Gilberti Andrea

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Privato Cittadino
fossi in te, farei una valutazione per unire le 2 unità e farne 1 sola, sicuramente avrai una finestra utile per trasformare una stanza in bagno, eliminando l'altro (viste le dimensioni). Così potresti fare un grande monolocale o un piccolo bilocale con il bagno finestrato. Chiaro che lo suggerisco senza avere notizie utili per capire se fattibile sulla carta e con i futuri permessi comunali. Per questo dovrai in caso sentire un geometrone o un architettone che possa dare risposte
Grazie Cristian, ipotesi non percorribile perché nel mezzo c’è il vano scala degli altri monolocali.
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Se riesci a far vedere la planimetria occultando i dati personali, qualcuno potrebbe intravedere una soluzione.
 

Michela_

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
@francesca63 corretto! Il problema è che non mi danno l’agibilità perché nel 2022 hanno cambiato il regolamento e non ci possono essere abitazioni con unico bagno cieco…in centro storico a Brescia
Penso che l’agibilità sia l’ultimo dei problemi! Se il Comune non accetta la sanatoria è peggio!
Molto probabilmente gli altri immobili sono stati sanati prima del 2022.
 

Gilberti Andrea

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Penso che l’agibilità sia l’ultimo dei problemi! Se il Comune non accetta la sanatoria è peggio!
Molto probabilmente gli altri immobili sono stati sanati prima del 2022.
Beh sicuramente, ma la situazione del centro storico è abbastanza critica, ci sono molti immobili con bagno cieco. Mi piacerebbe pensare che il prossimo regolamento possa subire un cambiamento.

O semplicemente costruiti/modificati con regolare pratica edilizia prima dell' ultimo regolamento comunale
Certo è corretto, però ci sono diverse ristrutturazioni e ne dovranno fare altre.
 

MauroScherlin

Membro Assiduo
Professionista
Cerco di interpretare, perché non sono del mestiere, intendi dire che se l’Asl attesta che. On rappresenta un problema dal punto di vista sanitario, è possibile avere il bagno cieco?
Occorre partire prima di tutto dall'analisi documentale, reperire la planimetria d'impianto e fare una ricerca seria (non solo il semplice accesso agli atti delegando al ragazzo che cerca le pratiche per nome). Molte volte si tratta di un falso problema e le pratiche si trovano (oppure la modifica è antecedente al 1942 o al primo strumento urbanistico). Il fatto che sono immobili storici mi rincuorerebbe parecchio. Se tutte le analisi e ricerche non portassero ad un esito positivo occorrerebbe presentare una sanatoria previa acquisizione di parere ASL. Senza vedere le carte, ma avendo esperienza nei centri storici, gli immobili non potrebbero mai avere un bagno finestrato. E allora che si fa se il regolamento edilizio è stringente? Si richiede una deroga per ADEGUAMENTO igienico sanitario motivandone i motivi.
Esiste anche la strada delle modifiche interne art. 26 legge 47/85 e successive circolari interpretative ma ripeto: occorre affidarsi a tecnici, non a passacarte.
 

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