Secondo me tutta la vicenda è stata gestita in modo superficiale: per prima cosa una proposta con sospensiva troppo corta, e poi, pur non gravando sull’agenzia l’obbligo di effettuare una visura ipotecaria, qualche dubbio doveva venire anche al più scalcagnato degli agenti, leggendo sul rogito di un’ipoteca che persisteva sull’immobile al momento dell’acquisto tra fratello e sorella, che doveva essere estinta in seguito (una verifica era decisamente saggio farla subito).
Ma nonostante tutto, il ritardo è stato “solo” di un mese, cioè da quando il notaio l’ha scoperta, a quando è stata estinta.
Il notaio ha scoperto l’ipoteca a inizio marzo, il fratello ha estinto il 19 aprile
Prima sono stati gli acquirenti a temporeggiare, per il blocco dei mutui.
Certo, al momento della scoperta del notaio, si doveva/poteva discutere con venditore ed agenzia sui costi dello slittamento per l’acquirente, e magari ritoccare prezzo e provvigioni.
Ma non sappiamo quale era la data ultima prevista per il rogito (ne se è già passata), o la scadenza della sospensiva per la seconda proposta.
In definitiva, ora mi pare tardiva la ricerca di uno sconto, ma forse un tentativo si può provare a farlo.