Ciao.Buongiorno a tutti.
Non so se è la sezione giusta dove affrontare l'argomento e chiedo venia in anticipo in caso di mio errore.
Arrivo dunque al quesito:
A quanto può ammontare la penale se il venditore di un immobile decide di non proseguire il contratto stipulato con una nota agenzia immobiliare, per la precisione dopo 15 giorni?
Si tratta di un contratto di esclusiva della durata di 6 mesi.
Per quanto riguarda la sottrazione a questi impegni viene spiegata nel punto 9 del contratto che recita:
Le parti sono obbligate a dare esecuzione al presente contratto secondo buona fede e correttezza contrattuale.
Eventuali inadempimenti dell'una o dell'altra parte saranno sanzionati secondo le comuni regole del codice civile e delle eventuali leggi speciali.
Cercando su internet non capisco quali articoli spiegano questo aspetto e quali sono/potrebbero essere queste leggi speciali.
Vi ringrazio del supporto in anticipo e vi auguro una buona giornata.
Come ti hanno scritto altri, il contratto che ti lega all'agenzia è privo di penali. Anche io utilizzo un incarico privo di penali. Questo perché in caso di inadempimento il risarcimento del danno può risultare più equo attraverso la quantificazione delle spese sostenute piuttosto che l'applicazione di una penale che potrebbe essere squilibrata rispetto al danno patito dall'agente.
Se il contratto venisse risolto nelle prime settimane la quantificazione del danno sarebbe infeririore rispetto a quella imputabile ad un lavoro di un anno. Mentre la penale è sempre la stessa!
Inoltre la giurisprudenza non è mai stata molto favorevole alle penali che spesso, nei contratti degli agenti, non hanno alcuna forma di reciprocità, stabilendo appunto delle fattispecie che sono sempre e solo a carico del cliente e mai dell'agenzia.
La mancanza delle penali espone il cliente anche alla possibilità che gli venga imputato il "lucro cessante". Ovvero l'intero importo delle mediazioni maturate dall'agente in caso di conclusione dell'affare. Ovviamente il lucro cessate può essere fatto valere qualora il proprietario disdica l'incarico a seguito del ritiro di una proposta d'acquisto che soddisfi tutte le condizioni di vendita stabilite contrattualmente nel medesimo incarico.
Per questo motivo, se ci fossero titubanze, meglio agire tempestivamente.
Ovviamente non condivido il tuo ragionamento basato sulla mole del lavoro prodotto dall'agenzia immobiliare nei primi giorni. Le tante visite che ricevi potrebbero non dipendere affatto dal prezzo sottostimato dell'immobile ma da una buona organizzazione dell'agenzia.
Mi spiego meglio: generalmente quando prendo in vendita un immobile, all'inizio riesco a portare molte visite interessate grazie al mio lavoro pregresso di catalogazione di tutte le richieste del quartiere che sono alla ricerca di quella determinata tipologia e non ho la necessità di reperirne con la pubblicità.
Terminata questa prima mandata di clienti, le visite potrebbero diminuire molto perché dovrei ricorrere ai miei annunci immobiliari, ai miei strumenti pubblicitari, per reperirne di nuovi. E passato ulteriormente del tempo, l'annuncio potrebbe addirittura diventare controproducente: molti finirebbero per domandarsi perché l'immobile non sia stato ancora venduto. Quali siano i suoi problemi (quando magari l'unico vero problema potrebbe essere solo il prezzo troppo alto).
Valutate quindi con più lungimiranza l'operato dell'agenzia e cercate di capire veramente se il buon lavoro iniziale dell'agente non dipenda in realtà dai fattori che vi ho appena spiegato. Sbagliandovi potreste non curare correttamente i vostri interessi.
In bocca al lupo.
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