Michela_

Membro Senior
Agente Immobiliare
@Giuseppe Di Massa dalle tue parti non ci sono agenzie che propongono proposte con sospensiva ma nel frattempo in attesa di OK mutuo procedono comunque con visite e il venditore è libero di vendere ad altri se non si svincola la proposta (diritto di prelazione e non dico altro) entro tipo 5 gg ecc ecc? Dalle mie parti esistono questi personaggi e una cosa simile è stata proposta anche a me ma ho rifiutato.
 

squall

Membro Attivo
Privato Cittadino
-data stipula proposta inizio dicembre con assegno sia all'agenzia che al proprietario
-scadenza sospensione 20gg (quindi praticamente a ridosso di Natale)
-il consulente loro mi ha confermato la fattibilità praticamente subito, infatti poi ho proceduto con la proposta
-la perizia doveva avvenire nei primi di febbraio
-la banca mi ha dato l'ok il 30 gennaio
La caparra del proprietario l'ha conservata l'agenzia, però il proprietario ne era a conoscenza, semplicemente a mio avviso agente e proprietario si sono messi d'accordo a chi riusciva a vendere prima(omettendo a me l'accordo), tanto è vero che l'agente ha cmq incassato la provvigione dell'acquirente, ma non del proprietario (in quanto ha trovato lui l'acquirente) e ha tenuto me in panchina per sicurezza.
Sempre questa agenzia (di un famoso franchising) una volta mi fece saltare un altro acquisto, a proposta accettata e firmata e mutuo richiesto saltò fuori che la casa era stata impugnata in un testamento e che quindi non era compravendibile, il controllo non va fatto a priori? Prima di metterla in vendita?
Possibile che taluni si professano professionisti?
 

Michela_

Membro Senior
Agente Immobiliare

squall

Membro Attivo
Privato Cittadino
Non ti serve la fattibilità del loro consulente, ti serve la fattibilità della banca quindi questa:

solo che è arrivata un mese dopo.

La prossima volta vai tu personalmente in banca a fare richiesta.
il 30 gennaio non mi è stata data la fattibilità, ma l'approvazione del mutuo, dovevamo solo organizzarci per la perizia e il rogito da lì a breve
 

Jr.

Membro Junior
Agente Immobiliare
Passati i 20 gg un agente avrebbe dovuto informarmi e magari proporre una proroga dei tempi visto che 20gg per un mutuo sono molto improbabili data la prossimità delle feste natalizie, il mutuo mi è stato dato in circa 45 gg compreso festività, dal 21esimo giorno l'agente comunque mi chiamava e mi aggiornava del lavoro del consulente creditizio nominato da lui, quindi di fatto dandomi continue rassicurazioni. La caparra mi è stata restituita e il danno a cui mi riferisco è relativo a stress, tempo perso, permessi di lavoro, anticipo TFR per non parlare del mancato acquisto.
L'agente immobiliare in questione credo sia un imbranato..a meno che fosse il proprietario a negare ulteriori firme viste la trattativa aperta con qualcun altro (è solo un'ipotesi).
I "danni" di cui parli, perdonami, ma non hanno un senso..non puoi intentare una causa (a mio avviso persa in partenza ma tranquillo che troverai qualcuno che ti dirà 'nono fagli causa e vedrai che vinci') per danni da "stress e tempo perso"..se no dovrei fare causa ad ogni imbranato che guida ai 50 in tangenziale visto che mi fa perdere stress, tempo e mi fa arrivare tardi ad un appuntamento impedendomi di guadagnare da un'ipotetica vendita..
Dai su..siamo relaisti!..
 

Jr.

Membro Junior
Agente Immobiliare
Sempre questa agenzia (di un famoso franchising) una volta mi fece saltare un altro acquisto, a proposta accettata e firmata e mutuo richiesto saltò fuori che la casa era stata impugnata in un testamento e che quindi non era compravendibile, il controllo non va fatto a priori? Prima di metterla in vendita?
Possibile che taluni si professano professionisti?
Dai..due su due è una buona media:risata::risata:
 

Michela_

Membro Senior
Agente Immobiliare
il 30 gennaio non mi è stata data la fattibilità, ma l'approvazione del mutuo, dovevamo solo organizzarci per la perizia e il rogito da lì a breve
Ascolta me: il 30 gennaio ti hanno dato la fattibilità reddituale. Poi c'è la perizia. Poi con la fattibilità reddituale e la perizia si fa un'ultimo controllo e solo poi la banca di approva il mutuo.
 

STUDIO DUCHEMINO

Membro Attivo
Professionista
Caparra versata che però mi è stata restituita. Parlo dei danni avuti in fatto di stress e tempo perso, passati i 20 gg l'agente non ha proposto nessuna proroga perché diceva che avendo parlato col proprietario fosse tutto ok.
Avrebbe dovuto chiamarmi dal 21esimo giorno e comunque l'agente tramite il SUO consulente finanziario era a conoscenza dei tempi in essere.
Alla fine il mutuo è stato deliberato in un mese e mezzo comprese le feste di Natale, mi sembra un tempo canonico.
Al di là di quello che qualche sapientone ti ha scritto (sicuramente non c'è caparra, perchè c'è mutuo!), e al di là di tutto, io se fossi in te mi interrogherei su chi ha voluto questo termine così breve. Inoltre, qualche sapientone ti ha scritto che sicuramente dopo 20 gg. cadeva tutto, peccato che questo sia possibile solo se la clausola è un termine essenziale, circostanza rarissima che si verifica in pochissime situazioni. Quindi, se tu portassi in tribunale il tutto, il giudice si chiederebbe come mai 20 gg. e come mai essenziali e come mai venditore e agente erano *già* d'accordo che lui poteva vendere per conto suo e non ti hanno detto niente.
Danni morali scordali, ma magari l'occasione dell'immobile perduta o cose del genere, se rigorosamente dimostrate, possono trovare accoglimento. Ma prima di tutto, a condizione che quel termine non fosse essenziale e facesse cadere il tutto, altrimenti sarebbe contrario a buona fede sia averlo messo, sia averlo applicato alla lettera.

L'agente immobiliare in questione credo sia un imbranato..a meno che fosse il proprietario a negare ulteriori firme viste la trattativa aperta con qualcun altro (è solo un'ipotesi).
I "danni" di cui parli, perdonami, ma non hanno un senso..non puoi intentare una causa (a mio avviso persa in partenza ma tranquillo che troverai qualcuno che ti dirà 'nono fagli causa e vedrai che vinci') per danni da "stress e tempo perso"..se no dovrei fare causa ad ogni imbranato che guida ai 50 in tangenziale visto che mi fa perdere stress, tempo e mi fa arrivare tardi ad un appuntamento impedendomi di guadagnare da un'ipotetica vendita..
Dai su..siamo relaisti!..
Dovrebbe essere tuo interesse come agente, fare in modo che i tuoi colleghi che lavorano male, smettano di lavorare male. Consigliare: lascia correre, prendilo in **** non mi pare il consiglio più saggio.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Inoltre, qualche sapientone ti ha scritto che sicuramente dopo 20 gg. cadeva tutto,
L’ho scritto anche io e lo ribadisco, in caso di sospensiva .
La disciplina del “termine essenziale “ secondo me non rileva, perché l’avveramento di una condizione non è un’obbligazione di una parte, una prestazione.
Passato il termine senza avveramento, il contratto resta inefficace. Punto: se si vuole, si proroga il termine , altrimenti si rischia che l’altra parte si muova di conseguenza .

Quindi sicuramente il venditore ne ha approfittato, ma poteva fare quello che ha fatto.
L’agenzia ha dimostrato poca correttezza, sicuramente, ma da qui a chiedere danni morali o risarcimento per i giorni di permesso al lavoro ce ne passa
 
Ultima modifica:

STUDIO DUCHEMINO

Membro Attivo
Professionista
L’ho scritto anche io e lo ribadisco, in caso di sospensiva .
La disciplina del “termine essenziale “ secondo me non rileva, perché l’avveramento di una condizione non è un’obbligazione di una parte, una prestazione.
Passato il termine senza avveramento, il contratto resta inefficace. Punto: se si vuole, si proroga il termine , altrimenti si rischia che l’altra parte si muova di conseguenza .

Quindi sicuramente il venditore ne ha approfittato, ma poteva fare quello che ha fatto.
L’agenzia ha dimostrato poca correttezza, sicuramente, ma da qui a chiedere danni morali o risarcimento per i giorni di permesso al lavoro ce ne passa
Non sono d'accordo. Ovviamente con la parola "sapientone" non mi riferivo a te, ma questo so che l'hai capito. ;)
Mi sono espresso con termini giuridici "sistematici", applicando il concetto di termine essenziale anche al termine (cioè al giorno) che viene attribuito alla condizione.
In caso di sospensiva, come dici tu, il contratto non diventa efficace fintantoché non si verifica l'evento dedotto nella clausola: ad es., viene approvato il mutuo. Sicché, se le parti pongono un giorno esatto, se questo giorno è passato senza che si sia verificata la delibera di approvazione del mutuo, il contratto non poteva ancora diventare efficace. Diventa, quindi, ed è questo il concetto che voglio esprimere, una questione di buona fede.
In sostanza, io ritengo che si possa interpretare la dicitura entro e non oltre come una normale data, passata la quale non scompare l'obbligo sancito dall'art. 1358 c.c. di comportarsi in buona fede durante la pendenza della condizione sospensiva.
A sostegno, cito una di tante sentenze.
Corte d'Appello Cagliari, Sentenza, 03/05/2023, n. 172, secondo cui "In tema di contratti, nella fase di pendenza della condizione, le parti sono titolari di un'aspettativa giuridicamente tutelata, a presidio della quale si pongono gli artt. 1358 e 1359 c.c. Difatti, l'art. 1358 c.c. impone ai contraenti, durante il periodo di pendenza della condizione, di comportarsi secondo buona fede, attuando un contegno che non danneggi l'altra parte e ne preservi le ragioni. L'obbligo previsto dall'art. 1358 c.c. è una specificazione di quello generalmente gravante sui contraenti ai sensi degli artt. 1175 e 1375 c.c., il quale, in una lettura costituzionalmente orientata, non solo impone a ciascun contraente di comportarsi secondo lealtà, ma, altresì, obbliga alla salvaguardia, entro i limiti di un tollerabile sacrificio, dell'utilità dell'altro contraente.
In sostanza, nel caso di specie mi sembra chiaro che le parti hanno usato la clausola condizionale, apponendo un termine di adempimento della condizione mista (che dipende anche dal comportamento attivo dell'acquirente e non solo dal caso) talmente stretto che non era possibile la verificazione dell'evento. In altre parole, non è secondo buona fede e soprattutto non è giustificabile l'atteggiamento di chi il 21esimo giorno vende senza dire niente a terzi.
Questo perchè controfirmando la proposta, anche il venditore si è obbligato "entro i limiti di un tollerabile sacrificio" a salvaguardare l'interesse dell'acquirente.
Si può naturalmente argomentare, al contrario, che il mutuo sarebbe stato concesso troppo tempo dopo, ma tuttavia c'è anche da dire che se la tempistica corrisponde con quella abituale della prassi, è il venditore ad essere fuori posto, secondo me.
Per quanto riguarda il tuo argomento, lo capisco, capisco che cosa vuoi dire. Tu sostieni che il termine entro cui verificare l'avverarsi dell'evento non può essere un termine di adempimento dell'obbligazione e quindi non si applica la questione della tollerabilità del ritardo tipica dei termini di adempimento classici di una obbligazione.
Tuttavia, la cosa che esce dalla porta, rientra dalla finestra.
Il problema continua ad essere che anche se non si applicano questi principi, l'art. 1358 c.c. continua a richiedere la buona fede anche al venditore, e non può considerarsi in buona fede un venditore che durante la pendenza della condizione sta facendo trattative segrete con un altro. Questo è il mio punto di vista, ovviamente.
Tra l'altro, il senso di questo intervento è questo.
Da tempo la giurisprudenza di legittimità (v. in particolare, con specifico riferimento alla condizione c.d. mista, Cass., n. 6676/1992; Cass., S.U., n. 18450/2005, Cass. n. 3207/2014; Cass. n. 24977/2018) ha ricostruito la struttura dell'illecito contrattuale per mancata osservanza del comportamento leale in pendenza della condizione, in maniera autonoma da specifiche previsioni contrattuali.
Detto in altri termini, da tempo si ritiene che se uno si comporta male durante la pendenza della condizione, realizza un vero e proprio inadempimento che potrebbe comportare la risoluzione del contratto e ovviamente il risarcimento dei danni.
Se questo è vero, il giudice sarebbe chiamato a fare un paragone pratico: meglio lui che si è attivato per il mutuo, ma non ce l'ha fatta in tempo o meglio l'altro che di nascosto trattava già è durante i 20 gg. ha trovato un altro acquirente, dolosamente preordinando il tutto già al momento di dare l'incarico al venditore?
La risposta mi pare evidente.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto