Sofia87

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
La situazione è questa :
C'è un'uiu che vorrei acquistare,in mano all'agenzia immobiliare.
Mando un'email, fissiamo un appuntamento. In seguito due. Prezzo abbordabile. Due redditi. Con la banca ci siamo quasi. Finché adesso c'è questo disastro causa coronavirus.
Ma il punto non è questo bensì il comportamento,a mio modo di vedere dell'agenzia.

Avendo fatto il giro di più banche, avrò bisogno di una piantina dell'immobile....no ?
Se non mando io il messaggio non me l'avrebbe girato. Cosa sarei andato a fare a parlare con i direttori di banca ? A parlare del nulla ?
Ma l'agenzia pensa io sia uno sprovveduto , peccato che io queste cose le conosco e anche bene. .

La planimetria catastale, ovvero il wagis sono andato in catasto per reperirlo.
Così come visura storica , camerale ed ispezione ipotecaria. Tutti documenti che io oggi ho ma di cui l'agenzia non solo non me ne ha parlato ma non me li ha dati. Parla di privacy . Ahahahah

Adesso c'è un qualcosa che non mi torna con l'elaborato planimetrico.
Anzi,a dire il vero ce ne sono due,il secondo sostituisce il primo, completamente errato.

Allora prendendo in visione l'elaborato planimetrico si nota come :
I vari subalterni nel piano seminterrato non sono divisi.
Cioè, c'è la sagoma del fabbricato al piano seminterrato ma non delimitato tra i vari subalterni. Quindi vi sono solo numeri di subalterni senza linee, quindi non si sa sin dove arrivano.
Cosa voglio dire ? In scala 1/500 se prendessi una riga per misurare la lunghezza di un subalterno non potrei. Quindi, anche se io non ho nessun sub al piano seminterrato, ritengo ciò assolutamente sbagliato e comunque da rifare come esatta rappresentazione grafica. (Ad esenzione)

Per quanto riguarda invece il piano terra,prima dell'ingresso con delle scale,vi è un'area a parcheggio.

Dall'elaborato planimetrico risulta essere proprietà del condominio ,ma di fatto, c'è una targhetta con su scritto divieto di sosta. Quindi di proprietà di altra ditta.
C'è un atto ? Non lo so,non posso saperlo.
Ovviamente dall'elaborato planimetrico risulta bene comune non censibile.
Dunque andrebbe fatto un frazionamento al catasto terreni e poi al catasto urbano .

Quindi, chiedo,in un certo senso va ad aumentare, seppur di poco,la rendita dell'unità immobiliare. (Di tutti) ?

L'agente immobiliare continua a ripetere che urbanisticamente e catastalmente è tutto in regola. Ma io non avendo preso visione di nulla,come faccio a crederci ?
Puoi dirmi che hai un milione di euro in banca... senza dare garanzie...
Sono io il *******E o c'è qualcuno che gioca sporco ?

Ho chiesto di agibilità, ovvero un autocertificazione in cui il tecnico dice che oltre a catasto e comune c'è collaudo statico (zona non sismica) e certificazione degli impianti... Ma non credo ce ne sia...

Altra Cosa : urbanisticamente può essere si tutto in regola,ma bisogna vedere come. Cosa che io non so,non ho visto.
Ultima cosa :
Come si può pensare minimamente di fare un'offerta se non si hanno sufficienti dati alla mano ?
Ma questi agenti immobiliari non andrebbero radiati ?

S
Caro Gianni, sono un consulente immobiliare e devo darti ragione.
La figura del mediatore ormai deve adattarsi al mercato corrente ed andare oltre il semplice appuntamento di visione immobile. Di apri porte ve ne sono a bizzeffe ma professionisti ben pochi. È un tuo diritto avere un quadro completo dell’immobile e capire se urbanistica e catasto coincidono, se esiste agibilità o abitabilità, avere l’APE (necessaria anche per la messa in vendita dell’immobile) come è anche un tuo diritto ottenere un quadro sinottico dell’immobile ecc...
Ora, se proprio non vogliono farti visionare qualche documento puoi sempre scrivere una “lettera d’intenti” NON vincolante. Il consulente immobiliare oltre l’appuntamento visita deve avere conoscenze tecniche, giuridiche ed estimo Affidatevi ai professionisti
 

Sofia87

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Visto che non ti danno i documenti prima che ci sia un contratto, fai una proposta condizionata alla regolarità catastale e urbanistica dell’immobile, da far verificare da un tuo tecnico, entro tot giorni.
Verifica ok, si procede
Verifica non ok, o sanano, o non si procede.

PS ho accompagnato ieri un parente a fare una proposta per un’immobile a Milano; prima di procedere l’agente mi ha mostrato tutta la documentazione in suo possesso, e mi ha fatto parlare con l’architetto del venditore per capire come gestire una piccolissima irregolarità.
La privacy spesso è una scusa, ma anche alcune richieste premature non vano bene.
È stato un buon consulente!
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
avere l’APE (necessaria anche per la messa in vendita dell’immobile) come è anche un tuo diritto ottenere un quadro sinottico dell’immobile ecc...
Ora, se proprio non vogliono farti visionare qualche documento puoi sempre scrivere una “lettera d’intenti” NON vincolante. Il consulente immobiliare oltre l’appuntamento visita deve avere conoscenze tecniche, giuridiche ed estimo Affidatevi ai professionisti

Eccomeno.

Magari, prima della proposta, pretendere anche la liberatoria delle spese di condominio.
Tanto per non farsi mancare niente.

@Gianni Florio,

La ragione della proposta di acquisto e' quella di bloccare il prezzo.

Andare in banca prima, con in mano una scheda catastale svolazzante come volevi fare, non ha alcun senso.
Senza aver raggiunto l'accordo economico non saprai quanto devi spendere.
Senza sapere quanto spendi non puoi sapere quanto prestito chiedere.

Dopo l'esame dell'oggetto, l'unico documento che occorre prima di formulare la proposta, e' l'atto di provenienza.
Quello che risulta nell'atto e' quello che si trasferisce in vendita.
Non una virgola di più e non una virgola di meno.

Indipendentemente da quanto risulta nella realta' e o da quanto risulta rappresentato graficamente negli elaborati catastali.

Qualsiasi adempimento, burocratico, fiscale, debitorio, urbanistico o catastale, restano tutti a cura e spese del proprietario da ottemperare al rogito.
Senza che ti improvvisi a fare Sherlock Holmes.

Se fosse fondato quanto sostiene la @Sofia87 , allora il venditorhe fai la proposta dovrebbe fornirti pure la propria situazione debitoria, esponendosi ai quattro venti, appena un pinco pallino qualsiasi viene in visita in casa sua.

Per lo stesso effetto, allora anche il venditore, prima di farti entrare in casa, ti dovrebbe chiedere di dimostrare di avere gia' il saldo disponibile sul conto o quanto meno, dimostrargli che hai gia' in saccoccia almeno la provvista per la caparra, senza dover utilizzare un assegno "cabriolet", da lasciare vincolato in attesa che ti concedano il mutuo.

Il tuo intermediario, non ti consegna i documenti non per motivi di privacy, ma semplicemente perche' sei un cliente inutilmente pretestuoso.
Il fatto che ti muovi di testa tua, come un cane sciolto, in banca, a caccia di documenti, volendo sapere una pagina in piu' del libro, ti certifica chiaramente.

Vai a fare la proposta.
Basta un piccolo acconto anche di mille euro.
Vincolando gli effetti al mutuo non rischierai neppure quelli.

Resta inteso, che una volta fatta la proposta, l'accettazione ed il suo gradimento, non e' per nulla scontato.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
La situazione è questa :
C'è un'uiu che vorrei acquistare,in mano all'agenzia immobiliare.
Mando un'email, fissiamo un appuntamento. In seguito due. Prezzo abbordabile. Due redditi. Con la banca ci siamo quasi. Finché adesso c'è questo disastro causa coronavirus.
Ma il punto non è questo bensì il comportamento,a mio modo di vedere dell'agenzia.

Avendo fatto il giro di più banche, avrò bisogno di una piantina dell'immobile....no ?
Se non mando io il messaggio non me l'avrebbe girato. Cosa sarei andato a fare a parlare con i direttori di banca ? A parlare del nulla ?
Ma l'agenzia pensa io sia uno sprovveduto , peccato che io queste cose le conosco e anche bene. .

La planimetria catastale, ovvero il wagis sono andato in catasto per reperirlo.
Così come visura storica , camerale ed ispezione ipotecaria. Tutti documenti che io oggi ho ma di cui l'agenzia non solo non me ne ha parlato ma non me li ha dati. Parla di privacy . Ahahahah

Adesso c'è un qualcosa che non mi torna con l'elaborato planimetrico.
Anzi,a dire il vero ce ne sono due,il secondo sostituisce il primo, completamente errato.

Allora prendendo in visione l'elaborato planimetrico si nota come :
I vari subalterni nel piano seminterrato non sono divisi.
Cioè, c'è la sagoma del fabbricato al piano seminterrato ma non delimitato tra i vari subalterni. Quindi vi sono solo numeri di subalterni senza linee, quindi non si sa sin dove arrivano.
Cosa voglio dire ? In scala 1/500 se prendessi una riga per misurare la lunghezza di un subalterno non potrei. Quindi, anche se io non ho nessun sub al piano seminterrato, ritengo ciò assolutamente sbagliato e comunque da rifare come esatta rappresentazione grafica. (Ad esenzione)

Per quanto riguarda invece il piano terra,prima dell'ingresso con delle scale,vi è un'area a parcheggio.

Dall'elaborato planimetrico risulta essere proprietà del condominio ,ma di fatto, c'è una targhetta con su scritto divieto di sosta. Quindi di proprietà di altra ditta.
C'è un atto ? Non lo so,non posso saperlo.
Ovviamente dall'elaborato planimetrico risulta bene comune non censibile.
Dunque andrebbe fatto un frazionamento al catasto terreni e poi al catasto urbano .

Quindi, chiedo,in un certo senso va ad aumentare, seppur di poco,la rendita dell'unità immobiliare. (Di tutti) ?

L'agente immobiliare continua a ripetere che urbanisticamente e catastalmente è tutto in regola. Ma io non avendo preso visione di nulla,come faccio a crederci ?
Puoi dirmi che hai un milione di euro in banca... senza dare garanzie...
Sono io il *******E o c'è qualcuno che gioca sporco ?

Ho chiesto di agibilità, ovvero un autocertificazione in cui il tecnico dice che oltre a catasto e comune c'è collaudo statico (zona non sismica) e certificazione degli impianti... Ma non credo ce ne sia...

Altra Cosa : urbanisticamente può essere si tutto in regola,ma bisogna vedere come. Cosa che io non so,non ho visto.
Ultima cosa :
Come si può pensare minimamente di fare un'offerta se non si hanno sufficienti dati alla mano ?
Ma questi agenti immobiliari non andrebbero radiati ?

S
Ti stai basando sull'elaborato planimetrico, che è un disegno "schematico" che mostra tutti i subalterni. È un documento che indica solamente le diverse proprietà del complesso residenziale.

Quello serve solo a 3 cose:

1) ove sono ubicate le u.i. che andrai a comprare;
2) capire come potrai accedere alle tue proprietà;
3) capire quali sono le parti comuni (BCNC).

Vorresti da quello misurare la grandezza delle diverse unità immobiliari?

Sbagliato.

Consiglio di farti seguire da un tecnico, e ovviamente di fare una proposta sospensiva (con assegno in mano all'agente), ma occhio come riporti i dubbi che qui scrivi all'agente o ai proprietari, perchè oltre a "riderti in faccia" potrebbero direttamente scartarti come compratore "perditempo" che crea solo problemi.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
ok, si chiama wegis, non wagis. Mai visto in 25 anni. Strano che tu lo abbia richiesto, visto anche il costo
Vai al catasto e richiedi l'elaborato planimetrico, è gratis e pubblico, come per le visure (che invece costano 90cent).

Le planimetrie delle u.i. sono sempre gratis, ma non pubblici (occorre autorizzazione del proprietario).
 

Sofia87

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Eccomeno.

Magari, prima della proposta, pretendere anche la liberatoria delle spese di condominio.
Tanto per non farsi mancare niente.

@Gianni Florio,

La ragione della proposta di acquisto e' quella di bloccare il prezzo.

Andare in banca prima, con in mano una scheda catastale svolazzante come volevi fare, non ha alcun senso.
Senza aver raggiunto l'accordo economico non saprai quanto devi spendere.
Senza sapere quanto spendi non puoi sapere quanto prestito chiedere.

Dopo l'esame dell'oggetto, l'unico documento che occorre prima di formulare la proposta, e' l'atto di provenienza.
Quello che risulta nell'atto e' quello che si trasferisce in vendita.
Non una virgola di più e non una virgola di meno.

Indipendentemente da quanto risulta nella realta' e o da quanto risulta rappresentato graficamente negli elaborati catastali.

Qualsiasi adempimento, burocratico, fiscale, debitorio, urbanistico o catastale, restano tutti a cura e spese del proprietario da ottemperare al rogito.
Senza che ti improvvisi a fare Sherlock Holmes.

Se fosse fondato quanto sostiene la @Sofia87 , allora il venditorhe fai la proposta dovrebbe fornirti pure la propria situazione debitoria, esponendosi ai quattro venti, appena un pinco pallino qualsiasi viene in visita in casa sua.

Per lo stesso effetto, allora anche il venditore, prima di farti entrare in casa, ti dovrebbe chiedere di dimostrare di avere gia' il saldo disponibile sul conto o quanto meno, dimostrargli che hai gia' in saccoccia almeno la provvista per la caparra, senza dover utilizzare un assegno "cabriolet", da lasciare vincolato in attesa che ti concedano il mutuo.

Il tuo intermediario, non ti consegna i documenti non per motivi di privacy, ma semplicemente perche' sei un cliente inutilmente pretestuoso.
Il fatto che ti muovi di testa tua, come un cane sciolto, in banca, a caccia di documenti, volendo sapere una pagina in piu' del libro, ti certifica chiaramente.

Vai a fare la proposta.
Basta un piccolo acconto anche di mille euro.
Vincolando gli effetti al mutuo non rischierai neppure quelli.

Resta inteso, che una volta fatta la proposta, l'accettazione ed il suo gradimento, non e' per nulla scontato.
Ti ringrazio del confronto, sempre utile con i colleghi. Io lavoro sempre con clienti profilati e bancabili. Fisso sempre una consulenza finanziaria(sempre che qualcuno non abbia fondi propri) prima di iniziare un qualsiasi tipo d’investimento e ancor prima dell’appuntamento visita. È una maniera per tutelare i clienti e il mio tempo.
 

Gianni Florio

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Eccomeno.

Magari, prima della proposta, pretendere anche la liberatoria delle spese di condominio.
Tanto per non farsi mancare niente.

@Gianni Florio,

La ragione della proposta di acquisto e' quella di bloccare il prezzo.

Andare in banca prima, con in mano una scheda catastale svolazzante come volevi fare, non ha alcun senso.
Senza aver raggiunto l'accordo economico non saprai quanto devi spendere.
Senza sapere quanto spendi non puoi sapere quanto prestito chiedere.

Dopo l'esame dell'oggetto, l'unico documento che occorre prima di formulare la proposta, e' l'atto di provenienza.
Quello che risulta nell'atto e' quello che si trasferisce in vendita.
Non una virgola di più e non una virgola di meno.

Indipendentemente da quanto risulta nella realta' e o da quanto risulta rappresentato graficamente negli elaborati catastali.

Qualsiasi adempimento, burocratico, fiscale, debitorio, urbanistico o catastale, restano tutti a cura e spese del proprietario da ottemperare al rogito.
Senza che ti improvvisi a fare Sherlock Holmes.

Se fosse fondato quanto sostiene la @Sofia87 , allora il venditorhe fai la proposta dovrebbe fornirti pure la propria situazione debitoria, esponendosi ai quattro venti, appena un pinco pallino qualsiasi viene in visita in casa sua.

Per lo stesso effetto, allora anche il venditore, prima di farti entrare in casa, ti dovrebbe chiedere di dimostrare di avere gia' il saldo disponibile sul conto o quanto meno, dimostrargli che hai gia' in saccoccia almeno la provvista per la caparra, senza dover utilizzare un assegno "cabriolet", da lasciare vincolato in attesa che ti concedano il mutuo.

Il tuo intermediario, non ti consegna i documenti non per motivi di privacy, ma semplicemente perche' sei un cliente inutilmente pretestuoso.
Il fatto che ti muovi di testa tua, come un cane sciolto, in banca, a caccia di documenti, volendo sapere una pagina in piu' del libro, ti certifica chiaramente.

Vai a fare la proposta.
Basta un piccolo acconto anche di mille euro.
Vincolando gli effetti al mutuo non rischierai neppure quelli.

Resta inteso, che una volta fatta la proposta, l'accettazione ed il suo gradimento, non e' per nulla scontato.

Ti ringrazio per la risposta.
Esaustiva come pochi.
Ma la domanda è : si fa la proposta senza le carte in tavola ?
L'agente immobiliare dovrebbe dire :
Questo è l'accatastamento
Questo è il condono
Questa è la certificazione energetica
Foglio di mappa
Ed i vari atti di provenienza,ecc.
E poi la mappa catastale,che è difforme dallo stato di fatto,da quel che ho visto.
Ma ripeto, pensavo di poter fare la proposta solo dopo aver visto le carte.
Tutto qui.
Il fatto di essere pretestuoso è falso. Sembra così ma non lo è.
Non pretendo di saperne più dal libro o di saper tutto io.
Ma se io avendo fatto il wegis e noto subito che la corte è molto più ampia di quel che è , mentre l'agente immobiliare mi dice che è tutto a posto, quando non lo è , allora io mi sento preso in giro.
È chiaro che devo rivolgermi ad un tecnico,ci mancherebbe
Ma il succo della mia questione,a prescindere da come mi Sono espresso (purtroppo da saccente presuntuoso) era ed è : è giusto dover formulare la proposta d'acquisto senza avere in mano le carte ? Quantomeno averle viste ?
Oppure devo rivolgermi prima ad un tecnico,e solo dopo fare la proposta ?
 

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