Allora, provo a riassumere brevemente la nostra disavventura e ciò che abbiamo fatto finora.
Il mutuo con Barclays lo abbiamo scelleratamente sottoscritto nel 2007, come surroga da mutuo Banca Intesa (la cui rata era diventata molto cara a causa del rialzo dei tassi di interesse).
Il mutuo franchi svizzeri ci era stato proposto da una promotrice che lo aveva descritto come il loro miglior prodotto e, siccome Barclays era in quel momento convenzionata con il lavoro di mia moglie, aveva dei costi di apertura pratica interessanti ed una rata non drammaticamente inferiore ai tradizionali mutui a tasso variabile, ma comunque interessante.
Infine la suddetta promotrice che avrebbe curato tutta la parte documentale, rendendo veloce il passaggio.
Nel descrivere il prodotto, molta enfasi era stata data al conto di deposito associato al mutuo (che negli anni ha sempre avuto un saldo positivo, sino ad arrivare a circa 4.000 Euro), mentre in alcun modo era stata spiegata la potenziale trappola in caso di estinzione anticipata o surroga con cambio CHF/EURO a noi sfavorevole.
Lo scorso autunno, vendendo casa nostra per comprarne una più grande, ho richiesto l’estinzione anticipata e ho purtroppo scoperto la verità.
A causa dei vincoli legati al fatto di dover vendere l’appartamento di lì a poco, sono stato di fatto obbligato ad estinguere subito il mutuo, sborsando oltre 43.000 Euro quale “rivalutazione”.
Abbiamo ovviamente fatto subito reclamo scritto, ricevendo una ventina di giorni dopo una risposta del tutto standard che nulla aggiungeva a quanto già sapevamo o immaginavamo.
Nel frattempo abbiamo sentito un paio di studi legali specializzati in diritto bancario ma in nessuno dei due casi ci è stata prospettata una soluzione facile né tantomeno rapida, anzi!
Una rapida consultazione del sito dell’ABF (Arbitro Bancario e Finanziario), ci ha inoltre profondamente scoraggiato nell’immaginare che quella strada fosse la migliore da intraprendere: provate a leggere le due pronunciazioni qui allegate e vi renderete conto del perché. In entrambe i casi (che a naso sembrano essere riferiti proprio al nostro mutuo Barclays), l’ABF ha dato torto all’appellante, creando tra l’altro un pericoloso precedente da tenere in considerazione per eventuali cause.
Qui sotto trovate i link
Decisione N. 2374 del 03 novembre 2011
http://www.arbitrobancariofinanziario.it/decisioni/categorie/Mutuo/Estinzione%20del%20rapporto/Dec-20111103-2374.pdf
Decisione N. 2606 del 01 dicembre 2011
http://www.arbitrobancariofinanziario.it/decisioni/categorie/Mutuo/Estinzione%20del%20rapporto/Dec-20111201-2606.pdf
Il secondo avvocato ci ha mostrato quando subdolo sia il mutuo in franchi svizzeri della Barclays: la rivalutazione non confligge infatti con il divieto di applicare penali nel caso di surroga o estinzione anticipata imposto dal Decreto Bersani.
Inoltre pare che, mentre nel caso di investimenti, le banche siano obbligate a intervistare i clienti, identificarne la propensione al rischio e proporre loro solo soluzioni coerenti con il livello di rischio dichiarato dal cliente, per un vuoto normativo tutto ciò non si applica in caso di mutuo, per cui Barclays non aveva nessun obbligo di classificare la propensione al rischio del cliente e di confrontarla con il livello di rischio connesso a questo malefico mutuo.
In parole povere, difficilmente il ricorso all’ABF ci aiuterà anzi, il rischio è che, pur essendo la mediazione un passo obbligato, l’esito ci si ritorca contro (come è già successo nelle recenti pronunciazioni qui allegate).
Tralasciando ogni commento sulla pronunciazione dell’ABF e sul livello di controllo che Banca d’Italia applica in generale sulle banche che propongono tali mutui, non resta quindi che tentare una causa che, per sue caratteristiche (sarà lunga e costosa), nessuno di noi può ragionevolmente portare avanti da solo.
La proposta della Class Action sembra quindi l’unica opzione percorribile. Tra l’altro in Francia sta succedendo una cosa analoga con circa 4.000 clienti in causa contro BNP Paribas per un mutuo del tutto analogo.
In tutto ciò ed in attesa di trovare un avvocato interessato ad occuparsi della causa collettiva, a mio avviso possiamo fare 3 cose:
- aumentare l’hype su Internet ad esempio creando anche un gruppo Facebook dedicato (Facebook per sua caratteristica rende gli hype molto più rapidi nella loro diffusione)
- dare visibilità a mezzo stampa/TV di quanto sta accadendo, di come l’ABF si sta comportando, ecc… Partecipare a trasmissioni quali “Mi Manda Rai3”, scrivere lettere ai giornali, per chi può, contattare amici giornalisti per valutare se il tema può essere di interesse: tutto ciò può essere utilissimo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla correttezza di questa banca e sui disastri che ha provocato a famiglie che volevano semplicemente acquistare la loro prima casa
Per il momento è tutto, mi scuso per essermi dilungato e resto in attesa di conoscere il vostro parere su quanto esposto.
Ciao
Paolo