Personalmente giudico le opinioni di Id0 molto valide!!
A Mariapaola ed agli altri vorrei dire che è senz'altro giusto ed opportuno difendersi, intentando anche azioni legali ma nell'Italia di oggi, dove la certezza del diritto è quella che è, potrebbe essere utile come svuotare il mare con il colino!
Sappiamo tutti che intraprendere un'azione legale vuol dire impegnare tempo, fatica, ed in qualche caso correre anche rischi personali (come di diceva NicolFerra) ... tutto per vedersi rifilare la fatidica frase "non si è ravvisata alcuna attività di mediazione"
Che fare allora? Sicuramente continuare a protestare, segnalare, fare pressioni (sulle associazioni e sulle CCIAA) perchè NON DOBBIAMO FARGLIELA PASSARE LISCIA, ma sapendo che la soluzione non verrà da questo, ma bensì da un innalzamento generale del livello di professionalità degli AI. Sarà bene poi definire cosa vuol dire questa parola, usata e abusata un po' da tutti!
Per me professionalità significa innanzitutto competenza e conoscenza, poi capacità di intessere rapporti umani con le parti, che porteranno ad effettuare una REALE mediazione con l'incontro delle diverse esigenze, evidentemente contrapposte!
(ma sapete che mi è capitato più di una volta di sentire "colleghi" che fanno le accettazioni per telefono?
)