jonny8654

Membro Junior
Privato Cittadino
Ciao a tutti,

Ho recentemente acquistato una casa costruita negli anni '60 e sto valutando come coibentare il sottotetto della mansarda. Vorrei chiedervi un consiglio su quale materiale utilizzare per ottenere un buon compromesso tra efficienza ed economicità.

In particolare, mi chiedevo se fosse meglio utilizzare lana di vetro, polistirolo o poliuretano rigido. La mansarda non è particolarmente alta, quindi vorrei evitare che lo strato di isolamento risulti troppo spesso e riduca ulteriormente lo spazio.

Vi allego una foto per aiutarvi a capire meglio la superficie che intendo coibentare.

Cosa mi consigliate di utilizzare? Avete esperienze o suggerimenti?

Grazie in anticipo per il vostro aiuto! 😊

IMG_20231030_125751.jpg
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
per ottenere un buon compromesso tra efficienza ed economicità.
Queste premesse non sono confortanti.
Anche l'intenzione o la necessità di applicare i materiali internamente non coincide con il conforto termico e prescindendo dalle stesse prestazioni del/dei materiali che si intende usare.

Detto questo:
Si dovrebbe analizzare il contesto con visione o tematica tecnica ....più che consigli.
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
buon compromesso tra efficienza ed economicità.
Io ci metterei anche la sicurezza, visto che il polistirolo è infiammabile e anche il poliuretano lo è, anche se per gli usi in edilizia si trova anche addizionato con additivi che riducono la velocità di combustione (attenzione, la riducono ma non lo rendono comunque un materiale ignifugo).

Inoltre, più che il costo valuterei il ritorno dell'investimento in termini economici, visto che di un investimento si tratta.

Infine, sono curioso di sapere da @marcanto perché
applicare i materiali internamente non coincide con il conforto termico
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Inoltre, più che il costo valuterei il ritorno dell'investimento in termini economici, visto che di un investimento si tratta.
Non sempre gli interventi si valutano solo in funzione del ritorno economico. Dalla foto appare evidente si voglia evitare la formazione di muffe dove sono presenti ponti termici: quindi entrano in gioco fattori legati alla prevenzione salute, estetica, ecc.
Sono comunque anch'io curioso di leggere quali siano oggi le soluzioni disponibili, e relativi pro e contro.
 

jonny8654

Membro Junior
Privato Cittadino
devi necessariamente intervenire dall'interno o puoi mettere mano alla copertura dall'esterno?
Preferirei eseguire l'intervento dall'interno, dato che al momento non ho la disponibilità economica per intervenire dall'esterno. Vorrei occuparmene personalmente e pensavo di utilizzare un pannello in polistirene estruso (XPS) da 50 mm abbinato a una lastra di cartongesso da 10 mm. Questa soluzione potrebbe andare bene? È necessario aggiungere altro materiale o considerare altri aspetti?
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Infine, sono curioso di sapere da @marcanto perché
Usando una metafora:
Se hai freddo una magli la metti sopra o sotto la pelle ?

Alla domanta

E’ meglio un cappotto interno o esterno?
Tecnicamente il cappotto esterno presenta vantaggi non paragonabili ad un cappotto realizzato internamente.
E questo è dimostrabile con valutazioni numeriche alla mano.

Mettendo l’isolamento in esterno proteggiamo la parete dalle escursioni termiche,
quindi la muratura resta più calda in inverno e più fresca in estate, aumentando il comfort abitativo.
 

jonny8654

Membro Junior
Privato Cittadino
Usando una metafora:
Se hai freddo una magli la metti sopra o sotto la pelle ?

Alla domanta

E’ meglio un cappotto interno o esterno?
Tecnicamente il cappotto esterno presenta vantaggi non paragonabili ad un cappotto realizzato internamente.
E questo è dimostrabile con valutazioni numeriche alla mano.

Mettendo l’isolamento in esterno proteggiamo la parete dalle escursioni termiche, quindi la muratura resta più calda in inverno e più fresca in estate, aumentando il comfort abitativo.
Vorrei far notare che non ho mai chiesto (e nessuno lo ha fatto) se fosse meglio un cappotto interno o esterno.
 

cafelab

Moderatore
Membro dello Staff
Professionista
Preferirei eseguire l'intervento dall'interno, dato che al momento non ho la disponibilità economica per intervenire dall'esterno. Vorrei occuparmene personalmente e pensavo di utilizzare un pannello in polistirene estruso (XPS) da 50 mm abbinato a una lastra di cartongesso da 10 mm. Questa soluzione potrebbe andare bene? È necessario aggiungere altro materiale o considerare altri aspetti?

L'intervento interno è comunque necessario dal momento che c'è una situazione piuttosto grave di muffe da ponte termico.

tutta quella muffa nera che si vede in corrispondenza dei travetti va rimossa con attenzione, non respirarla.
Vanno utilizzate protezioni
  1. mascherine ffp3 per le vie respiratorie
  2. occhiali protettivi gli occhi
  3. guanti
Consiglierei di evitare la candeggina,
non ti farebbe bene se la respirassi o ti ricadesse addosso, visto che è prevedibile dover lavorare a testa in giù

Come suggerisce @marcanto il lavoro andrebbe fatto in esterni,
ovviamente comporterebbe alzare tutta la copertura, ma alla fine avresti un risultato molto migliore, una copertura, isolata, microventilata e di cui avresti certezza della tenuta all'acqua.
Una casa anni che ha 60 anni, non è improbabile che magari le guaine siano arrivate a fine vita, siano secche e staccate dal supporto, o ci sia qualche tegola rotta o spostata, o da qualche finestra vecchia entri l'acqua, o ancora ci siano infiltrazioni dai camini...

E' un lavoro che prima o poi andrà fatto.

Comunque, se vuoi intervenire da dentro con palliativo, puoi utilizzare pannelli accoppiati in cartongesso (verde, per ambienti umidi) ed EPS additivato con grafite, meglio se maschiati.

Rivolgiti a un rivenditore professionale, non al Brico, e fatti dare tutti gli accessori necessari: tasselli, schiume sigilllanti ecc.
No a colle magggiche e soluzioni fantasiose che noncielodicono.

Sulla questione dello spessore
uno strato troppo sottile risulterà poco efficace nel trattenere il calore in inverno, mentre uno strato eccessivamente spesso allungherà eccessivamente il tempo di sfasamento termico impedendo all'edificio di raffreddarsi durante le ore notturne estive.
Risultato: un accumulo di calore che renderà l'ambiente ancora più caldo il giorno successivo.

Rimane il rischio della condenza interstiziale.

Comunque in un bagno simile ci vuole almeno una VMC
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Se hai freddo una magli la metti sopra o sotto la pelle ?
Paragone non calzante. La maglia la metto sopra perché sotto la pelle non posso, quindi non è una scelta dettata dall'efficienza termica. Ma sappiamo anche che il grasso sottocutaneo protegge dal freddo (chiedilo agli orsi polari).

Volendo argomentare tecnicamente, certamente il cappotto esterno riduce l'escursione termica dell'involucro (è dannosa? boh...), ma l'isolamento interno riduce l'inerzia termica dell'ambiente da riscaldare, proprio perché i muri esterni non si scaldano. Quindi l'ambiente si scalderà prima e con minor dispendio di energia.

la muratura resta più calda in inverno e più fresca in estate, aumentando il comfort abitativo.
Anche questo discorso non mi pare un buon argomento. Infatti quello che scrivi è vero, ma è anche vero che con l'isolamento interno non ne ne frega niente della temperatura dei muri, perché i muri ... sono fuori.

Pensando poi al raffrescamento estivo, con l'isolamento fuori avrai un bell'accendere l'aria condizionata: l'aria sarà fresca, ma i muri rimarranno bollenti per ore. (Lo stesso problema c'è d'inverno, ma si sente meno grazie alle maggiori potenze delle caldaie rispetto a quelle dei condizionatori).

Direi quindi che il discorso è più complesso, e i vantaggi dell'una e dell'altra soluzione dipendono da molti fattori sia costruttivi che di utilizzo.

Vorrei far notare che non ho mai chiesto (e nessuno lo ha fatto) se fosse meglio un cappotto interno o esterno.
Lo so. Ma ero curioso di capire i motivi per cui @marcanto afferma che
applicare i materiali internamente non coincide con il conforto termico
 
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