Complimenti.
Bell'intervento.
Tuttavia io fossi l'amico fede proseguirei a fare il compromesso con il secondo acquirente senza nulla dire al primo.
Chi se ne infischia.
Racconto un episodio che mi capitò quando ero molto giovane ed inesperto.
Un venditore di un bell'appartamento fronte mare sottoscrisse con noi la proposta d'acquisto. Non incassò la caparra perchè il perfezionamento era subordinato agli aggiornamento ipocatastali (che si fecero il giorno dopo).
Il giorno seguente gli si presentò, autonomamente, un soggetto che gli offrì la stessa cifra ma gli lasciò davanti 10.000.000 di vecchie lire in contanti.
Chi ha iniziato a lavorare quando queste cose erano all'ordine del giorno sa che Il profumo delle banconote su certi soggetti aveva un effetto quasi ipnotico.
Il venditore firmò la seconda proposta ed incasso i suoi soldini.
Poi, quando i primi acquirenti storsero il naso e dissero che si sarebbero rivolti ad un avvocato, giocò d'anticipo e si recò lui stesso dal proprio legale.... morale della favola.... pagò a costoro una somma pari al valore dell'assegno di caparra lasciato in deposito oltre ad un indennizzo ed alle spese di mediazione che ovviamente si assunse in toto.
Firmare due promesse di vendita per il medesimo immobile contemporaneamente è una follia dal punto di vista legale/civilistico con risvolti che possono "sfumare" nel penale...