Comprendo il punto di vista ma la precisazione sulla cifra pari o superiore è proprio per equità: stabilito il prezzo x con cliente A (da mutuare), arriva cliente B ed offre di meno.
A sto punto, non sarebbe da avvisare cliente A che può chiedere un mutuo più contenuto con tutti i benefici del caso?
Dovrebbe far ripartire la pratica da zero, lo sai come sono fatte le banche. Se ci mettono 3 mesi per decidere su 300.000 Euro, se gli cambi la cifra che diventa 290.000, loro RIPARTONO DACCAPO.
Quindi per il venditore sarebbe un reset a zero del contagiorni, e non credo possa tollerarlo.
(Se ricevete una proposta a 300k su 330 richiesti, non vi ci vedo ad abbassare il prezzo esposto a 300 mentre il proponente A chiede mutuo. O sbaglio?)
A mio avviso sbagli, se uno mi da 300 domattina, anziché uno che FORSE mi dà 330 fra 6 mesi, accetto 300 domattina. Anche perché al 60-70% sai cosa diventa quel FORSE: fuffa.
Poi, aggiungo che secondo me il discorso "equità" non regge, perché le condizioni le detta il venditore, che è il proprietario dell'immobile. L'acquirente è un paroliere che può giocare a fingere di cercare il mutuo e invece in banca manco ci entra, oppure può essere il re di denari coi soldi già pronti. Al venditore interessa vendere e le condizioni le detta lui. Ci mancherebbe pure che deve farsi dire dall'acquirente a quanto deve vendere e quanti mesi, con comodo, deve aspettare.
La situazione ottimale è che il venditore dice al "sospensivo mutuo": "Vuoi farmi aspettare 6 mesi coi tuoi forse che sì, forse che no? Benissimo, io però sappi che domattina posso vendere
a qualsiasi prezzo e non ti risarcisco neanche le pratiche bancarie". Così facendo anzitutto smascheri i perditempo, che non ci trovano alcun gusto in una situazione così, e poi sei libero di vendere alla cifra che ti pare. Non vedo perché dovresti restringere la rosa dei potenziali acquirenti interessati, solo perché un paroliere ti ha promesso che forse riesce fra 6 mesi a convincere una banca a dargli 300.000 Euro. Il venditore deve riservarsi di vendere a qualsiasi prezzo a chi paga PRONTA CASSA, perché i casi della vita sono tanti, e se oggi puoi permetterti di aspettare, magari domani le cose cambiano e preferisci rimetterci 30.000 Euro e prendere 300.000 subito, senza inutili giri di valzer in tutte le banche del vicinato, tanto sono i direttori di banca che scelgono lo spartito, lo sappiamo.
Considera pure che potresti avere diverse persone che fanno proposte con la sospensiva. Se arrivano 4 proposte con sospensiva: 300.000, 290.000, 280.000, 270.000, tu che fai? Vendi solo a chi ti dà più di 300.000? Se arriva uno con 265.000 belli e pronti, gli dici di no, quando gli altri 4 stanno ancora ballando il valzer coi direttori di banca, stanno producendo copie delle buste paga degli ultimi 25 anni (come se ciò potesse dare garanzie sul futuro lavorativo del richiedente), cercano garanti anche tra i vicini di casa, e stampano in cantina finti dinieghi bancari su carta intestata?
Onestamente quando capiterà a me di vendere, dirò al mio agente di fare esattamente così: cercare di evitare le proposte subordinate all'ottenimento del mutuo o ad altre fantasiose condizioni tipo "vendo prima casa mia poi forse chiedo il mutuo e forse compro casa tua", ma se non arriva altro, si accettano con la condizione "massima libertà da parte del venditore di vendere a chi vuole, quando vuole, a qualsiasi prezzo e senza vincoli". Se poi uno si tira indietro con la scusa che rischia di buttare i soldi per le pratiche bancarie, e per la provvigione dell'agenzia, vuol dire che già sa che nessuna banca gli darebbe il mutuo, e quindi è un perditempo.