Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
premio perfidia di aprile ipotecato...
io vado contro corrente e dico che nella sua "perfidia" @PyerSilvio ha un metodo e disciplina encomiabile: lavora quando c'è da lavorare e si diverte quando può.

io preferisco non aver a che fare con stupidi ed ignoranti piuttosto che con perfidi dotati di intelligenza ed una discreta personalità.

fine della pausa, torno a scrivere compromessi.
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
io vado contro corrente e dico che nella sua "perfidia" @PyerSilvio ha un metodo e disciplina encomiabile: lavora quando c'è da lavorare e si diverte quando può.

io preferisco non aver a che fare con stupidi ed ignoranti piuttosto che con perfidi dotati di intelligenza ed una discreta personalità.

fine della pausa, torno a scrivere compromessi.

c'è un misunderstanding.. il premio era attribuito alla risposta di leolaz :)
 

ROSFRUM

Membro Attivo
Privato Cittadino
Chi ha seguito le mie "avventure" ben saprà che sto per accingermi a mettere piedini all'interno di un'agenzia che opera già da tempo.

Io mi sto rimettendo in discussione, passando da ex titolare di due agenzie a collaboratrice.

Vista dal punto di vista di un capo (titolare) ragionevole può forse esseri utile:
"Il lavoro di ogni uomo può procedere secondo tre direzioni. Egli può essere utile al lavoro. Egli può essere utile a me stesso. Ed egli può essere utile a se stesso. Naturalmente l'ideale sarebbe che il lavoro di un uomo produca dei risultati in tutte e tre le direzioni. Ma se una di esse manca, le altre due possono sussistere. Per esempio, se un uomo mi è utile, per questo semplice fatto è ugualmente utile al lavoro. Oppure se egli è utile al lavoro, per questo stesso fatto, mi è ugualmente utile. Ma se un uomo è utile al lavoro e utile a me, ma non è capace di essere utile a se stesso, la situazione in cui si trova è delle peggiori, perché non potrebbe durare a lungo. In effetti, se egli non
prende niente per se stesso e se non cambia, se rimane tale e quale era prima, allora il fatto di essere stato per caso utile durante un certo tempo non è portato a suo credito, e, ciò che è più importante, egli cessa ben presto di essere utile. Il lavoro cresce e cambia. Se un uomo non cresce egli stesso o non cambia, perde il contatto con il
lavoro. Il lavoro lo lascia dietro di sé ed il fatto stesso che egli sia stato utile può da quel momento cominciare ad essere nocivo". (Frammenti di un insegnamento sconosciuto / P. D. OUSPENSKY)

Data questa premessa e aggiungendo che tutti rispondono al telefono (chi è in agenzia ed è libero lo fa), mi domando come posso "indirizzare" meglio il lavoro senza risultare la saccente o l'ultima arrivata che vuole dettare legge o sindacare sull'operato altrui.
 

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