Non odio tutti i colleghi; odio solo quelli che si comportano in modo non corretto, perché la categoria intera perde di credibilità per colpa di pochi, e guadagnare la fiducia del cliente può essere più difficile se hanno avuto brutte esperienze con colleghi approssimativi.
I colleghi corretti non li odio, sono solo miei concorrenti.
La stragrande maggioranza delle dispute e delle motivazioni, che mettono in cattiva luce gli intermediari, sono derivanti proprio dalle azioni di collaborazione messe in campo tra colleghi.
Quando si avvia una collaborazione, i buoni propositi e le dichiarazioni di lealtà, si stagliano imponenti.
Salvo precipitare e poi schiantarsi, non appena gli interessi di uno, cozzano con quelli dell’altro.
Con motivazioni tra le piu’ svariate, tipiche che l’esercizio di queste prassi, hanno per forza intrinseche.
Mentre per la cattiva fama, il piu’ delle volte e’ cagionata proprio da quei mediatori che in nome del codice civile, della professionalita’ e della deontologia, riescono a compiere dei veri e propri disastri.
Clausole ad orologeria, oppure inopportune, penali a tre zeri per cinque minuti di lavoro malfatto, turbative ed ostruzioni.
Tutte azioni inutili e controproducenti perche’ per logica, quando un affare o un’accordo si conclude positivamente, l’intermediario puo’ affermare in via diretta il suo compenso.
Che chiunque, quando svolto bene, e’ disponibile ad ottemperare.
Parliamo di sofismi letterari per coprire le manchevolezze di una categoria di personaggi che si odiano gli uni con gli alti, anzi la categoria proprio non esiste, non ho mai sentito parlare di un franchising di geometri o ingegneri o qualsiasi altro vero professionista. siamo in balia di noi stessi e continuiamo a non capirlo ed a odiarci.
La categoria esiste eccome e’ viva e sta bene.
Al contrario (guarda caso) di quanto riferisci, i network immobiliari, ne sono la più ampia dimostrazione.
Ramificati su tutto il territorio nazionale, connessi tra di loro, si trasmettono reciprocamente dati, conoscenze e metodi di lavoro.
Alcuni, come e’ il caso di Re/Max, hanno addirittura attraversato gli oceani,
Insediandosi in ogni angolo dei cinque continenti.
In poco piu’ di quarant’anni, Il brand della mongolfiera, e’ divenuto un marchio riconosciuto in tutto il mondo e conta ben oltre, i centomila agenti operativi.
Neanche la Hilton Hotels Corporation, la più importante catena alberghiera del mondo, con piu’ del doppio degli anni di storia, riesce a fare meglio.
Lavori al contrario e sei pure limitato nel ragionamento.
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