cosa poi specificata anche nel testo della PEC
 

brina82

Membro Storico
Professionista
È capitato anche a me nel Comune di Milano, la richiesta è stata inviata in via telematica dal proprietario e al costo di €80 ha ricevuto un fascicolo più grande della sua casa 😂, in altri comuni invece si accede solo su delega presentata allo sportello ufficio protocollo. Delega e copia CI proprietario e relativa motivazione.

Però ricordo che una volta, il notaio residente nel Comune dove avevo in vendita l’immobile, mi diede un modulo da far firmare al proprietario ed inviarlo via PEC al Comune e in quel caso ho ricevuto un documento in cui erano citati tutti i titoli edilizi, data, protocollo, ecc e copia prima concessione edilizia. Ero contenta e sono certa che il Comune ha riconosciuto quel modulo di richiesta inviatomi dal Notaio, cosa poi specificata anche nel testo della PEC
Infatti io mi incavolo nei casi in cui certi comuni fanno pagare una miseria ma ti fanno tribolare...

Ma fammi pagare anche 100e basta che risolvo, e senza aspettare 6 mesi!!!
 

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