In realtà, non conosco gli altri tribunali italiani, ma quello di Rimini, in alcune cause da me promosse ha tutelato il mio lavoro nella situazione in cui ero la prima agenzia: il risultato è stato quello del pagamento di una doppia mediazione da parte del cliente.
Se quanto sostieni fosse fondato, per effetto del tribunale di Rimini, se un soggetto va' a vedere la stessa casa, con cinque mediatori diversi, dovra' riconoscere cinque provvigioni diverse.
Perche' tanti piccoli
@CheCasa! , come tanti piccoli e gialli minion, si precipitano allegramente in tribunale, tutti muniti dei loro fogliettini di presa visione.
Che DIACIAMOLO una volta per tutte non provano e non significano NULLA.
Perche' quello che conta e' solo l'atto definitivo.
Che ciascuno sottoscrive in piena responsabilita'; Financo penale.
Anche perchè non funziona come sembrerebbe indicare Pyer. Non è che la prima agenzia va a chiedere i soldi in tribunale alla seconda. Li chiede al cliente.
Invece funziona proprio cosi'.
La provvigione contesa e' quella che risulta in atto.
In assenza dell'atto non esisterebbe lo scavalco.
Il rischio di pagare una doppia provvigione, vi e' solo, se questa non e' trascritta sul rogito.
Il cliente acquirente, rimane vincolato al contenzioso, ma le mediazioni le ha gia' ottemperate.
Parola, anzi notifica, di pubblico ufficiale.
L'atto di vendita inoltre non certifica proprio niente
SACRILEGIO.
Hai voglia ad essere trasparente.
Con queste affermazioni non si capisce a cosa mai ti serva.
L'atto, identifica il chi, il cosa, il come e il quando.
Ma sopratutto identifica il quanto.
Che determina l'entita' della mediazione che e' stata ottemperata.
Svolta e conclusa dalla seconda agenzia.
Risibili, il resto delle tue argomentazioni, riferite a questioni urbanistiche e a dichiarazioni mendaci.
Non le commento perche' ti considero un amico.