Il mancato pagamento della seconda mensilità non significa nulla. Dipende da quello che c'è scritto nel contratto. Se esiste una clausola risolutiva espressa per il canone non pagato entro tempi fissati, l'applicazione della clausola al conduttore determina la risoluzione del contratto per l'art. 1456 CC, e, come esplicitamente stabilito per questo caso nella sentenza n. 362/2000 della Corte costituzionale, da questo momento il contratto ha termine. Con la successiva presentazione del mod.69 dalla data di risoluzione finisce la vita fiscale del contratto e la tassabilità dei canoni di locazione. Da questo momento il locatore non può più chiedere canoni. Poi il locatore chiede al conduttore di lasciare libero l'immobile e se questo non lo fa il locatore da l'avvio al procedura di rilascio.Lo ammetto, ma ho anche io le idee poco chiare. Chiedevo: "Il locatore poteva presentare il modello 69 per la risoluzione dopo il mancato pagamento della seconda mensilità e senza sentenza di sfratto e con il conduttore ancora dentro"? In questa maniera si paga la sanzione per tardiva presentazione della risoluzione, si evita il pagamento delle imposte sui canoni non percepiti ma, a mio parere, con questo sistema si elude la legge. Sbaglio o mi sfugge qualcosa?
Antonello questa operazione l'ho già fatta diverse volte, è legale, funziona, non ho mai avuto problemi con l'AdE e con questa evito, nel caso del contratto commerciale, di arrivare dopo mesi allo sfratto, sbaglio che non voglio più ripetere, e pagare tasse su canoni non ricevuti, sapendo che non verranno rimborsate.