Il diventare uno strumento necessario (o quasi) agli occhi dei venditori/locatori e strumento di tranquillità/esperienza d'acquisto per gli acquirenti.
Va bè, questo è il punto di arrivo, non il mezzo per arrivarci.
1 - Istituzione della tessera dell'inquilino. Stessa cosa della carta dell'Esselunga. Sei un buon inquilino? lo vediamo dalla tessera, ed in caso ti si fa dello sconto sulla provvigione o sull'affitto. (e da questa poi si aprono diverse possibilità che ora renderebbero il post troppo lungo).
Considerando la massa di rotture di scatole che ci pioveranno addosso con la nuova normativa sulla privacy temo che istituire una sorta di "crif" degli inquilini sia di estrema difficoltà realizzativa e probabilmente illecita.
2 - Obbligo per i fiaip di pubblicare le esclusive sul cercacasa e divieto di pubblicare dette esclusive su siti esterni (fatto salvo l'eventuale sito dello studio o del gruppo/network se ve ne si fa parte)
2emezzo - Trovare una formula per cui anche i fimaa possano aderire al cercacasa con le stesse modalità del punto precedente.
Quindi ti focalizzi sulla pubblicità, il nemico sono i portali insomma e la categoria dovrebbe unirsi per contrastarli.
Ne abbiamo parlato lungamente ed in sintesi la lotta con i portali è persa da tempo, mentre come categoria non siamo sufficientemente coesi per essere anche efficaci.
Tra l'altro hanno avuto difficoltà in tal senso anche in USA ed UK dove le categorie sono ben più serie che da noi.
In astratto credo che l'evoluzione della categoria possa prendere due strade.
Una in direzione prettamente commerciale, come categoria "padrona" del mercato.
Soluzione percorribile attraverso la collaborazione sistematica all'americana.
Questa ipotesi è astratta perché non credo che ci sia oggi, e forse non c'è mai stata, la volontà, la capacità e forse la necessità di fare questo passo, premiante a lungo termine e neanche per tutti (per i clienti sicuramente).
Una in direzione più tecnica, come categoria "garante" del mercato.
In questo caso si tratterebbe di far appioppare dal legislatore alcuni obblighi rispetto alla bontà dell'affare che oggi ci sono estranei.
L'agenzia dovrebbe garantire (nel vero senso della parola) la qualità degli immobili che propone, con possibilità di verifica e di estromissione in caso di comportamenti scorretti.
Questa ipotesi è astratta perché anche fossimo noi interessati ad un percorso del genere (e non lo siamo), poi bisognerebbe convincere il legislatore a darci retta.
Tra l'altro questa esigenza dei clienti sarebbe di ben più facile soluzione adottando su tutto il territorio nazionale la RTN come introdotta in Toscana ed Emilia.