Buongiorno,
recentemente abbiamo contattato l'agenzia immobiliare xxxxx per l'acquisto di un appartamento che veniva pubblicizzato ad un prezzo X (con eventuale possibilità box). Dopo aver visionato l'immobile, ci siamo recati immediatamente in agenzia per formalizzare la nostra proposta d'acquisto (per appartamento più box) in accordo con le indicazioni forniteci dall'agente immobiliare.
A ridosso della scadenza della nostra proposta (pari a 8gg), non avendo ricevuto aggiornamenti, ci siamo preoccupati di ricontattare l'agenzia per avere chiarimenti. L'agente ci ha informato che il venditore necessitava ancora di qualche giorno per valutare la nostra proposta in famiglia e che in un paio di giorni ci avrebbero fatto sapere. Trascorso tale periodo, non avendo ricevuto nessuna chiamata, ci siamo recati direttamente in agenzia. In tale occasione, l'agente ci ha comunicato che la nostra proposta risultava non soddisfacente e che pertanto il venditore chiedeva una cifra maggiore.
Ritenendo la richiesta per l'acquisto dell'appartamento più box troppo elevata, abbiamo chiesto all'agente di riformulare la nostra proposta focalizzandoci solo sull'appartamento (oggetto dell'annuncio) proponendo la cifra che lui stesso ci aveva inizialmente indicato come "prezzo di vendita potenzialmente accettabile" dai venditori. Non avendo però un appuntamento, l'agente ci disse che non era possibile in quel momento redigere la nuova proposta ma ci tranquillizzò dicendo che ne avrebbe parlato con il venditore per capire se la cifra proposta sarebbe stata accettata.
Dopo pochi giorni siamo stati informati dall'agente che un nuovo acquirente era interessato all'immobile e che avrebbe fatto a breve una proposta per appartamento più box superiore alla nostra.
Il pomeriggio stesso ci siamo recati in agenzia per far presente che la nostra trattativa era ancora in corso e che a quel punto per essere certi di non perdere l'appartamento eravamo intenzionati ad acquistarlo al prezzo pieno di vendita corrispondente all'annuncio (senza il box). Ancora una volta l'agente ci disse che dovevamo fissare un appuntamento e che non era possibile redigere la proposta nell'immediato rimandandoci cosi a un paio di giorni dopo.
Il giorno precedente al nostro appuntamento, ci contattò infine per comunicarci che i venditori avevano deciso di ritirare l'immobile dalla vendita.Nonostante questo, il giorno successivo ci siamo recati in agenzia per approfondire la questione. Ci venne riferito che, per motivi affettivi, i venditori avevano cambiato idea e che la vendita era quindi sospesa. Alla nostra richiesta di poter vedere una firma del venditore per la sospensione del mandato ci fu risposto che, essendo in amicizia, per loro non era necessario.
Delusi e sospettosi per la strana vicenda, nei giorni successivi siamo riusciti a metterci in contatto con i venditori che ci hanno comunicato di non aver mai sospeso il mandato e di aver altresì firmato una proposta di poco superiore alla nostra.
A fronte di questa condotta scorretta e ingannevole da parte dell'agenzia immobiliare quali azioni è possibile intraprendere e verso chi ? L'agenzia è tenuta in qualche modo a rispondere della sua condotta ? Che possibilità suggerite per far sì che l'attuale contratto di compravendita possa essere invalidato o ottenere qualche forma di risarcimento?
In attesa di un gentile riscontro cordiali saluti
recentemente abbiamo contattato l'agenzia immobiliare xxxxx per l'acquisto di un appartamento che veniva pubblicizzato ad un prezzo X (con eventuale possibilità box). Dopo aver visionato l'immobile, ci siamo recati immediatamente in agenzia per formalizzare la nostra proposta d'acquisto (per appartamento più box) in accordo con le indicazioni forniteci dall'agente immobiliare.
A ridosso della scadenza della nostra proposta (pari a 8gg), non avendo ricevuto aggiornamenti, ci siamo preoccupati di ricontattare l'agenzia per avere chiarimenti. L'agente ci ha informato che il venditore necessitava ancora di qualche giorno per valutare la nostra proposta in famiglia e che in un paio di giorni ci avrebbero fatto sapere. Trascorso tale periodo, non avendo ricevuto nessuna chiamata, ci siamo recati direttamente in agenzia. In tale occasione, l'agente ci ha comunicato che la nostra proposta risultava non soddisfacente e che pertanto il venditore chiedeva una cifra maggiore.
Ritenendo la richiesta per l'acquisto dell'appartamento più box troppo elevata, abbiamo chiesto all'agente di riformulare la nostra proposta focalizzandoci solo sull'appartamento (oggetto dell'annuncio) proponendo la cifra che lui stesso ci aveva inizialmente indicato come "prezzo di vendita potenzialmente accettabile" dai venditori. Non avendo però un appuntamento, l'agente ci disse che non era possibile in quel momento redigere la nuova proposta ma ci tranquillizzò dicendo che ne avrebbe parlato con il venditore per capire se la cifra proposta sarebbe stata accettata.
Dopo pochi giorni siamo stati informati dall'agente che un nuovo acquirente era interessato all'immobile e che avrebbe fatto a breve una proposta per appartamento più box superiore alla nostra.
Il pomeriggio stesso ci siamo recati in agenzia per far presente che la nostra trattativa era ancora in corso e che a quel punto per essere certi di non perdere l'appartamento eravamo intenzionati ad acquistarlo al prezzo pieno di vendita corrispondente all'annuncio (senza il box). Ancora una volta l'agente ci disse che dovevamo fissare un appuntamento e che non era possibile redigere la proposta nell'immediato rimandandoci cosi a un paio di giorni dopo.
Il giorno precedente al nostro appuntamento, ci contattò infine per comunicarci che i venditori avevano deciso di ritirare l'immobile dalla vendita.Nonostante questo, il giorno successivo ci siamo recati in agenzia per approfondire la questione. Ci venne riferito che, per motivi affettivi, i venditori avevano cambiato idea e che la vendita era quindi sospesa. Alla nostra richiesta di poter vedere una firma del venditore per la sospensione del mandato ci fu risposto che, essendo in amicizia, per loro non era necessario.
Delusi e sospettosi per la strana vicenda, nei giorni successivi siamo riusciti a metterci in contatto con i venditori che ci hanno comunicato di non aver mai sospeso il mandato e di aver altresì firmato una proposta di poco superiore alla nostra.
A fronte di questa condotta scorretta e ingannevole da parte dell'agenzia immobiliare quali azioni è possibile intraprendere e verso chi ? L'agenzia è tenuta in qualche modo a rispondere della sua condotta ? Che possibilità suggerite per far sì che l'attuale contratto di compravendita possa essere invalidato o ottenere qualche forma di risarcimento?
In attesa di un gentile riscontro cordiali saluti