Impianti: Sul primo punto, se il testo del contratto riporta quanto sotto citato
più che dubitare , mi sarei allontanato con la certezza. Quanto meno avrei fatto verificare prima di firmare, cosa funzionava e cosa no, per poi decidere.
Credevo di essermi spiegato prima: posso locare un immobile anche senza impianti, ma lo devo dichiarare, ed il canone sarà conseguente.
Posso locare un immobile con termosifoni di vecchia foggia ed impianto elettrico con prese ed interruttori di tipo comune: se il conduttore per motivi estetici decidesse di sostituire i termosifoni con apparecchi di design più moderno, o sostituire le mascherine dell'impianto elettrico per la medesima ragione, non può pretendere il rimborso, se non è stato concordato al momento della sostituzione.
Mettere a contratto che il rifacimento eventuale-probabile degli impianti è a carico dell'inquilino, fa dubitare della serietà della proposta: avrei esaminato altre possibilità.
Garanzie: una cosa è la cauzione solitamente richiesta, finalizzata a coprire eventuali danni (ma anche ad inadempienze contrattuali)
Altra cosa è la garanzia dell'affitto (percepito) sicuro: le forme adottate vanno dalla fidejussione bancaria o assicurativa di importo pari alla durata del contratto, che nel caso surroga anche lo scopo della cauzione, oppure dalla firma di un ulteriore garante o conduttore solido, che certamente può essere chiunque dimostri una adeguato reddito o patrimonio. Questa ultima soluzione è tecnicamente meno efficacie della fidejussione, ma il locatore presume che se le entrate degli inquilini sono legate a due o più fonti, spera che almeno una delle due non venga a mancare contemporaneamente all'altra.
Nel caso di inquilino monoreddito e per di più poco remunerato, oggi i proprietari storcono il naso: non per cattiva predisposizione per l'aspirante inquilino, ma perchè si sa quanto incerto sia oggi il mondo del lavoro.
rifacimento impianto elettrico (se non funzionante), idraulico (se non funzionante),
più che dubitare , mi sarei allontanato con la certezza. Quanto meno avrei fatto verificare prima di firmare, cosa funzionava e cosa no, per poi decidere.
Credevo di essermi spiegato prima: posso locare un immobile anche senza impianti, ma lo devo dichiarare, ed il canone sarà conseguente.
Posso locare un immobile con termosifoni di vecchia foggia ed impianto elettrico con prese ed interruttori di tipo comune: se il conduttore per motivi estetici decidesse di sostituire i termosifoni con apparecchi di design più moderno, o sostituire le mascherine dell'impianto elettrico per la medesima ragione, non può pretendere il rimborso, se non è stato concordato al momento della sostituzione.
Mettere a contratto che il rifacimento eventuale-probabile degli impianti è a carico dell'inquilino, fa dubitare della serietà della proposta: avrei esaminato altre possibilità.
Garanzie: una cosa è la cauzione solitamente richiesta, finalizzata a coprire eventuali danni (ma anche ad inadempienze contrattuali)
Altra cosa è la garanzia dell'affitto (percepito) sicuro: le forme adottate vanno dalla fidejussione bancaria o assicurativa di importo pari alla durata del contratto, che nel caso surroga anche lo scopo della cauzione, oppure dalla firma di un ulteriore garante o conduttore solido, che certamente può essere chiunque dimostri una adeguato reddito o patrimonio. Questa ultima soluzione è tecnicamente meno efficacie della fidejussione, ma il locatore presume che se le entrate degli inquilini sono legate a due o più fonti, spera che almeno una delle due non venga a mancare contemporaneamente all'altra.
Nel caso di inquilino monoreddito e per di più poco remunerato, oggi i proprietari storcono il naso: non per cattiva predisposizione per l'aspirante inquilino, ma perchè si sa quanto incerto sia oggi il mondo del lavoro.