al momento di formulare la tua proposta di acquisto dovrai allegare alla stessa un assegno. una volta era (sana) prassi che corrispondesse al 10% del valore della proposta, ora come ora si accettano anche poche migliaia di euro.
se la proposta non viene accettata ovviamente l'assegno viene restituito.
se, dopo che questa viene accettata, ti "tiri indietro" lo perderai; se lo fa il venditore dovrà corrisponderti il doppio. tutto ciò al netto delle sospensive di cui a seguire poco sotto..
per il valore dell'appartamento... beh. in prima battuta puoi fartene un'idea di massima guardando i prezzi di quelli simili in vendita nella stessa zona; se vuoi aver una valutazione più precisa nulla ti vieta di ingaggiare un esperto per avere una stima più accurata.
data la tipologia dell'immobile di cui stiamo parlando tuttavia non credo ci saranno grandi oscillazioni, anche e soprattutto a fronte del fatto che dovrà essere ristrutturato.
tutto questo premesso:
- se devi richiedere un mutuo, vai in banca PRIMA di vedere l'immobile non DOPO. già così saprai quanto, a spanne la banca ti finanzierà (e in che percentuale). va da sé che è buona norma avere a disposizione una cifra pari almeno al 20% del valore di acquisto.
- quando farai la proposta che sia vincolata al buon esito della pratica di mutuo (c.d. clausola sospensiva)
questo per due motivi;
1) se non ti danno in mutuo, non è successo niente; ti ripigli il tuo assegno e amici come prima.
2) la banca farà comunque una perizia, per capire lei stessa il valore dell'immobile il cui acquisto andrà a finanziare. se non è congruo al prezzo di acquisto, non erogherà il finanziamento (e tu a cascata potrai recedere senza colpo ferire).