Montecristo

Membro Junior
Agente Immobiliare
Ritornando in topic, oggi ho parlato con un mio amico commercialista e mi ha detto che se la cciaa del luogo non fa problemi è possibile mettersi in stand-by come AI e iscriversi come consulente immobiliare, firmando con i clienti accordi di consulenza a vendere o acquistare e fissando la "parcella" nell'accordo, un suo amico lo sta già facendo e non è vero che pattuisce pochi soldini, anzi, circa 1.500/2.000 euro in caso di affare concluso, ovviamente è meno del 3% per parte ma l'altra faccia della medaglia è meno tasse sempre se non si supera una certa cifra di fatturato altrimenti l'impresa non vale la spesa. Tra l'altro in questo modo ci si può anche iscrivere in albi professionali quali geometra, architetto ecc... senza il limite imposto dalla normativa. Ora non mi resta che parlare con il mio commercialista ufficiale.
 

Theodoro

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Privato Cittadino
Grazie pensoperme e chapeau!
Con grandi catene ho pensato alle quelle catene di franchising operanti in Italia e con commercializzazione l'acquisto e la vendita di immobili, cioé il commercio. Cosi non rimangono solo i 3%, ma altre cifre.
E l'AI non sará piú un semblice ausiliario del commercio, bensí un commerciante!!! La legge ci sarebbe. E vedrai si troverá qualcuno al quale piaccono anche i soldi.
Ma adesso dopo l'inserto di Montecristo non capisco piú niente. Se uno - e presumo che qualche qualifica per una professione (avvocato, notaio, architetto o addiritura geometra) il sig. M. deve avere, perché se no non farebbe mettere dormiente l'iscrizione come AI - vuole farsi iscrivere in un albo professionale per poi fare il consulente immobiliare, incassando meno che un AI, mi dovete spiegare l'algoritmo nascosto che porta al grande guadagno.
Pour parler: non c'è nessuna norma che vieta ad un AI di iscriversi ad un albo professionale. La legge 39/89 dice solo che l'esercizio dell'attivitá di mediazione é incompattibile con l'esercizio di attivitá professionali.
E poi rimanete sempre fissati su questa incompatibilitá, quando i signori colleghi arrivano e fanno i consulenti, chiedendo - penso che sia lo stello lavoro - solo pate della provvigione possibile. Se questo non distrugge il mercato?
Facciamo cadere l'incompatibilitá, cosí tutti possono fare quello che vogliono - sempre avvendo la qualifica - e il mercato premierá i migliori, quelli che si danno da fare, portando il miglior valore al cliente.
 

Montecristo

Membro Junior
Agente Immobiliare
Theodoro io mi rifacevo a quello di cui si parlava a inizio topic cioè a trovare una soluzione per superare l'enorme accumulo di tasse/imposte che si pagano come AI, per questo si discuteva della possibilità di proporsi come consulenti in quanto per esempio come inps si pagherebbe in base al fatturato e non in maniera fissa, sempre se conviene ovviamente.
 

Theodoro

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Privato Cittadino
Si, ma siete sulla strada sbagliata. Non dovete cercare una via per pagare al meno possibile. Dalla frase "... si pagherebbe in base al fatturato e non in maniera fissa, ..." detraggo che il fatturato non sará cosi grande.
Dovreste parlare come si possono aumentare le vendite, anche se poi pagate di piú come tasse.
La logica é semplice: chi paga tante tasse, ha un grande fatturato. Tutto li.
 

Montecristo

Membro Junior
Agente Immobiliare
Theodoro io sottoscrivo in toto il tuo pensiero, il problema è che in questo periodo di crisi quel teorema giustamente detto da te si inverte e si finisce per pagare tante tasse nonostante il fatturato sia debole. Magari si riuscisse a trovare la formula per aumentare le vendite, ma il problema è che c'è stato un significativo crollo delle vendite e di conseguenza del fatturato, ecco i dubbi e le perplessità nate con questa discussione.
 

Theodoro

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Privato Cittadino
Se con il fatturato prodotto e dopo la detrazione delle imposte non si riesce ad arrivare a ca. 1400€ mensili, ci sono due possibilitá.
1. Chiudi l'attivitá e fai qualcosa piú redditivo.
2. Fai un'analisi critica della tua attivitá per trovare il fattore frenante. Potrebbe dipendere da te, dalla mancante professionalitá, forse non sei il tipo per fare il mediatore, cerchi solo i soldi e non fai anche con piacere il tuo larovo, ecc. Ma a volte possono esere anche fattori esterni, recessione, troppe agenzie in giro, ecc.
Io ho da fare con la sanitá. Da li ho visto che a volte potrebbe essere un vantaggio cercarsi una nicchia, cioé specializzandosi. Creare una sorte di centro ci competenza o anche di eccelenza. Prendi per esempio in considerazione un'espansione della zona specializzandoti a un certo tipo di immobili (p.es. vendi solo ville, oppure ti occupi solo di contratti per ristoranti, bar).
 

alessandro66

Membro Senior
Privato Cittadino
Non fai firmare mandati altrimenti ricadi nel Ruolo ma nessuno ti può impedire di far vedere case a chi le cerca o pubblicizzare case di chi le vende. In questo caso si stipulerebbe un normale contratto per servizi, accessori alla vendita oppure all'acquisto, che saranno concordati insieme al cliente. Nella mia zona lo stanno facendo in molti e lo fanno da sempre geometri, ingegneri, architetti, avvocati, notai, commercialisti, servizi di consulenza generica e così via.
Per il fisco è ok basta che paghi le tasse, per l'INPS è ok basta che sei iscritto da qualche parte, per la concorrenza è ok basta che non fatturi per intermediazione.

E come sono impostati questi contratti? Con le clausole vessatorie come la mettiamo (perché penso che il rischio che alcune possano essere considerate tali esista), cosa bisogna prevedere...hai qualche esempio di contratti di questo tipo o sai dove si possono consultare dei fac-simile?
 

alessandro66

Membro Senior
Privato Cittadino
I portali immobiliari non danno consulenze ma solo pubblicità.:occhi_al_cielo:

Errato, tutti i portali "no agenzie" fanno consulenza a pagamento e in più paghi per visure, perizie, documenti e pacchetti visibilità e il costo è maggiore di quanto potrebbe chiedere legittimamente un agenzia per gli stessi servizi (almeno quelli pubblicitari), visto che potrebbe ammortizzarli tra tutti gli annunci del proprio contratto con i vari portali.
 
I

ilragno

Ospite
Concordo con chi nella discussione ha evidenziato che l'essersi protetti ad oltranza contro la liberalizzazione dell'attività di agente immobiliare, ha chiuso come in un guscio la stessa attività : incompatibilità con qualsiasi altra attività, anche assurdamente.
Le altre profesioni hanno solo la regola del conflitto d'interessi.

Le altre attività professionali hanno confini permeabili ed, in caso di crisi, possono diversificarsi o aggiungere servizi collaterali.
Le licenze di commercio sono state abolite negli anni '90 : oggi c'è solo la distinzione alimentare e non-alimentare.
L'agente immobiliare deve, invece, restare ingessato alla intermediazione immobiliare : una limitazione quasi "monacale". Forse un pò superata?

A forza di incompatibilità e regolamentazioni si sono chiuse le porte per non fare entrare altri, ma si è pure rimasti chiusi dentro, mentre il mondo attorno gira a grande velocità.
 

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