Non amo forzare le vendite.
Preferisco la complicita' con una delle parti.
Se uno non vuole piu' comprare, o e' difficile andare d'accordo, meglio mollarsi.
In fondo i soldi li deve sganciare lui.
Sara' una mia convinzione, ma come fosse un numero in piu' nel destino, la politica da' i suoi "ritorni".
In piena sintonia con un altro cliente, lunedi si formula una proposta, per un alloggio da riattare.
65k la richiesta.
Una mezza porcheria pero' in ottima zona.
50k l'offerta piu' 5k all'agenzia.
Assenza di mutuo.
In sede di proposta (due ore) si innescano quei meccanismi di complicita'.
Avanzo cosi' al cliente una eventualita'.
Sulla scorta della proposta sul tavolo, mi propongo di procedere, presso il venditore, con una mia proposta.
Piu' bassa ovviamente.
Sigliamo l'accordo, che la eventuale differenza di prezzo, rimasta sul tavolo venga tra di noi suddivisa.
Manovra volta a generare uno sconto per lui e un surplus per l'agenzia.
Il venditore ha accettato a 40.
La mediazione non e' superpartes.
Tuttavia con chi compra e con chi vende, e' sempre molto meglio, andarci d'acccordo.