Cosa fare se l'agente rifiuta una collaborazione?

[francesca63]

Dipende se rispetta la valutazione (se vuol prendere più della valutazione, deve pagare)

Se vuole più di quanto glielo valuti, tanto non lo vendi.
Che ci provi da solo, o con altre agenzie, poi torna da te per vendere alla tua valutazione iniziale.

 

[PyerSilvio]

E' un problema perché non viene rispettato il diritto dell'acquirente

L’acquirente ha tutti i diritti del mondo.
I soldi sono i suoi e propone la cifra che vuole.
Bassa o alta.
Puo’ farsi assistere dai più svariati professionisti (come accade sovente) oppure anche da altri intermediari.
A sua esclusiva scelta e a suo carico.
Esattamente come fa’ il venditore.

Quelli che esponi sono solo pretesti.

Assolutamente ridicola, la baggianata dell’efficienza del sistema immobiliare, che verrebbe inibito dall’azione corretta di un intermediario.
Mi meraviglio di te.

Al contrario, l’andamento di un mercato sarebbe in stallo, proprio perche nessuno va cercando nuove case da immettere sul mercato.
Perche’ tutti quanti gli intermediari, esattamente come te, girano col loro cliente col colpo in canna, senza avere nessuna preda da acciuffare.

Come se all’interno di un locale, ci fossero due donne soltanto, con cento mandrilloni assatanati, votati alla loro conquista.

Nell’ a b c dell’intermediaziome Il mandato e’ il primo atto che il mediatore compie.
Il caposaldo.

Reperire una buona casa e trattarla in esclusiva, e’ come conquistare una bella donna e godersela tutta per se’, senza condividerla con gli altri.

Te capi’ @Andrea Russo..?

Se non sei capace di corteggiare una donna, vai ad ingrassare le fila dei novantotto mandrilloni, che prima guardano gli altri e poi ritornano a casa a consolarsi da se’, perche’ sono rimasti a bocca asciutta.

 

[francesca63]

E' un problema perché impedisce la creazione di un sistema immobiliare efficiente per il consumatore,

"un sistema immobiliare efficiente per il consumatore" è una frase ad effetto, ma la trovo priva di valore assoluto. Nel senso che vuol dire tutto e niente.
Cos'è un sistema efficiente ? C'è un sistema efficiente e uno non efficiente ?
E' come dire che la grande distribuzione è meglio del negozio di nicchia .
Meglio per chi ? Io preferisco la libertà di scelta , se voglio vado nel centro commerciale uguale a tutti gli altri nel mondo, ma se preferisco vado nel negozio piccolo ma unico.
Se io piccolo mediatore riesco a vendere tutti gli immobili che mi affidano da vendere, e sempre senza problemi per i clienti, posso dire che ho messo su un sistema efficiente per il consumatore ?
Per me si. Efficiente per il consumatore, e soddisfacente per me.

E' un problema perché non viene rispettato il diritto dell'acquirente di scegliere l'Agente Immobiliare da cui essere rappresentato

E quale diritto sarebbe ?
E perché io che sono stato scelto dal venditore non sarei in grado di tutelare entrambe le parti ? E' anche mio interesse che tutto proceda bene , e se il venditore non fa quello che deve io sono li a ricordargli i suoi impegni.
Poi esistono altri sistemi , ma non mi pare che sia criticabile chi non collabora.

Le metafore di @PyerSilvio spesso sono creative, ma quella qui sopra è piuttosto azzeccata.
Trova le case da vendere, e non hai bisogno di collaborare con nessuno.

 

[PyerSilvio]

Cos'è un sistema efficiente ? C'è un sistema efficiente e uno non efficiente ?

Un sistema efficiente e’ quando ti fai conferire l’incarico.

Se l’accordo e’ saldo ed il prezzo e’ in linea, la casa la vendi efficacemente, in meno di due settimane.

Il solito collega-ciabattino di turno, che ti chiama perche’ ha visto il prodotto pubblicato sui tuoi impianti pubblicitari e che manco a dirlo, ha il cliente pronto con il colpo in canna, non fa’ nemmeno in tempo a parlare che si sente rispondere, che vi e’ gia’ una proposta in essere.

Sara’ per la prossima caro.
Tanto di clienti coi soldi, a quanto pare, non ti mancano mai.

Le metafore di @PyerSilvio spesso sono creative, ma quella qui sopra è piuttosto azzeccata.

Mavala’..
Le mie similitudini, sono sempre tanto appropriate, quanto efficaci.

Sai,

Quando rientro in ufficio, dopo che mi hanno conferito un incarico, mi diverte andare a sbeffeggiare quei colleghi, che da un po’ di tempo non riescono a prenderne uno.

Mentre va in scena la spacconata si sprecano le domande di rito del malcapitato.

Che vuole sapere come ho fatto ed i particolari, delle dinamiche di come e’ scaturita, la notizia di quella vendita.

L’altro giorno, replicando ad un mio collega, uno di quelli analitici e vestiti sempre tutti chic, gli ho risposto che forse, sarà ’ perche’ sono piu’ efficace che affascinante.

 

[Rosa1968]

Io ho sempre lavorato nel verso che la natura della mediazione chiede. Acquisisci il prodotto a prezzo e il cliente arriva pronto da selezionare insieme ad altri interessati allo stesso prodotto. La stortura di avere il cliente acquirente e con la ricerca tra le agenzie di trovargli il prodotto e' complesso e con risultati scarsi. Ho collaborato e collaboro in modo diverso. E Giuseppe di Massa collega e frequentatore di immobilio ne e' la testimonianza. Preparato e veloce e' stato un piacere lavorare con lui.
Diciamo che la crisi ha fatto nascere delle figure e modi di lavorare creativi. Ma vi prego rimettiamoci sui binari giusti se non vogliamo creare più problemi di quelli che già abbiamo.

 

[PyerSilvio]

Diciamo che la crisi ha fatto nascere delle figure e modi di lavorare creativi.

Chi lavora al contrario l’ha sempre fatto.
Sia nei momenti di crisi che in quelli di benessere.

Sia nell’uno che nell’altro contesto, che si e’ sempre sentito colleghi affermare, che sia piu’ importante avere in mano il cliente acquirente, perche’e’ quello che ha i soldi.

Agghiacciante.

Circostanza aggravata, dal fatto che sovente questi soggetti, hanno la bocca piena di professionalità, di etica e di deontologia.

Come potrebbe essere.

Senza nemmeno capire il verso giusto del proprio mestiere.

 

[Rosa1968]

Proprio in settimana mi ha chiamato un collega di un noto marchio che della collaborazione ne fa il suo cavallo di battaglia. Parlando al tel ho spostato le domande sul suo modo di lavorare se aveva il patentino e ne e' emerso un quadro inquietante da un lato. No patentino in primis e vabbè sorvoliamo ma il fatto che lui non acquisisca immobili sostenendo che e' più difficile mi ha proprio dato l'idea di una professione che sta andando allo sbaraglio. Ho detto vienimi a trovare fissiamo un appuntamento. Ancora non si è visto. Quindi?

 

[Andrea Russo]

Smettiamo per cortesia di usare il termine "lavorare per il verso giusto". Nei paesi evoluti e dotati di un sistema immobiliare efficiente, gli Agenti Immobiliari operano sempre in collaborazione con i colleghi, rappresentando fiduciariamente una sola delle due parti, che può essere il venditore quando operano come Listing Agent, oppure l'acquirente quando operano come Buyer Agent.
Quindi entrambi i versi sono giusti. Ciò che viene invece considerato sbagliato (ed è addirittura vietato per legge in alcuni stati) è il rappresentare entrambe le parti: è un conflitto di interessi palesemente riconosciuto come tale. Ma qui siamo in Italia, tra 20 anni arriveremo anche noi a capire che un Agente Immobiliare, come del resto un Avvocato, non può rappresentare entrambi i Clienti.

 

[marmidea]

Egregi signori e signore, sono iscritto e leggo immobilio dal 2012, seguo quasi giornalmente i vari post, non ho mai postato tranne questa volta , leggo per orientarmi.
Vorrei farvi partecipi delle mie impressioni.
Quella che noi chiamiamo professione, dopo la soppressione del ruolo , non è più tale.
Per essere professionisti ci vuole un albo, ci vuole una obbligatorietà all'iscrizione, ci vuole un timbro sulla documentazione, ci vuole che la documentazione da presentare al notaio sia vidimata da un professionista iscritto all'albo.
Visto l'astio che ho riscontrato nel mio post e anche in molti altri, non mi sorprende che la nostra figura sia andata scemando nella considerazione della gente comune. siamo visti come ladri al contrario di un semplice geometra che è un professionista e che fa la stessa cosa anche se non potrebbe , (diciamo noi).
In parlamento i professionisti si sono difesi, noi invece ci siamo sciolti come neve la sole. persino le agenzie di pratiche auto sono più professionisti di noi, categoria che si è unita e difesa in parlamento, ottenendo un bel riconoscimento, non serve più il notaio per vendere l'auto, e sei praticamente obbligato ad usare una agenzia.
Adesso noi ci sbeffeggiamo via post come ragazzini stupidi che pensano di essere chissà chi.
noi suoniamo i campanelli andiamo ai funerali, in posta, dal dottore, potremmo anche vendere spazzole .....
Magari con un albo un timbro ed un riconoscimento , si potrebbe prendere una percentuale non da ladri, ma un 1% sarebbe equo, ma che fosse obbligatorio per comprare o per vendere ,di rivolgersi al vero mediatore d'affari abilitato , riconosciuto, e professionista con un albo ed un timbro., come una agenzia di pratiche auto.
Cordiali Saluti
Non arrabbiatevi è solo una mia considerazione

 

[francesca63]

Ciò che viene invece considerato sbagliato (ed è addirittura vietato per legge in alcuni stati) è il rappresentare entrambe le parti: è un conflitto di interessi palesemente riconosciuto come tale. Ma qui siamo in Italia, tra 20 anni arriveremo anche noi a capire che un Agente Immobiliare, come del resto un Avvocato, non può rappresentare entrambi i Clienti.

Secondo il nostro codice civile (art. 1754), il mediatore non rappresenta nessuno, anzi, è mediatore chi mette in contatto le parti , senza essere legato da rapporto di rappresentanza.
Quindi il conflitto di interessi , nel nostro ordinamento, resta proprio escluso per definizione.
Sono due sistemi differenti non solo nella prassi, ma anche nella previsione legislativa.
Abbiamo due scelte possibili:
-Ci teniamo questa legge , e quindi non rappresentiamo nessuno e abbiamo il dovere di essere imparziali
-cerchiamo di far modificare la legge

A me sembra che lavorare con questa legge sia possibile, professionale, e gratificante .Con questa legge la collaborazione è una scelta, non un obbligo.
Non sento la necessità di un cambiamento, pur comprendendo chi la pensa diversamente.