Innanzi tutto, trattandosi di una "proposta d'acquisto" subordinata alla concessione del mutuo (così pare di capire), non c'è stato alcun versamento di una caparra, poichè gli effetti giuridici della proposta erano "sospesi".
In secondo luogo (pare di capire) la proposta era "subordinata" alla concessione del mutuo per 20 gg. (tempo abbastanza "stretto" per ottenere una delibera).
Trascorso detto termine, in assenza di una proroga dei termini (formale e per iscritto e non semplicemente verbale) il "contratto" concluso a seguito dell'accettazione della proposta è venuto meno.
Il proprietario dell'immobile, era liberissimo di vendere a terzi.
In quanto ai danni, come già ti hanno risposto, bisogna poter dimostrare di averli patiti.
Sicuramente, la pratica non è stata ben gestita, da tutte le parti (agenzia, venditore e tu in qualità di acquirente), poichè in prossimità della scadenza temporale dei 20 gg avreste dovuto vedervi per prorogare i termini.
Magari l'agente ti ha inviato mail e/o PEC per aggiornarti e sollecitare un incontro per la proroga dei termini?
Se si, perchè non vi hai provveduto?
Se no, sapendo che i termini erano in scadenza avresti dovuto provvedere a chiedere una dilazione dei termini.
Perciò, a chi vorresti chiedere i danni? e quali danni?