Domando i colleghi: quante volte vi è capitato che un potenziale/presunto cliente interessato vi chieda di visionare l’atto di proprietà?
...il 90% delle volte in 35 anni e mezzo di lavoro... e ciò mi ha sempre facilitato le cose.
E' la prima volta che compro un immobile e quindi non ho alcun tipo di esperienza, ma siccome non si tratta di bruscolini ma di risparmi e di debiti di un'intera vita, cerco di fare l'avvocato del diavolo per quanto possibile.
E mi rendo conto di essere una mosca bianca. Le mie richieste vengono viste solo come scocciature dall'AI che ritiene, non so come (forse solo per sentito dire dal venditore), sia tutto a posto.
E voi mi date conferma. E' assurdo che così pochi possibili acquirenti non vogliano vedere l'atto di proprietà dell'immobile che stanno acquistando dal venditore. Nell'atto ci può essere scritto di tutto di più.
Hai perfettamente ragione. L'AI deve avere la documentazione dell'immobile per capire COSA sta vendendo dal punto di vista catastale, urbanistico ed ipotecario. Se tu acquirente capiti agli immediati inizi dell'acquisizione di un incarico, è giusto dare il tempo al collega di reperire tutta la documentazione, ma fatto ciò deve rendersi disponibile nei tuoi confronti onde farti leggere e visionare il tutto... e tu hai diritto a farti consigliare da chicchessia, tanto se l'AI sa il fatto suo ti risponderà serenamente chiarendo ogni tuo dubbio.
...ma a fronte di cosa pretendiamo una provvigione se, all'atto pratico, non ci mettiamo a disposizione del cliente che rappresenta solitamente, tra le due parti, quella che paga di più??
Non capisce cosa c'è scritto nella provenienza mentre la legge? Gliela spieghiamo... . Vuole comunque portarsene via una copia? Va bene: è un atto pubblico... . Torna con le paure instaurategli dal parrucchiere o dal barista di fiducia? Va bene: una ad una gliele chiariamo rasserenandolo.
E poi a mio avviso, preso un incarico DEVO investire soldi, in qualità di AI per reperire tutta la documentazione dell'immobile (con o senza l'ausilio del proprietario) onde ottenere da subito visure catastali storiche e visure ipotecarie.
A mio avviso, poi, un sano accesso agli atti è utile farlo fare sempre (si possono fare convenzioni con un geometra ed usare sempre lo stesso onde uniformare il prezzo per ogni volta che lo fa...) per capire se di abitabilità, licenze, varianti, ecc. ve n'è traccia, soprattutto per le vecchie case.
Si tratta di investire poche centinaia di euro ad incarico... ma vuoi mettere con quanta franchezza poi parlo con il venditore a cui riferisco l'esito delle mie indagini e con quanta chiarezza poi espongo al potenziale acquirente la situazione dell'immobile?
Questo è quel che penso. Questo è quel che faccio da decenni.
Non voglio insegnare niente a nessuno, che ognuno faccia quel che vuole... e magari sbaglio, ma i clienti li vedo sereni...
