Quelli bruciati restano bruciati...ma il parco buoi e' enorme....c'e' posto x quelli nuovi ...i nuovi affaristi ,abbiamo rimesso a posto i conti
, l'economia tira di nuovo, comprare oggi e' un affare( mi pare di sentire questi discorsi nei mesi a venire)
anche le banche faranno la loro "porca funzione" e la giostra riparte
Il mondo nn si e' fermato un momento ,la notte insegue il giorno ...ed il giorno verra..
Ma che serve dirlo ..io sono solo un portinaio
Temo tu abbia preso in scarsa considerazione l'abbrivio dell' economia.
Anche ammesso che domattina la situazione del paese in primis, dell'europa e del mondo intero si risolva immediatamente con un tocco di bacchetta magica quanto pensi che ci vorrà perchè i posti di lavoro persi vengano riassorbiti, perchè le famiglie ritornino in attivo e recuperino quelle scorte che hanno bruciato nel tentativo di far fronte alle spese o di aiutare chi al loro interno ha perso il lavoro?
Quanto ci vorrà perchè riacquistino quella sicurezza (data non solo dal fatto di percepire lo stipendio ma anche dal non dover temere di perderlo se le cose continuano così) che gli permetta di programmare un investimento a lungo termine e non solo il modo per recuperare la cifra che occorre per la spesa di domani?
Non è una questione di fatti che possono influenzare il fenomeno, è una questione di dimensioni del fenomeno...
In mare aperto una petroliera a velocità di trim impiega circa 17 miglia per cambiare rotta da quando il timoniere imprime forza al timone a quando la nave reagisce.
Le nazioni sono un po' più grandi di una petroliera...
Posso concordare con te sul fatto che all'attualità le azioni politiche e la volontà di intervenire sulla crisi siano oggi molto più forti e più sentite rispetto ad un anno fa ma anche ammesso che le tasse vengano drasticamente ridotte già da domani (cosa tra l'altro impossibile), che il costo del lavoro diminuisca drasticamente e che i capitali immessi nel sistema dalle banche centrali siano utilizzati a favore ed in sostegno di imprese e famiglie...occorreranno mesi se non anni prima che la reazione cambi le sorti della crisi...e qui entra in gioco l'abbrivio della petroliera, fintanto che il cambiamento non sarà assodato e non abbia prodotto i suoi frutti l'economia procederà esattamente nella stessa direzione che ha ora e purtroppo non è verso l'alto.
Ciò nonostante concordo con te sul fatto che i prezzi abbiano o siano prossimi ad una stabilizzazione.
Che questo fenomeno sia provvisorio o assoluto dipende dalla qualità delle scelte che politici ed economisti saranno in grado di mettere in atto e di difendere dai probabili interventi speculativi.
Per come la vedo io senza eurobond da qui non se ne esce.