Graf

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L'agente immobiliare Camillo aveva chiesto di analizzare i dati delle compravendite nei vari capoluoghi di provincia....
A questo punto o si prendono per buoni i dati dell'agenzia delle entrate oppure quelli di tutti gli agenti immobiliari che stanno sul mercato...Cosa palesamente impossibile....
Senza considerare le compravendite tra privati che sfuggono al calcolo (degli agenti immobiliari non a quello dell' agenzia delle entrate...).
 
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Bastimento

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Credo di no, conoscono anche quei dati, ma lo lascio confermare (o smentire) da chi può.
Su dai: ormai sappiamo che un lavoro certosino e savonaroliano permette di ricavare tutti i dati di tutte le transazioni nazionali, escludendo quelle tra parenti, le quote parziali, ecc. ecc.
Il che è vero, salvo il fatto che non avanzi tempo per fare altro.
 

sylvestro

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Su dai: ormai sappiamo che un lavoro certosino e savonaroliano permette di ricavare tutti i dati di tutte le transazioni nazionali, escludendo quelle tra parenti, le quote parziali, ecc. ecc.
Il che è vero, salvo il fatto che non avanzi tempo per fare altro.

Certo, basta attingere in maniera corretta dai dati impeccabili del catasto e dei rogiti e poi applicare con criterio rigoroso l'unico algoritmo con bollino blu che consente di millesimare il valore dell'immobile meglio di uno champagne di annata. Ohhh .. ma mi raccomando, fatelo fare solo da un professionista serio.
 

Bastimento

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Adesso boni....., fine della ricreazione.

Mi piacerebbe tornare al tema, ovviamente da .... dilettante.
Una certa indicazione, nonostante tutti i difetti segnalati dai dati OMI credo possa darla: non per i valori (la poesia/parabola del pollo di Trilussa è nota a tutti) puntuali: ma per avere un indicatore sull'andamento delle compravendite, almeno numerico, forse qualche risposta la da.

Per evitare errori di parallasse, magari è opportuno scartare i dati dei centri in cui le NTN sono inferiori alla decina, dove conteggiarne 1 in più o uno in meno falsa la percentuale, e focalizzarsi solo sui centri più significativi.
I grafici risultanti cambieranno di molto? Ne dubito: Che ci sia stato un radicale ridimensionamento negli ultimi anni i dati attuali lo dimostrano , che ci sia una tendenza positiva dello zero virgola o negativa dello zero punto e virgola non sembra cambi la sostanza: oggi se vuoi vendere devi sempre aspettare il compratore.

Piuttosto c'è un aspetto che non si può leggere dalle tabelle OMI (uno dei tanti , forse): la mia impressione è che a grandi linee, chi ha in cassa degli immobili, tende a tenerseli.
Per chi non li ha, con gli stipendi disponibili oggi per i giovani e con la fragilità delle famiglie odierne, temo l'acquisto di immobili sia sempre meno raggiungibile e forse nemmeno desiderabile.

Allora porrei una nuova domanda:
- si può individuare una tipologia prevalente nei "venditori"?
- Chi è "l'acquirente" tipo oggi?
 

Graf

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Vende (cerca di vendere) chi ha degli immobili in più rispetto alla prima casa e che non ce la fa più a pagare imposte che sono triplicate nell'importo in questi ultimi tre anni e che ritiene un azzardo (o non conveniente, fatti due calcoli) darli in locazione.
Ritengo che l'acquirente tipo sia colui (o colei) ancora privo (specie nei grandi centri urbani) della prima casa e che vede, nel notevole dimagramento dei prezzi e nei tassi dei mutui bassissimi, un' opportunità unica ed irripetibile di conquistare finalmente l'agognata abitazione. A costo di fare qualche sacrificio e di patire qualche rinuncia.
 
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Bastimento

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Ritengo che l'acquirente tipo sia ancora colui (o colei) privo (specie nei grandi centri urbani) della prima casa e che vede, nel notevole dimagramento dei prezzi e nei tassi dei mutui bassissimi, un' opportunità unica ed irripetibile di conquistare finalmente l'agognata abitazione.
Questo penso di condividerlo abbastanza.
Vende (cerca di vendere) chi ha degli immobili in più rispetto alla prima casa e che non ce la fa più a pagare imposte triplicate nell'importo in questi ultimi tre anni e che ritiene un azzardo (o non conveniente, fatti due calcoli) darli in locazione.
Qui ho invece qualche dubbio: ovviamente c'è anche quello, ma mi piacerebbe sentire qualche altro parere. Un pò dappertutto la forbice tra chi dispone di patrimoni e chi no si è allargata: Temo che non siano pochi quelli che sono costretti a cedere proprio la prima casa, vuoi perchè non sono più in grado di far fronte al mutuo, o perchè hanno sottovalutato le spese condominiali e le spese straordinarie, oltre che le tasse varie, che per essere sinceri, sono le uscite più antipatiche, ma non sono gli esborsi più significativi.
 

Graf

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La tassa sulla prima casa è sopportabile nell'importo ma assolutamente iniqua per principio... Quelle sugli immobili successivi sono anche giustificabili ma negli ultimi tempi specie le amministrazioni dei grandi comuni, hanno troppo calcato la mano...Tenendo conto dei vari scandali tipo Mafia-Capitale, nei quali si evincerebbe che i partiti da destra a sinistra starebbero, in pieno accordo, pappa e ciccia, dimenticandosi del bene comune e dell' interesse collettivo, il cittadino non ha poi tutti i torti a sospendere la sua democratica partecipazione al voto....:cauto:

Cedere la propria prima casa perché non ce la si fa con le spese di gestione...Mi piange il cuore solo a pensarci...Qui siamo oltre l'ambito dell'analisi del mercato immobiliare, siamo in pieno dramma umano...:triste::triste:
 
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Bastimento

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Condivido tutto, ma non stavamo discutendo tanto sul perchè... aumenta l'astensione al voto o sull'equità della tassazione.
Che il mercato immobiliare attuale risenta anche dei drammi umani (perdita del lavoro, coppie che si separano, precarietà diffusa...) è un fatto
 

Graf

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Tutto si tiene...Le tasse (sempre antipatiche) sarebbero più sopportabili se si dovessero pagare ad uno Stato meno inefficiente e con una classe politica meno corrotta e meno impreparata...
Se la classe politica fosse meno corrotta, meno parolaia, più fattiva e più lungimirante avrebbe potuto risolvere, già da diversi anni, determinanti problemi abitativi delle grandi città con una più incisiva politica ad hoc...

(Non parlo di questo o quel partito, non sarebbe nemmeno la sede adatta, ma del notevole e generale abbassamento qualitativo del personale politico di questi ultimi decenni...)
 
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