Spesso i proprietari che vendono privatamente non si rendono conto che l’aspetto emotivo della vendita è un ostacolo: si arrabbiano se un potenziale visitatore fa una critica all’immobile, la prendono sul personale se ottengono una proposta al ribasso, e non sanno gestire le visite in modo “asettico”, seppur empatico, come sa fare un agente professionale.
Anche la scrematura dei potenziali interessati può essere difficile per un privato, che si troverà a portare in visita parecchi “turisti immobiliari”, o semplici curiosi.
Poi c’è l’aspetto “trattativa” da tener presente: non basta accordarsi sul prezzo, ma ci sono tutta una serie di variabili che possono influire sulla trattativa stessa, e che a volte un privato sottovaluta.
Ed infine, tutto quanto concordato va espresso in un contratto ben formulato, e qui, sovente, si leggono le peggiori clausole che mente umana può partorire, o al contrario si trascurano elementi indispensabili.
In definitiva, vendere privatamente è possibile, non alla portata di tutti, ma non è una passeggiata e non sempre va tutto liscio.
Non bastano tempo, un minimo di conoscenza del mercato e voglia per garantire il buon risultato.
Per stare alla tua professione, quante probabilità ci sono che io, fotografa dilettante, riesca a fare delle foto tecnicamente perfette come le tue ?