Arrivo buon ultimo ma in questi giorni gli impegni lavorativi sono enormi anche se con la metà di settembre dovremo eliminare un bel po' di "carte" .
Trattandosi di assegni s.b.f il notaio ha riportato in atto "salvo buon fine degli assegni" e questa condizione non trova applicazione perché non sono stati presentati all'incasso, quindi manca la prova che non ci fossero i fondi e non si tratti di una donazione indiretta (avresti potuto voler donare la casa ai fratelli ma per non bloccare la commerciabilità del bene hai accettato gli assegni riconsegnandoli a loro, donando quindi il denaro e non la casa).
Un ulteriore controllo da fare in atto è se è stata data esenzione all'iscrizione ipotecaria anche se vista l'intera questione sono quasi certo che l'hai concessa.
Mentre fai questi controlli vai da un legale che intimerà ai tuoi fratelli la consegna degli assegni - così fa cadere l'ingenua azione di di custodia che hai concesso loro e da quel momento, in caso di rifiuto, può agire ai sensi dell'art. 649 c.p..
Per evitare il reato di appropriazione indebita dovranno presentare denuncia di smarrimento dei titoli e iniziare la pratica d'ammortamento degli stessi ma, contestualmente, si obbligheranno a sostituire gli assegni con altri di pari importo.
Ma visto che i soldi non li hanno e gli assegni non potranno emetterli di nuovo (se lo facessero dovresti immediatamente presentarli all'incasso, con quello che ne consegue) a questo punto stai tranquillo che vedranno le cose in un'ottica diversa e cercheranno d'arrivare a un accordo, in caso contrario il tuo legale agirà per fare annullare l'atto.
Però agisci in fretta perché il tempo è tutto e vola. Se vendono la casa, anche a un complice o una testa di legno, e fanno sparire i soldi la cosa si complica non poco.