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smoker

Ospite
quindi facendo la visura in conservatoria i notai richiedono che l'accettazione tacita venga trascritta su ogni singola unità immobiliare .. foglio particella e subalterno

.... i notai sanno bene che l' accettazione tacita da parte del chiamato fa acquisire la qualità di erede..... i notai chiedono di fare l' accettazione espressa dell' eredità perchè per mettere la mani nei registri immobiliari serve il titolo......
ripeto: la successione, la voltura...il catasto sono questioni puramente fiscali hanno valore residuale in campo civilistico, ma per altre cose......... l' agenzia delle entrate non invia niente in conservatoria... dire ho pagato un sacco d' imposte di successione non significa nulla, anzi la semplice predisposizone della denuncia di successione ed il pagamento delle relative imposte non è considerata neppure come atto idoneo a provare l' accettazione dell' eredità....

Smoker
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
la successione, la voltura...il catasto sono questioni puramente fiscali hanno valore residuale in campo civilistico, ma per altre cose......... l' agenzia delle entrate non invia niente in conservatoria...
smoker non per contraddire quello che scrivi ma a me non risulta così .....

Trascrizione della dichiarazione di successione
Nel caso di successioni ereditarie comprendenti beni immobili e/o diritti reali immobiliari, l'addetto dell'Agenzia delle Entrate deve predisporre la richiesta di trascrizione utilizzando apposita procedura automatizzata e deve spedirla alle conservatorie, assieme al "certificato di eseguita dichiarazione e di pagamento d'imposta" (modello 240), che è la risultante di tutti i dati acquisiti sia per la liquidazione della dichiarazione di successione che per la trascrizione della stessa.
La procedura meccanografica prevede, al fine di redigere il certificato anzidetto, l'acquisizione via telematica dei dati che individuano l'immobile presso il Catasto e l'invio dei dati stessi alle conservatorie sia via terminale che tramite supporto cartaceo.
La dichiarazione di successione quindi viene trascritta in Conservatoria su richiesta dell'ufficio; non è possibile per l'erede richiedere direttamente la trascrizione.

Per il discorso dell'accettazione tacita sono circa una quarantina di post che ne stiamo parlando, forse o non hai colto il senso di quello che abbiamo scritto o non hai letto bene
 
Ultima modifica:

mwmb2

Membro Junior
Professionista
La dichiarazione di successione quindi viene trascritta in Conservatoria su richiesta dell'ufficio; non è possibile per l'erede richiedere direttamente la trascrizione.
Esatto la trascrizione avviene d'ufficio, diciamo che, a rigore, di fatto è stata "chiesta" implicitamente dall'erede il quale pagando le imposte con F23 paga anche le imposte sulla trascrizione = euro 35 per ogni conservatoria.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Dunque: già avevo capito poco. Adesso ho idee confuse.

1) Trascrizione della successone: avviene d'ufficio e viene appunto prepagata con 35€ per conservatoria. Corretto?

2) Accettazione dell'eredità: deve essere espressamente formulata e trascritta, una volta per tutto. Corretto?

3) Con la trascrizione della successione, trascrivono i dati della dichiarazione o i dati delle volture conseguenti?

4) Cosa cavolo aggiunge la trascrizione dell'accettazione alla continuità delle trascrizioni?

5) La conservatoria, un tempo sezione della AdT, oggi credo sia parte integrante della medesima agenzia delle Entrate.... : continua ad aver senso questo doppio passaggio?

6) Nella pratica, cosa deve fare l'erede con una successione in atto, oltre a Modello 4 ecc, e volture, per esprimere questa accettazione e concludere tutto il necessario e non lasciare sorprese in futuro?

Che in dottrina la accettazione dell'eredità debba esprimere esplicitamente la volontà di accettare può essere comprensibile: che una accettazione solo verbale non sia sufficiente, pure; che la presentazione di dichiarazioni, volture ecc, ed esborsi anche consistenti, non la esprimano è per me incomprensibile
 

mwmb2

Membro Junior
Professionista
WOW QUANTE DOMANDE!!!
Provo a rispondere io...
1) si
2) si
3) i dati della dichiarazione
4) La trascrizione dell'accettazione adempie al disposto normativo della continuità delle trascrizioni, cosa che non fa la trascrizione della dichiarazione di successione
5) ha senso in quanto richiesto dalla legge, purtroppo
6) Io di solito consiglio di non fare nulla, dopo avere presentato la dichiarazione di successione. Segnalo comunque agli eredi che quando andranno a disposrre del bene ereditario (vendendolo ad esempio) il notaio che curerà l'atto farà l'accettazione tacita (che a volte fa pagare all'acquirente!!).
Quindi pagarla subito per me non ha senso....anche perchè spero sempre in un cambiamento della legge o una diminuzione delle imposte!

Sull'ultimo punto senza numero: HAI PERFETTAMENTE RAGIONE!
Se ci pensi di solito le persone comprano un immobile con i proventi del proprio lavoro sui quali hanno già pagato le tasse, quello che rimane lo investono in immobili...è davvero incomprensibile che gli eredi debbano ancora pagare tasse...
Una volta ho fatto un conto su un immobile di una famiglia dal 1832...con tutti i passaggi, le tasse che hanno pagato e la svalutazione/inflazione se lo sarebbero ricomprato 3 volte!
FOLLIA
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Che in dottrina la accettazione dell'eredità debba esprimere esplicitamente la volontà di accettare può essere comprensibile: che una accettazione solo verbale non sia sufficiente, pure; che la presentazione di dichiarazioni, volture ecc, ed esborsi anche consistenti, non la esprimano è per me incomprensibile
lo è per te come lo è per me ...
il senso potrebbe essere questo ... con la presentazione della denuncia di successione l'erede si mette in linea su un adempimento meramente fiscale ma senza esprimersi a riguardo .... fase di standby ..
L'accettazione tacita (formale è un semplice rafforzativo che serve solo per la continuità presso la conservatoria dei registri immobiliari - rafforzativo, o meglio l'esternazione di una volontà implicita di accettare .... lo sò è un ragionamento contorto)

Poi ormai l'Agenzia del Territorio e l'Agenzia delle Entrate sono unificate, quindi lo stesso soggetto giuridico che ha come unico scopo le Uscite per il Contribuente "entrate per loro"
 
Ultima modifica:

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Provo a rispondere io...
4) I dati della successione elencano gli immobili interessati e gli eredi, senza esplicitare le quote che si desumono per tipo di successione. Le volture specificano in dettaglio, l'uno e l'altro. Quindi trascrivere i dati della successione implica la trascrizione di questi dati. La trascrizione della accettazione non vedo cosa aggiunga ai dati tecnici significativi: una frase del tipo ...me lo ha confermato Caputo? ... ?

Sull'ultimo punto invece io, te ne stupirai, la vedo diversamente.....

Se ci pensi di solito le persone comprano un immobile con i proventi del proprio lavoro sui quali hanno già pagato le tasse, quello che rimane lo investono in immobili...

Fin qui concordo: in fondo gli investimenti sono, per le persone normali, il frutto di un risparmio su un reddito già tassato.
Ma allo stato piace giocare facile, come a volte dice Ingelman: e così si inventa tassazioni sul patrimonio (mascherate) e ti tassa alla grande gli immobili....
Quelli invece che cambiano auto ogni 3 anni sono dei premiati consumatori ....


...è davvero incomprensibile che gli eredi debbano ancora pagare tasse...
Una volta ho fatto un conto su un immobile di una famiglia dal 1832...con tutti i passaggi, le tasse che hanno pagato e la svalutazione/inflazione se lo sarebbero ricomprato 3 volte!

Qui invece, tradisco e l'età e le radici piemontesi: ti proporrei di leggere al riguardo le motivazioni della tassa di successione date da L. Einaudi in "Lezioni di Politica Sociale", pubblicati in Svizzera negli anni dell'esilio "volontario"..
Non troveresti una teoria dottrinale, ma una sorta di religione civile di una civiltà contadina basata sul senso della dignità e doveri della famiglia.
Oggi che i doveri sono passati di moda e si rivendicano solo diritti, la visione Einaudiana è sicuramente anacronistica: ma i valori che la sostenevano li ritengo ancora uno stimolo morale che dovrebbe essere ancora sentito.

E penso che l'atteggiamenti di certi miliardari alla Bill Gates ed altri, che hanno dichiarato di non lasciare le loro fortune ai figli, sia solo un aggiornamento dell'insegnamento di Einaudi.

"Ogni generazione ha il dovere di dare il proprio contributo alla conservazione dei patrimonio, in assenza del quale, l'erosione praticata dallo Stato, atta a ristabilire l'equità dei punti di partenza, giustifica che col volgere delle generazioni, il patrimonio non riconquistato, torni nuovamente al bene comune dello stato."

Hai fatto l'esempio del 1832: da li ad oggi possiamo contare circa 7 generazioni. Ai tempi, Einaudi sosteneva che nel volgere di 3 generazioni, il patrimonio (allora sostanzialmente terriero) dovesse essere praticamente riguadagnato. Come vedi la tua constatazione non è un caso, ma il risultato di una visione "politica": si puo non condividerla, ma è meglio avere a che fare con chi una visione ce l'ha.... e la esprime con chiarezza.
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
"Ogni generazione ha il dovere di dare il proprio contributo alla conservazione dei patrimonio, in assenza del quale, l'erosione praticata dallo Stato, atta a ristabilire l'equità dei punti di partenza, giustifica che col volgere delle generazioni, il patrimonio non riconquistato, torni nuovamente al bene comune dello stato."

:ok: tranne il torni nuovamente " più che torni userei diventi"
 

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