Ho l'abitabilitá rilasciata da ufficio igiene e sanità nell'anno di costruzione cioè il 1976. Sempre del 76 ho la pianta del catasto indicata come ufficio. Poi ho la domanda di condono del 1986 con concessione edilizia a sanatoria per cambio di destinazione d'uso (A2) ed è allegata la pianta in cui sono indicati: angolo cottura, soggiorno, camere, bagno e corridoio. È indicata l'altezza 2.64 che corrisponde alla realtà.
L'appartamento ha avuto accesso alla pratica del 110 presentata in comune nel 2022.
Il mio dubbio è solo per i 6 cm che mancano, ma mi sembra di avere tutta la documentazione e che corrisponde alla realtà. Forse è stato possibile con qualche legge comunale di allora. Il proprietario è un valutatore immobiliare, per questo mi sono fidata. Mi ha detto che avendo il certificato di abitabilita non ci sono problemi. Secondo voi?
Inoltre nell'atto notarile il venditore ha affermato che l'appartamento ha certificato di agibilitá e concessione edilizia in sanatoria. Il notaio lo ha avvisato che in caso di falsa dichiarazione, sarebbe lui a dover rispondere.