Mil

Membro Senior
i giovani Italiani non lavorano, non comprano casa e probabilmente non sono neppure in grado di pagare un affitto...
OK, ho divagato... ma tanto la risposta alla domanda,... se sia o meno conveniente acquistare o locale... non ammette una risposta assoluta ed univoca.
secondo me infatti è già tanto che si discuta di dualismo acquisto/locazione. Se guardiamo al mercato reale e alla domanda nell'arco di pochi anni sarà monocromaticamente svantaggiosa la posizione da proprietari anche se ancora non ce ne stiamo accorgendo.

2) Non dover chiedere il permesso a nessuno. Negli Stati Uniti, si sa, il proprietario di casa è l'inquilino.
beh, secondo me ci stiamo "americanizzando" da molti anni.

Credo che le valutazioni di macro-economia funzionino durante l'aperitivo, o nell'attesa che il caffè si raffreddi nella tazzina durante la colazione del mattino.
Più che altro è una gran fortuna per non usare un termine scurrile che la media della gente la macroeconomia la consideri l'ultima tipologia di dieta.
 

sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Bè, mi aspetto che il prezzo 2015 e il prezzo deflazionato 2015 coincidano.
Di ché lo deflazioni nel 2015?

Oppure mi sfugge qualcosa, cosa? Più lo guardo e più ho dubbi...

Se ho capito quello che intendi dire sarebbe come dici se ci si soffermasse solo all'ultimo anno; trattandosi di due variabili differenti con andamento cumulato in assenza di inflazione proseguono parallelamente (se fosse un grafico sul differenziale coinciderebbero nel 2015).
 

sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Non riesco a comprendere questo dualismo acquisto/locazione.....

Sarà, però hai formulato un esempio numerico perfettamente coerente con il criterio del Price to Rent che indica un classico caso di convenienza dell'acquisto. Gira e rigira alla fine diciamo le stesse cose.

Idem per le motivazioni diverse da quelle economiche. Per me sono valide TUTTE le motivazioni psicologiche e TUTTE le motivazioni pratiche. Se si dedice di comprare perchè la suocera rende la vita un inferno oppure perchè si è convinti che in affitto si sopravvive in un limbo di tormento, o perchè nello stesso pianerottolo dei parenti c'era disponibile solo quella in vendita, ...va benissimo, ciascuno sceglie legittimamente le proprie priorità.

A tal proposito ricordo che hanno sicuramente e legittimamente adottato criteri di scelta per l'acquisto diversi da quello economico quella quota di soggetti finanziati che contribuiscono ad accrescere ininterrottamente le sofferenze lorde delle banche per circa due miliardi al mese (a maggio ammontavano a 193 miliardi, oltre il 10% degli impieghi, oltre il 20% del capitale a riserva).
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Non ho capito la domanda; prova a riformulare o magari, meglio, a dire direttamente la tua ;)

La domanda mi sembra espressa in modo molto chiaro, comunque eccola:
Come mai la linea rossa e quella tratteggiata si incrociano nel 2010 ?

ps:
Di solito se faccio una domanda non ho anche la risposta.
 

sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
La domanda mi sembra espressa in modo molto chiaro, comunque eccola:
Come mai la linea rossa e quella tratteggiata si incrociano nel 2010 ?

ps:
Di solito se faccio una domanda non ho anche la risposta.

Io non ho una risposta (o una interpretazione) oltre l'ovvio della rappresentazione grafica: la discesa dei prezzi in termini reali ha anticipato la discesa dei prezzi in termini nominali.
 

PaolCercaCasa

Membro Attivo
Privato Cittadino
Nel grafico postato, la discascalia riporta indici 2005 =100 il che signicfica che tutte le curve sono riproporzionate ovvero da leggere "se le vendite fossero state 100 nel 2005 nel 2009 sarebbero state y ", analogamente per le altre. Quindi le tre curve per l'anno 2005 dovevano incontrarsi nel 2005 al punto 100.
I prezzi deflazionati significa che il valore preso a riferimento viene rivalutato con lIndice dei prezzi al consumo. Questo si fa per verfifcare se l' investimento è in perdita o in guadagno rispetto all'inflazione. I prezzi reali sono sopra hai guadagnato, sotto hai rimesso, si intersecano ti sei messo al riparo dall'inflazione.
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Nel grafico postato, la discascalia riporta indici 2005 =100 il che signicfica che tutte le curve sono riproporzionate ovvero da leggere "se le vendite fossero state 100 nel 2005 nel 2009 sarebbero state y ", analogamente per le altre. Quindi le tre curve per l'anno 2005 dovevano incontrarsi nel 2005 al punto 100.

Non mi convince la cosa, si parla di indici cioè prezzi. Guarda il confronto tra 2007 e 2014 ed il differenziale prezzi reali e nominali, qualcosa non torna nel +5% e -8%.

grafico.jpg
 
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CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
A tal proposito ricordo che hanno sicuramente e legittimamente adottato criteri di scelta per l'acquisto diversi da quello economico quella quota di soggetti finanziati che contribuiscono ad accrescere ininterrottamente le sofferenze lorde delle banche per circa due miliardi al mese (a maggio ammontavano a 193 miliardi, oltre il 10% degli impieghi, oltre il 20% del capitale a riserva).

Questo proprio non riesco a comprenderlo.
Dato per assunto che i mutui sub-prime in Italia non siano MAI stati erogati,
per quale motivo le sofferenze bancarie dovrebbero dipendere dalla convenienza dell'originario acquisto immobiliare e non dalla pervenuta crisi contingente?
In parole povere, se non pago la rata è perchè non sto lavorando, non perchè ho pagato l'immobile il 10% in più.

Che differenza avrebbe fatto nella crisi andare in affitto e non comprare?
Semplicemente, al posto di non pagare la rata di mutuo e di mettere in difficoltà la banca, non si sarebbe pagato l'affitto di casa mettendo in difficoltà il proprietario.
Se non hai i soldi per il mutuo non li hai neppure per l'affitto.
 

Mil

Membro Senior
Questo proprio non riesco a comprenderlo.
Dato per assunto che i mutui sub-prime in Italia non siano MAI stati erogati,
per quale motivo le sofferenze bancarie dovrebbero dipendere dalla convenienza dell'originario acquisto immobiliare e non dalla pervenuta crisi contingente?
In parole povere, se non pago la rata è perchè non sto lavorando, non perchè ho pagato l'immobile il 10% in più.

suppongo che se l'immobile è stato pagato il 50-60% in più a fronte di una rata che copriva l'80% di stipendio già in epoca pre crisi il colpo sia più duro nel momento in cui ci si può trovare in momentaneo stato di difficoltà. Se il finanziamento inoltre non ha avuto una solida base di risparmio le sofferenze bancarie aumentano e va di male in peggio se nel frattempo l'immobile non solo non si è rivalutato ma si è rivelato per ciò che era realmente.
Io credo che sia stata ed è tuttora in parte la diffusione stessa di un modello sbagliato che ha contribuito a mandare in tilt l'intero sistema economico e che ha oltretutto drenato finanziamenti all'asse portante vero dell'economia, le aziende, da cui parte il lavoro delle persone che consente a sua volta il pagamento regolare di una rata di mutuo.
Secondo me non è stata e non è la crisi contingente ad inceppare il meccanismo , ma il fatto di aver invertito completamente già in precedenza la logica delle cose: si è pensato che in un momento di generalizzata e conclamata crisi degli assi produttivi fosse il comparto accessorio dell'edilizia ad essere remunerativo a prescindere, tanto da specularci.
 
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