buongiorno,
ho messo in vendita da privato il mio appartamento ,situato in un piccolo condominio, da alcuni giorni mi ha contattata un acquirente seriamente interessato all'acquisto, ci siamo accordati sul prezzo ed ho inviato al notaio dell'acquirente tutti i documenti necessari al rogito, non manca nulla ed è tutto in regola, tranne l'attestazione dello stato dei pagamenti degli oneri condominiali, che sono sempre stati regolarmente da me pagati. Invio subito una pec all'amministratore perchè mi invii la liberatoria con un termine di 7 giorni, ad oggi sono passate quasi 2 settimane non ho ancora ricevuto tale documento, ma solo due risposte da parte dell'amministratore sgarbate e canzonatorie, tanto per prender tempo.
A questo punto il potenziale acquirente spazientito e presagendo criticità condominiali si è dileguato.
Chiedo cortesemente se qualcuno mi può dire come comportarmi nei confronti dell'amministratore, come è possibile che una persona che io pago e quindi dovrebbe essere obbligata a fornirmi tutti i documenti richiesti, per sue ripicche e vendette personali ( suoi conoscenti erano "interessati " all'immobile), abbia un così grande potere da mandare a monte o bloccare una compravendita?
Come posso aggirare l'ostruzionismo dell'amministratore e dimostrare i pagamenti regolari ,con il bilancio consuntivo ,le quietanze dei pagamenti effettuati o l'estratto conto condominiale?
Ero disposta anche a lasciare un deposito cauzionale al notaio , come dimostrazione della mia buonafede, ma lui non transige vuole solo la liberatoria da parte dell'amministratore.
Grazie a chi vorrà fornirmi consigli utili per uscire da questa situazione, in cui sono in ostaggio dell'amministratore.
ho messo in vendita da privato il mio appartamento ,situato in un piccolo condominio, da alcuni giorni mi ha contattata un acquirente seriamente interessato all'acquisto, ci siamo accordati sul prezzo ed ho inviato al notaio dell'acquirente tutti i documenti necessari al rogito, non manca nulla ed è tutto in regola, tranne l'attestazione dello stato dei pagamenti degli oneri condominiali, che sono sempre stati regolarmente da me pagati. Invio subito una pec all'amministratore perchè mi invii la liberatoria con un termine di 7 giorni, ad oggi sono passate quasi 2 settimane non ho ancora ricevuto tale documento, ma solo due risposte da parte dell'amministratore sgarbate e canzonatorie, tanto per prender tempo.
A questo punto il potenziale acquirente spazientito e presagendo criticità condominiali si è dileguato.
Chiedo cortesemente se qualcuno mi può dire come comportarmi nei confronti dell'amministratore, come è possibile che una persona che io pago e quindi dovrebbe essere obbligata a fornirmi tutti i documenti richiesti, per sue ripicche e vendette personali ( suoi conoscenti erano "interessati " all'immobile), abbia un così grande potere da mandare a monte o bloccare una compravendita?
Come posso aggirare l'ostruzionismo dell'amministratore e dimostrare i pagamenti regolari ,con il bilancio consuntivo ,le quietanze dei pagamenti effettuati o l'estratto conto condominiale?
Ero disposta anche a lasciare un deposito cauzionale al notaio , come dimostrazione della mia buonafede, ma lui non transige vuole solo la liberatoria da parte dell'amministratore.
Grazie a chi vorrà fornirmi consigli utili per uscire da questa situazione, in cui sono in ostaggio dell'amministratore.