In realtà basta che non sia pagata la parcella del perito per una dimenticanza del debitore, che il giudice non può (anche volendo) estinguere la procedura e ti aggiudicherà l'immobile. Per cui il fatto che la Banca abbia fatto bene o no i conti è inifluente (ad esempio può aver concesso uno sconto sul totale dovuto eccessivo per un errore di calcolo) l'importante e che anche tutti gli altri attori coinvolti siano saldati per quanto liquidato in sentenza o in corso di esecuzione (tieni conto che per arrivare ad una prima asta ci sono almeno 10.000,00 Euro di costi accessori che incrementano ad ogni tentantata vendita e sono abbastanza indipendenti dal valore del cespite venduto). Lo so che è brutto da dire, ma qui per primi devono essere tutelati il creditore ed il debitore, il terzo aggiudicatario al limite può aspettare visto che stà facendo una "speculazione". Che non sia un'ottica giusta e porti a pensare male i non addetti ai lavori siamo più o meno tutti d'accordo, basti pensare a chi deve ricomprare una prima casa entro una data stabilita per non incorrere in decadenze e sanzioni, a chi si vede scadere la delibera del mutuo o a chi - convinto di essere aggiudicatario - ha inviato la disdetta della propria locazione. L'alternativa sarebbe la vendita diretta come si fa per i beni mobili di esiguo valore.