A tal proposito ricordo che hanno sicuramente e legittimamente adottato criteri di scelta per l'acquisto diversi da quello economico quella quota di soggetti finanziati che contribuiscono ad accrescere ininterrottamente le sofferenze lorde delle banche per circa due miliardi al mese (a maggio ammontavano a 193 miliardi, oltre il 10% degli impieghi, oltre il 20% del capitale a riserva).
Questo proprio non riesco a comprenderlo.
Dato per assunto che i mutui sub-prime in Italia non siano MAI stati erogati,
per quale motivo le sofferenze bancarie dovrebbero dipendere dalla convenienza dell'originario acquisto immobiliare e non dalla pervenuta crisi contingente?
In parole povere, se non pago la rata è perchè non sto lavorando, non perchè ho pagato l'immobile il 10% in più.
Che differenza avrebbe fatto nella crisi andare in affitto e non comprare?
Semplicemente, al posto di non pagare la rata di mutuo e di mettere in difficoltà la banca, non si sarebbe pagato l'affitto di casa mettendo in difficoltà il proprietario.
Se non hai i soldi per il mutuo non li hai neppure per l'affitto.