brina82

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E infatti per questa evenienza la legge prevede la facoltà di deposito prezzo presso il Notaio.
Infatti gli strumenti esistono, tuttavia sono costosi e la gente è purciara 😅

Onestamente mi preoccuperei più di altro, non dell'assegno circolare falso che capiterà una ogni 100.000 compravendite: tutto regolare? Quante sono le probabilità di aver sottovalutato qualcosa dell'immobile che ho venduto, per cui chi acquista potrebbe poi farmi causa? Regolarità urbanistica e catastale ok? C'è qualche vizio occulto? Come stiamo messi ad umidità e infiltrazioni? (esempi)
 

Rosa1968

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Infatti gli strumenti esistono, tuttavia sono costosi e la gente è purciara 😅

Onestamente mi preoccuperei più di altro, non dell'assegno circolare falso che capiterà una ogni 100.000 compravendite: tutto regolare? Quante sono le probabilità di aver sottovalutato qualcosa dell'immobile che ho venduto, per cui chi acquista potrebbe poi farmi causa? Regolarità urbanistica e catastale ok? C'è qualche vizio occulto? Come stiamo messi ad umidità e infiltrazioni? (esempi)
e quando capita l'assegno falso l'immobile è in regola, perfetto!!! :)
 

brina82

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e quando capita l'assegno falso l'immobile è in regola, perfetto!!! :)
Mah, sai, parecchi si preoccupano di "principi" o di dettagli a mio avviso insignificanti.

Alcuni miei familiari tempo fa vendettero un appartamento con delle difformità non semplicissime da risolvere e decisero di vendere senza sistemarle, però quando seppero che i soldi non gli sarebbero arrivati a rogito, ma solamente a seguito dell'iscrizione ipotecaria della banca, effettuata dal Notaio, si infuriarono: ora, che un privato esponga assegni circolari falsi, potrebbe anche capitare, ma che in 10 giorni una banca fallisca e non versi più le somme, veramente è ancor meno probabile.

Al loro posto avrei sistemato le difformità e atteso in tutta tranquillità le somme di denaro, ma sono sempre punti di vista.
 

Rosa1968

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apposto siamo .-... comunque non è così;
"la legge n. 675/1996 non ha introdotto alcun divieto nei confronti del "benefondi". Queste informazioni possono essere fornite dagli istituti di credito nel rispetto dei principi generali che la stessa legge prevede per tutti i trattamenti di dati personali svolti dalle banche."
 

brina82

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apposto siamo .-... comunque non è così;
"la legge n. 675/1996 non ha introdotto alcun divieto nei confronti del "benefondi". Queste informazioni possono essere fornite dagli istituti di credito nel rispetto dei principi generali che la stessa legge prevede per tutti i trattamenti di dati personali svolti dalle banche."
Quindi è legittimo pretendere di avere determinate info dalla banca che rilascia gli assegni circolari, o che si parla la banca di chi deve ricevere con l'altra?
 

Pippo52

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Rinnovo i miei ringraziamenti per l'interessamento e gli approfondimenti. Ma in questi giorni ho potuto fare alcune ricerche e verifiche che sottopongo alle vostre valutazioni ed al vostro giudizio.
1) Nessuno ha segnalato la ricezione di un "bene emissione" negli ultimi 2/3 anni. Quindi ne deduco che gli istituti bancari hanno deciso di non offrire più questo servizio ai propri clienti. Un regalo per i truffatori e un danno per le persone oneste. Ma se la causa di questa astensione fosse la privacy come afferma Maurizio Manzoni potrebbe essere accettabile. Le leggi dello stato vanno sempre rispettate anche se sono dannose. :cauto:
2) riporto il link La diligenza della banca in ordine alla verifica della validità di un assegno circolare. - Diritto del risparmio relativo alla decisione n. 3380 del 07/04/2023 dell'ABF di condanna ad un istituto bancario per negligenza nella verifica di un assegno circolare. Ne ho trovate molte altre ma questa è la più recente. Le banche piuttosto che rischiare di perderci qualche euro (peraltro per comportamenti non diligenti dei loro dipendenti) preferiscono dare spazio e opportunità ai truffatori. Ecco perchè non viene più rilasciato alcun "bene emissione". In Italia le società di servizi (dalla telefonia alle banche) possono fare i loro comodi e i loro interessi senza curarsi dei danni causati all'utenza. :rabbia:
 

brina82

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Rinnovo i miei ringraziamenti per l'interessamento e gli approfondimenti. Ma in questi giorni ho potuto fare alcune ricerche e verifiche che sottopongo alle vostre valutazioni ed al vostro giudizio.
1) Nessuno ha segnalato la ricezione di un "bene emissione" negli ultimi 2/3 anni. Quindi ne deduco che gli istituti bancari hanno deciso di non offrire più questo servizio ai propri clienti. Un regalo per i truffatori e un danno per le persone oneste. Ma se la causa di questa astensione fosse la privacy come afferma Maurizio Manzoni potrebbe essere accettabile. Le leggi dello stato vanno sempre rispettate anche se sono dannose. :cauto:
2) riporto il link La diligenza della banca in ordine alla verifica della validità di un assegno circolare. - Diritto del risparmio relativo alla decisione n. 3380 del 07/04/2023 dell'ABF di condanna ad un istituto bancario per negligenza nella verifica di un assegno circolare. Ne ho trovate molte altre ma questa è la più recente. Le banche piuttosto che rischiare di perderci qualche euro (peraltro per comportamenti non diligenti dei loro dipendenti) preferiscono dare spazio e opportunità ai truffatori. Ecco perchè non viene più rilasciato alcun "bene emissione". In Italia le società di servizi (dalla telefonia alle banche) possono fare i loro comodi e i loro interessi senza curarsi dei danni causati all'utenza. :rabbia:
Capisco le preoccupazioni fino ad un certo punto: chi mai si metterà a fornire assegni circolari falsi in una compravendita?

Se qualcuno lo facesse, comprerebbe senza mutuo, e a quel punto la casa risulterebbe esposta ad eventuale ipoteca giudiziale di primo grado, dimostrando al giudice di non aver incassato le somme (il vecchio proprietario).

Qualora l'acquirente intendesse acquistare con mutuo (poniamo al 60%), il rischio sarebbe relativo solamente ad un eventuale mancato incasso del 40%; ipoteca giudiziale di secondo grado e pignoramento, che manderebbe certamente a rotoli il nuovo proprietario.

Quindi sono ipotesi veramente lontane, a mio avviso.

Tuttavia se vuoi stare sicuro appunto altri metodi ci sono:
1) bonifico immediato, e anche se non si aspetta l'incasso dei soldi, basterebbe email della banca, che indica come i soldi siano "in partenza";
2) c'è sempre la possibilità di deposito prezzo presso il notaio (con incasso degli assegni da parte del notaio, e bonifico successivo di costui; tutto blindato perchè trattasi di conto impignorabile); tra l'altro si potrebbe anche convincere parte acquirente che trattasi di formula più sicura anche per essa, suddividendo a metà i costi del servizio.
 

philippo

Membro Assiduo
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2) riporto il link La diligenza della banca in ordine alla verifica della validità di un assegno circolare. - Diritto del risparmio relativo alla decisione n. 3380 del 07/04/2023 dell'ABF di condanna ad un istituto bancario per negligenza nella verifica di un assegno circolare. Ne ho trovate molte altre ma questa è la più recente. Le banche piuttosto che rischiare di perderci qualche euro (peraltro per comportamenti non diligenti dei loro dipendenti) preferiscono dare spazio e opportunità ai truffatori. Ecco perchè non viene più rilasciato alcun "bene emissione". In Italia le società di servizi (dalla telefonia alle banche) possono fare i loro comodi e i loro interessi senza curarsi dei danni causati all'utenza. :rabbia:
Risparmiati le pippe mentali , non è mai esistito l'acquisto di un immobile con assegni falsi . Perché la trascrizione della proprietà non è contemporanea alla consegna delle chiavi ,nella migliore delle ipotesi qualche settimana dopo .
Se proprio hai paura esiste il deposito presso il notaio o il bonifico istantaneo . Anche qualche flebo di camomilla aiuterebbe nel tuo caso
 

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