onesto è una parola grossa, lo ritengo semplicemente più trasparente, privo di "dualità" poco chiare. Il mediatore non dovrebbe avere alcun incarico, media, sta in mezzo, non lavora per nessuno se non per se stesso, con l'obbligo di seguire la legge ecco che diventa una figura ottimale, in assenza di conflitti di interessi, caso per caso cercherà sempre di fare il meglio per se, cioè far chiudere gli affari, di contro nessuna delle parti sarà rappresentata meglio dell'altra, questa è mediazione, il principio si applica anche al diritto, ultimamente, con l'avvento della conciliazione. Ma questo non è semplicemente accaduto, anzi, si vede in italia anche una figura ceh non ha pari nel mondo, il "mediatore finto da incarico in esclusiva a 0% dal venditore" e c'è gente che con linguaggio forbito e migliaia di parole inutili (tipiche di chi in fondo non dice nulla) ne giustifica pure l'esistenza donandogli quasi una "naturalezza" una inevitabilità: "è normale non prender soldi da chi ti fa lavorare"
Meraviglioso esempio di "imparzialità" già a partire dal virgulto dell'affare. Mendicanti di incarichi a spese del compratore, ma basta che non sia supero eh?
In questo schifoso marasma, è palese che l'agente, nella migliore delle tesi, viene associato a un parassita, in fondo, lo diventa, per la sua azione subdola. La chiarezza porterebbe tutto a posto: l'agente lavora per il venditore, che lo paga appunto per vendere al meglio l'immobile. Chiaro, semplice, limpido, io che compro so che ho davanti qualcuno che, pur con tutta la correttezza del mondo, fa gli interessi del venditore, a quel punto posso prendermi io stesso un agente al quale darò incarico di trattare per me, o fare da me, sapendo con chi ho a che fare. Chiaro che pagherò anche io una parte dei costi, in entrambi i casi, la favola dell'agente che non costa all'acquirente è per menti semplici. La trasparenza però aiuta a venir rispettati.